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Una nuova voce analizza il vero significato delle elezioni regionali: tra astensionismo crescente, leadership territoriali e il declino dei 5 Stelle, si gioca un derby tra popolo ed élite.
Una nuova voce analizza il vero significato delle elezioni regionali: tra astensionismo crescente, leadership territoriali e il declino dei 5 Stelle, si gioca un derby tra popolo ed élite.
Un esordio che non passa inosservato. Sulle pagine de Il Tempo, il misterioso Candide firma un’analisi politica lucida e pungente, capace di superare le narrazioni convenzionali sul recente voto in Emilia Romagna e Umbria.
Dietro lo pseudonimo si cela una penna acuta, capace di un punto di vista diverso: dal "sindaco della regione" De Pascale alla fragilità del PD di Schlein, fino ai clamorosi errori del centrodestra.
Un’analisi che sposta l’attenzione dai numeri al significato politico di un derby che coinvolge territori, cittadini e una politica che rischia di smarrire il contatto con la realtà.
ECCO L'ARTICOLO
I veri risultati delle elezioni nel quadro del derby popolo versus élites
di Candide
Il povero Candide è un semplice cittadino capace ancora di stupirsi e di entusiasmarsi, che guarda con concetti e parole semplici alla politica e alla società. Un po’ un’analista politico e sociale da strada, da marciapiede. Ebbene, guardando questo risultato elettorale Candide deve registrare che stiamo passando dalla democrazia alla percentualcrazia.
“Le percentuali sostituiscono i voti” esclama stupito Candide mentre guarda i risultati elettorali.
Nessuno che vada a controllare attentamente il calo delle quantità di voti… ben pochi considerano la fortissima crescita del numero degli astenuti, almeno metà dei quali forse vogliono così dare una clavata a certa politica e a certo modo di far politica. Così come a Candide sembra che alla fin fine, così come avvenne in Liguria, anche in questo caso abbiano vinto due “sindaci della regione”: due che si sono presentati come tali sia in Emilia Romagna che in Umbria. De Pascale non ha fatto dichiarazioni roboanti di vittoria ma ha chiesto alle autorità centrali di rimboccarsi le maniche insieme a quelle regionali per far fronte a quella sorta di alluvionocrazia che ha dominato l'Emilia Romagna negli ultimi anni. La nuova Presidente dell’Umbria ha presentato con forza la sua identità civica ricordando le sue battaglie per la sanità. Forse entrambi sono esponenti rimasti legati al territorio e in contatto con la gente, ma attenta, signora Schlein, al massimo questa volta sono state imbroccate le due candidature. Candide è stupito da come Schlein sta gonfiando, almeno come percentuali, il PD come una rana ma non ha più alleati intorno. Sembra poi che la destra in Emilia abbia sbagliato tutto lo sbagliabile quanto a candidatura, scegliendo una signora che non ha fatto né la Liberazione (dall’Emilia rossa) né la Comunione… dell’alleanza di centrodestra.
Per fortuna poi, sia in Emilia che in Umbria, i 5 Stelle si sono ristretti ancor più del fazzolettino nel taschino di Conte e non avremmo più a che far con quell’ "uno vale uno" di Grillo che ha infestato nella scorsa legislatura la società e la gioventù italiana…
Mentre gli editorialisti dei giornaloni fanno analisi roboanti, Candide guarda con gli occhi al marciapiede i vari aspetti del derby popolo versus élite in atto non solo negli USA e nei vari paesi europei ma anche nelle regioni italiane.