Breaking news infrastrutture - Ance: "Su spesa Pnrr, Italia più avanti di quanto sembri, Comuni protagonisti con 21 mld di spesa "

Italia leader per la qualità della rete ferroviaria, l'Anas ha potuto ricominciare a contare su stanziamenti idonei dal 2016. 

di Nazario Ricciardi
Martedì 24 Giugno 2025
Roma - 24 giu 2025 (Prima Pagina News)

Italia leader per la qualità della rete ferroviaria, l'Anas ha potuto ricominciare a contare su stanziamenti idonei dal 2016. 

Sulla spesa per il Pnrr, l'Italia è più avanti di quanto sembra: a fine febbraio si attestava a poco più del 34%, cioè circa due terzi dell'obiettivo fissato per la fine dello scorso anno, ma secondo l'Osservatorio Pnrr dell'Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), basato sulle informazioni delle Casse edili, il 60% dei cantieri è in corso o concluso. 

E' quanto emerge dalla relazione per l'Assemblea dell'Ance "Il Tempo Giusto", in corso a Roma.

Per quanto riguarda la situazione dei posti letto per gli studenti, l'offerta è indietro rispetto alla domanda: la Corte dei Conti ravvisa un ritardo nella realizzazione di posti letto per studenti universitari. Nelle principali città universitarie, la percentuale di posti realizzati sfruttando i fondi europei è ancora bassa: a Roma, ad esempio, è coperto soltanto il 18% del fabbisogno minimo, mentre Milano è al 14%, Torino all'11%, Napoli al 10%, Padova al 6% e Bologna e Palermo sono al 5%.

Secondo un'anteprima Cresme, inoltre, la burocrazia e la carenza di pianificazione fanno da ostacolo alla realizzazione delle opere in tutto il mondo: su 16mila progetti in 136 Paesi, il 92% ha avuto ritardi nel completamento, mentre l'85% ha registrato un aumento dei costi. Per ogni anno di ritardo, i costi per la realizzazione delle opere aumentano, in media, del 4,6%. Il Pnrr e la stagione delle riforme, hanno rappresentato una rivoluzione: in Italia, i tempi di affidamento di una gara sono passati da 14,3 mesi a 4 mesi, mentre per i lavori finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono passati da 16,9 mesi a 3 mesi.

Per quanto riguarda le ferrovie, l'Italia è leader per la qualità della rete, grazie alla continuità degli stanziamenti: con oltre 17mila chilometri e più del 72% dei tracciati elettrificati, l'Italia si posiziona sopra altri grandi Paesi europei, come la Spagna (66%), la Francia (60%), Regno Unito (38%).

Nei cinque anni di crisi intercorsi dal 2010 al 2015, Ferrovie dello Stato ha potuto beneficiare di una maggiore stabilità e continuità nei finanziamenti, ottenendo un contributo annuale medio di quasi 2 miliardi di euro, il 20% in meno rispetto al periodo pre-crisi.

Per l'Anas, invece, i fondi si sono ridotti dell'83%, passando da 2,1 miliardi di euro del 2009 a poco meno di 400 milioni nel 2015: dunque, in sei anni, l'ente si è visto tagliare il 90% dei fondi. Soltanto dal 2016, l'Anas ha potuto nuovamente contare su un piano di stanziamenti idoneo per una vera programmazione.

I Comuni sono protagonisti del Pnrr: dal 2018, a seguito del blocco degli investimenti dovuto al Patto di Stabilità, la spesa per opere pubbliche dei Comuni è più che raddoppiata, aumentando del 129%,, passando da 9,5 miliardi a oltre 21,7 miliardi nel 2024. Nel 2023 c'è stata l'accelerazione più marcata, grazie alla spinta generata dal Pnrr: negli ultimi due anni, infatti, la spesa dei Comuni per la realizzazione di opere ha registrato un aumento del 64% e nel primo trimestre di quest'anno è aumentata di un ulteriore 10,8%. Per l'Ance, il Pnrr non deve essere l'"ultima spiaggia" per realizzare opere: "Il tempo giusto per decidere quale politica di crescita per il futuro del Paese è ora".

Per quanto riguarda la casa, a livello di amministrazioni centrali "ci sono oltre 40 tra strutture ministeriali, enti e società pubbliche che si contendono le diverse competenze sulla casa, peraltro distribuite in misura poco chiara e disfunzionale, nonché in assenza di un sistema informativo centralizzato. Un effetto dispersivo amplificato anche dalla legislazione regionale e da quella di attuazione degli Enti locali". Il decreto Salva Casa e la delega al Testo Unico sull'Edilizia, dunque, rappresentano dei "segnali positivi".

In merito ai ristori per il caro materiali, le imprese stanno aspettando circa 3 miliardi di euro dal 2022, di cui poco più di 2 miliardi relativi al periodo 2022-24 e circa un miliardo del primo semestre di quest'anno. Per la crescita del Paese, è necessario seguire quattro linee direttrici: rigenerazione urbana e casa, infrastrutture e adattamento, rivoluzione digitale, dignità del lavoro e formazione. Dunque, serve un modello Pnrr con governance, risorse e obiettivi.

Infine, per quanto riguarda la riqualificazione energetica, Ance ha un decalogo: 1) obiettivi chiari, vincolanti e misurabili: stop a promesse generiche, "servono target precisi e strumenti per monitorarne l'attuazione"; 2) più valore all'addizionalità: ogni euro speso "deve generare nuovo sviluppo, nuova occupazione, nuovi investimenti"; 3) incentivi accessibili per tutti, "anche a chi non ha capienza fiscale. Nessuno deve restare escluso per motivi burocratici o reddituali"; 4) un mix intelligente di leve fiscali e contributi diretti, perché "serve flessibilità per rispondere a esigenze diverse, dal condominio al capannone industriale"; 5) incentivi trasferibili, sicuri, liquidi, con regole chiare, stabili e garantite, perché "è l'unico modo per ricostruire fiducia"; 6) garanzie pubbliche forti e credito agevolato: serve un 'Tltro verde' per mobilitare la finanza privata senza scaricare tutto sul bilancio pubblico; 7) comunità strategica: gli incentivi "devono dialogare con i meccanismi di mercato come ETS2 e Certificati Bianchi", non competere con essi; 8) uso mirato dei fondi europei: non devono essere sprecati, "vanno concentrati su interventi strutturali, capaci di moltiplicare gli effetti"; 9) accelerare davvero il Piano Nazionale di Ristrutturazione Edilizia, "è l'occasione per rigenerare città, quartieri, periferie. Ma va messo a terra"; 10) una cabina di regia forte e unitaria: "Mase, Mef e Fnee devono operare insieme, con governance integrata e responsabilità condivisa".


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