Ancona: chiama la Polizia per interventi inesistenti, denunciato
L'uomo, un 46enne con precedenti, è stato denunciato per i reati aggravati di interruzione di pubblico servizio, procurato allarme e false dichiarazioni sull'identità ad un Pubblico Ufficiale.
(Prima Pagina News)
Venerdì 16 Febbraio 2024
Ancona - 16 feb 2024 (Prima Pagina News)
L'uomo, un 46enne con precedenti, è stato denunciato per i reati aggravati di interruzione di pubblico servizio, procurato allarme e false dichiarazioni sull'identità ad un Pubblico Ufficiale.
I poliziotti di Ancona hanno denunciato in stato di libertà un uomo italiano di 46 anni, gravato da diversi precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio.

La vicenda nasce qualche giorno fa quando, alla Sala Operativa della Questura e sulla linea 112 N.U.E., giungevano diverse chiamate, apparentemente ed inizialmente provenienti da più soggetti, con le quali si richiedevano diversi interventi.

Nello specifico le richieste riguardavano rumori molesti provenire da un appartamento, presunte fughe di gas, liti, eventi violenti e presunte aggressioni in strada.

In un solo giorno e a distanza di poche ore sono giunte ben otto chiamate sulla linea di emergenza, alle quali i poliziotti hanno dato sempre seguito intervenendo nei luoghi indicati dal richiedente, spesso allertando anche Vigili del Fuoco e personale sanitario che, prontamente giungevano sul posto senza mai trovare nulla di quanto segnalato.

Nei giorni successivi i poliziotti effettuavano diversi accertamenti dai quali emergeva che a chiamare il 112 N.U.E. era sempre lo stesso uomo che, seppur fornendo di volta in volta generalità sempre diverse e cercando di mascherare la voce, veniva comunque rintracciato ed immediatamente identificato.

Il comportamento dell'uomo di fatto teneva inutilmente impegnata la linea telefonica di emergenza, l'operatore che gli rispondeva e tutti i poliziotti che, dando seguito alle sue inesistenti richieste, venivano distolti dal fondamentale ed imprescindibile servizio di controllo del territorio.

Inoltre, sostituendo la sua identità ad una differente, l'uomo traeva in errore gli operatori i quali si recavano sul posto delle fraudolente richieste di intervento.

Per l'accaduto l'uomo veniva denunciato per i reati aggravati di interruzione di pubblico servizio (art. 331 c.p.); procurato allarme (art. 658 c.p.); false dichiarazioni sull'identità ad un Pubblico Ufficiale (art. 496 c.p.).

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