“Questi fantasmi!”, Alessandro Gassmann intervista: “La Rai fa, ma potrebbe fare di più per la cultura”

Alessandro Gassmann in un’intervista esclusiva a Prima Pagina News parla di Questi fantasmi!, in cui troviamo tra i protagonisti Massimiliano Gallo e Anna Foglietta. Il regista sottolinea l'importanza di portare Eduardo De Filippo a tutti, ma invita la Rai ad osare ancora di più di quanto faccia nella sua missione di servizio pubblico.

di Thomas Cardinali
Lunedì 30 Dicembre 2024
Roma - 30 dic 2024 (Prima Pagina News)

Alessandro Gassmann in un’intervista esclusiva a Prima Pagina News parla di Questi fantasmi!, in cui troviamo tra i protagonisti Massimiliano Gallo e Anna Foglietta. Il regista sottolinea l'importanza di portare Eduardo De Filippo a tutti, ma invita la Rai ad osare ancora di più di quanto faccia nella sua missione di servizio pubblico.

In occasione della presentazione di Questi fantasmi!, la nuova trasposizione della commedia di Eduardo De Filippo diretta da Alessandro Gassmann per Rai 1, abbiamo intervistato il regista. Gassmann ha parlato del ruolo del servizio pubblico, evidenziando quanto sia importante far riflettere attraverso opere di qualità e avvicinare il grande pubblico a temi profondi. Con uno sguardo critico, ha sottolineato come la Rai abbia il potenziale per fare ancora di più per valorizzare la cultura italiana.

Questi fantasmi! è un’altra commedia di Eduardo. Com’è stato per te affrontare questo testo che comunque, sappiamo, hai anche un legame, diciamo così, sentimentale con questo testo di Eduardo?

“Sì, sentimentale e familiare. Mio padre interpretò un film con Sofia Loren da questo testo teatrale che però divergeva molto da quella che è la nostra versione, soprattutto dalla versione originaria di Eduardo. È grandissima emozione. Quando hai a che fare con i giganti della nostra cultura, come appunto Eduardo, devi sempre camminare in punta di piedi, non devi mai essere invadente, ma allo stesso tempo puoi cercare di rendere il suo racconto, che non ha tempo, perché parla di noi in generale. È apprezzabile anche magari per un pubblico più giovane. Quindi ho pensato di farne una, come forma, un ghost movie, come avviene nelle ghost comedies americane, però dentro c’è il linguaggio di Eduardo. Quindi, comunque, partiamo avvantaggiati.”

Hai inserito un cast pazzesco, con Massimiliano già c’è un legame da diverso tempo. Insomma, com’è stato mettere insieme questi protagonisti?

“Beh, è stato bellissimo, perché ho avuto da tutti un apprezzamento per il lavoro che avevamo fatto di adattamento. Ehm, Anna Foglietta, l’avevo già diretta in teatro su un testo su Alda Merini e poi nel mio secondo film da regista, Il Premio. Ed è un’amica, ed è un’attrice duttile. Mi fa piacere che possa, cosa che non ha fatto molto spesso, qui utilizzare il suo dialetto, che è quello napoletano. Eh, Maurizio Casagrande, per me, è uno degli attori che mi fa più ridere. Quando gli ho offerto di fare il portiere, che è un po’ il motore comico della commedia, si è molto emozionato perché mi ha raccontato che anche suo padre, grandissimo attore napoletano, aveva interpretato lo stesso ruolo proprio con Eduardo. Quindi, vedi, un’altra casualità che ci ha portato qua. Viviana Cangiano e Alessio Lapice sono due giovani attori. Alessio, insomma, è uno che sta lavorando tantissimo ed è un bravissimo attore. Qui è abbastanza difficile trovare un giovane attore oggi in Italia, anche di bellissimo aspetto, che sappia, in qualche modo, ironicamente prendersi in giro, e Alessio è capace di fare questo. Ha fatto un grandissimo lavoro, come Viviana Cangiano. Tony Laudadio e Gea Martire, che fa il ruolo della sorella pazza del portiere, mi ha regalato un’interpretazione che si nota abbastanza, diciamo, grandissima interpretazione.”

Senti, una delle caratteristiche della commedia è far sorridere ma riflettendo. Quanto c’è bisogno oggi, secondo te, di fare prodotti che facciano sorridere e riflettere, soprattutto sul servizio pubblico?

“Credo che questo sia fondamentale. Utilizzando Eduardo, questo avviene sempre, perché già sono insiti nelle commedie di Eduardo, anche le più divertenti come questa, tematiche che approfondiscono la nostra umanità. E anche basare storie tratte da grandissima letteratura, questo lo Rai lo fa, potrebbe farlo di più secondo me. Abbiamo grandissimi scrittori che, ad esempio, televisivamente non sono stati utilizzati, e credo che il mezzo televisivo, con la forza che ha, con i milioni di persone che la guardano, sia il mezzo migliore per far arrivare anche tematiche importanti.”

Di recente ho intervistato tuo figlio Leo. Mi ha detto: “Non sarò attore in Un Professore 3.” Quindi, il primo spoiler ce l’abbiamo. Insomma, però, che altro ci puoi dire di quello che succederà?

“Stoleggendo le puntate della terza serie. Posso dirti intanto che è la serie più sorprendente di tutte. Avvengono cambiamenti incredibili, ci sono nuovi allievi. Vi do uno spoilerino, ve lo fo, ve lo fo, lo fo. Eh sì, sì, vabbè, ve lo dico: c’è una nuova preside. E ho detto tutto, basta. C’è una nuova preside che ancora non conosco.”


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