Ambiente: Volontari rimuovono più di 150 pneumatici dai fondali di Trieste

Un intero week end speso a bonificare gli ambienti marini del capoluogo friulano, decine di sub in campo e 25 immersioni per rimediare all'inciviltà di coloro non hanno il minimo rispetto per la natura e dell'ecosistema 

(Prima Pagina News)
Lunedì 27 Maggio 2024
Trieste - 27 mag 2024 (Prima Pagina News)

Un intero week end speso a bonificare gli ambienti marini del capoluogo friulano, decine di sub in campo e 25 immersioni per rimediare all'inciviltà di coloro non hanno il minimo rispetto per la natura e dell'ecosistema 

Ben 154 pneumatici raccolti dal mare. Questo il risultato dei due giorni di attività, sabato 25 e domenica 26 maggio 2024, che hanno segnato la fine di una lunga campagna, durata oltre 25 immersioni, che ha visto scendere in campo numerose associazioni coordinate da L' Altritalia Ambiente. Tale campagna è partita lo scorso Novembre a seguito della scoperta di un’enorme quantitativo di pneumatici, rinvenuti nel lungomare di Barcola - porticciolo del Cedas, dopo le grosse mareggiate di novembre dello scorso anno. Da lì è nata l'iniziativa di rimuoverli. “La squadra che si è creata, col tempo diventata è molto affiatata e solidale, un gruppo di lavoro fantastico che ha conseguito ottimi risultati", ha commentato Adriano Toffoli presidente regionale de L' Altritalia Ambiente. Del gruppo fanno parte anche i sub del Ghisleri, del Sub Sea, e ovviamente de L' Altritalia Ambiente, supportati dal Corpo dei Pompieri volontari e da Bignami sub per le ricariche delle bombole. I pneumatici raccolti saranno poi tutti riciclati. Il comune di Trieste ha fornito una preziosa collaborazione mettendo a disposizione dell'iniziativa gli uomini e i mezzi dell’Acegas APS Ama, che si è occupata dello smaltimento. L' evento è stato mandato in diretta streaming grazie all' operatore croato Velimir Vrzic. I suoi numerosissimi follower, oltre 5000 per l’occasione, hanno seguito in diretta le operazioni e hanno interagito in tempo reale con gli operatori sul campo. In tal modo oltre a ripulire materialmente i fondali, si è potuta fare anche una grande opera di sensibilizzazione. I pneumatici raccolti non sono solo degli anni 70/80, bensì anche di inizio anno 2000. "Una cosa molto triste conclude Toffoli Adriano visto che già c'era una diffusa sensibilità ambientale in quell' epoca".


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