Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
In arrivo un tetto agli sconti.
In arrivo un tetto agli sconti.
Per tutti i contribuenti il cui reddito complessivo supera i 75mila euro il totale massimo delle spese ammesse in detrazione si riduce in maniera progressiva, con un sistema di maggiore tutela per le famiglie numerose o con figli disabili.
La stretta non riguarda alcune spese, tra cui quelle mediche, per gli interessi sui mutui e per le assicurazioni sanitarie e sulla vita.
Questa novità, che non riguarda la dichiarazione dei redditi di quest'anno, dato che vengono riportate le spese sostenute nel 2024, è stata presentata in una circolare dell'Agenzia delle Entrate che fa il punto sulle novità fiscali introdotte dalla Manovra 2025 per quanto riguarda le detrazioni fiscali.
La circolare contiene anche indicazioni in merito al nuovo tetto di spesa, innalzato a mille euro, su cui attivare lo sconto fiscale per le spese scolastiche e sulla detrazione forfetaria per il mantenimento dei cani guida.
Per i contribuenti con reddito oltre i 75mila euro, la fruizione delle detrazioni dipende da un meccanismo di calcolo che si basa su due parametri: reddito complessivo del contribuente e numero di figli fiscalmente a carico.
Dunque, la norma prescrive una riduzione progressiva dell'ammontare massimo degli oneri e delle spese ammessi in detrazione all'aumentare del reddito, unita ad una maggiore tutela per le famiglie con figli disabili o per i nuclei familiari numerosi.
Questo vuol dire che la soglia massima di detrazione è di 14mila euro tra i 75.000 e i 100.000 euro e di 8mila euro oltre questa soglia, ma soltanto per le famiglie con due o più figli o con un figlio disabile a carico.
Per i contribuenti senza figli, si applica un moltiplicatore che dimezza lo sconto, che al massimo può toccare, rispettivamente, i 7mila euro e i 4 mila euro. Riferendosi a questa platea di soggetti, la circolare chiarisce che il reddito è calcolato al netto di quello dell'abitazione principale e delle relative pertinenze.
In più, per il calcolo massimale sono state escluse le spese sanitarie, il denaro investito nelle startup e nelle piccole e medie imprese innovative, le spese sostenute per contratti stipulati fino al 31 dicembre 2024, nonché per mutui, premi di assicurazione sulla vita o infortuni e per il rischio di eventi calamitosi, le rate per le spese detraibili come da articolo 16-bis del Tuir di altre norme, sostenute fino al 31 dicembre scorso, e gli oneri che garantiscono il diritto a ottenere detrazioni forfetarie.
Le spese per la scuola dell'infanzia, per il primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado possono essere detratte dall'imposta lorda per il 19%, per un ammontare annuo pari a non oltre 1.000 euro ad alunno/studente. Fino all'anno scorso, il tetto di spesa su cui applicare la detrazione era pari a 800 euro.
In più, passa da 1.000 a 1.100 euro l'importo della detrazione forfetaria prevista per le persone cieche per provvedere al mantenimento dei cani guida.