Spiriteco: Egemonia Culturale? La Politica tra Fede e Cultura
Domani alle ore 17.30, presso la Società Dante Alighieri a Roma, si terrà un nuovo evento di Spiriteco, un progetto promosso dall’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma in collaborazione con Fondazione Mira. Spiriteco si propone come un appuntamento multidisciplinare bimestrale volto a stimolare riflessioni sulla spiritualità e l'umano attraverso incontri culturali e artistici. 
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Martedì 09 Aprile 2024
Roma - 09 apr 2024 (Prima Pagina News)
Domani alle ore 17.30, presso la Società Dante Alighieri a Roma, si terrà un nuovo evento di Spiriteco, un progetto promosso dall’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma in collaborazione con Fondazione Mira. Spiriteco si propone come un appuntamento multidisciplinare bimestrale volto a stimolare riflessioni sulla spiritualità e l'umano attraverso incontri culturali e artistici. 
Il 9 aprile 2024 alle ore 17.30, presso la Società Dante Alighieri, a Roma, avrà luogo il nuovo evento di Spiriteco, storie, arte, conversazioni per ritrovare la strada della spiritualità, il progetto, promosso dall’Ufficio Cultura del Vicariato di Roma in collaborazione con Fondazione Mira, vuole essere una appuntamento multidisciplinare di cadenza bimestrale che, attraverso una serie di incontri e proposte culturali e artistiche vuole stimolare pensieri, riflessioni, emozioni nella prospettiva di coinvolgere la triplice dimensione dell'umano: affettiva, intellettiva e decisionale con l'intento di riportare, in un’epoca purtroppo arida e povera di verità, la spiritualità al centro dell’uomo e così non trascinare il nostro pianeta e tutti i suoi abitanti in un oblio senza ritorno. Gli incontri prevedono il coinvolgimento dei più sensibili attivisti ed esponenti culturali del nostro tempo. Il progetto parte con l’incontro che porta il titolo di: Egemonia Culturale? La Politica tra Fede e Cultura e ha come protagonisti Marcello Veneziani, giornalista, scrittore, filosofo e Giuseppe Lorizio, Teologo, Direttore ufficio Cultura Vicariato di Roma. I Saluti Istituzionali di Salvatore Italia, Consigliere centrale e Soprintendente della Società Dante Alighieri apriranno l’ incontro che sarà moderato da Gianni Todini, Direttore Agenzia Nazionale Aska e Isabel Russinova attrice, scrittrice, giornalista, qui in veste di Presidente della Fondazione Mira, presenterà l’iniziativa. Spiriteco è la traduzione in esperanto della parola spiritualità. L’esperanto è la lingua universale, senza terra né interessi ed economia, creata nel 1872 dall’oculista ebreo polacco Ludwik Zamelhov per unire i popoli in una lingua senza confini. Papa Francesco ha detto, rispondendo alla domanda in quale lingua prega, “io sogno in esperanto. Breve bio dei due relatori Marcello Veneziani nato a Bisceglie e vive tra Roma e Talamone. Proviene da studi filosofici. Ha fondato e diretto riviste tra cui L’Italia Settimanale e Lo Stato. Ha scritto su vari quotidiani e settimanali: dal Corriere della Sera a La Repubblica, La Stampa, Libero, Il Messaggero, Panorama. Ha scritto a lungo su Il Giornale, chiamato da Montanelli e poi da Feltri, dove ha tenuto per anni la rubrica in prima pagina Cucù. È commentatore della Rai. Ha scritto vari saggi tra i quali La rivoluzione conservatrice in Italia, Processo all’Occidente, Comunitari o liberal, Di Padre in figlio. Elogio della Tradizione, La cultura della destra e La sconfitta delle idee (editi da Laterza). I Vinti, Rovesciare il ’68, Dio, Patria e Famiglia. Dopo il declino (editi da Mondadori).È poi passato a temi esistenziali pubblicando saggi filosofico letterari come Vita natural durante dedicato a Plotino e La sposa invisibile, un viaggio carnale e metafisico tra le figure femminili. Per Mondadori ha pubblicato tra l’altro Il segreto del viandante, Amor fati, la vita tra caso e destino, Vivere non basta. Lettere a Seneca sulla felicità. L’ultimo suo libro, uscito da Mondadori, è Anima e Corpo. Viaggio nel cuore della vita. Per gli Oscar Mondadori è in libreria Ritorno a Sud. Ha poi pubblicato con Marsilio Lettera agli italiani (2015), Alla luce del mito (2016), Imperdonabili. Cento ritratti di autori sconvenienti (2017), Nostalgia degli dei (2019) e Dispera bene (2020). Inoltre Tramonti (Giubilei regnani, 2017) e Dante nostro padre(2020), La Cappa (2021), Scontenti (2022). Giuseppe Lorizio Giuseppe Lorizio, nato a Poggio Imperiale (Foggia)ordinato presbitero il 12 sett. 1976, incardinato nella diocesi di Roma dal 1984, si è specializzato in Teologia fondamentale nel 1980 presso la Pontificia Università Gregoriana, dove ha completato gli studi teologici conseguendo, nel 1988, il Dottorato di ricerca con un lavoro sulla Teodicea di Antonio Rosmini, cui è stato assegnato il premio "Emilio Chiocchetti" dall'Istituto Trentino di Cultura. Ha conseguito inoltre la Licenza in Filosofia (specializzazione storica) presso la Pontificia Università Lateranense. Dal 1981 al 2003 ha insegnato storia della filosofia e metodologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (sez. san Luigi), scolasticato della Compagnia di Gesù, Napoli. Presso tale istituzione ha anche svolto il ruolo di vice-direttore della rivista Rassegna di Teologia. Attualmente è professore ordinario di Teologia fondamentale nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense. Ha insegnato tale disciplina anche nell'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Ecclesia Mater", di cui è stato Preside dal 2003 al 2010. Dal 2001 al 2013 ha diretto l'area internazionale di ricerca su problemi di teologia fondamentale in prospettiva ecumenica presso la Pontificia Università Lateranense. È membro del Comitato scientifico della Rivista rosminiana di filosofia e di cultura, dei simposi rosminiani, della rivista Studium e della rivista Lateranum, che ha diretto dal 2005 al 2010 e di cui è di nuovo direttore dal gennaio 2015 per il prossimo quinquennio. È stato per un decennio membro del Comitato nazionale per gli studi superiori di Teologia e di Scienze Religiose della Conferenza Episcopale Italiana. L'intrecciarsi e il rincorrersi della ricerca filosofica e del sapere della fede costituiscono l'orizzonte della sua esperienza di ricerca, espressa in numerosi lavori. In questa prospettiva da anni è impegnato nello studio della genesi del pensiero rosminiano.

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