Fine vita, Rojc (Pd): "Troppe persone attendono in un limbo angoscioso"

"La legge che discuteremo in Aula non dev’essere corrotta all’origine dal baco dell’ideologia, ma deve considerare tutti gli aspetti della condizione terminale, anche i più umanamente duri".

(Prima Pagina News)
Martedì 22 Luglio 2025
Roma - 22 lug 2025 (Prima Pagina News)

"La legge che discuteremo in Aula non dev’essere corrotta all’origine dal baco dell’ideologia, ma deve considerare tutti gli aspetti della condizione terminale, anche i più umanamente duri".

“La lettera di Laura Santi ci pone di fronte alla responsabilità morale di lasciare libera scelta a chi decide di vivere o di interrompere la propria esistenza, afflitto da malattie incurabili e sofferenze intollerabili.

Lei ha potuto ottenere quanto era nel suo diritto di essere umano e di cittadina. Rimane inascoltato il grido di dolore lanciato dalla mia concittadina Martina Oppelli, rimangono in un limbo angoscioso le troppe persone che attendono da tempo di ottenere il suicidio assistito”. 

Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd), dopo che la giornalista Laura Santi è morta ieri nella sua casa sua di Perugia a seguito dell'autosomministrazione di un farmaco letale.

“La legge che discuteremo in Aula non dev’essere corrotta all’origine dal baco dell’ideologia ma – sottolinea Rojc - deve considerare tutti gli aspetti della condizione terminale, anche i più umanamente duri.

Ci sono malati che ci chiedono di stare al loro fianco e di lasciare loro la scelta di interrompere dignitosamente la vita che non riescono più a sopportare”.


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