Gaza, Jihad islamica: "Niente accordo su ostaggi senza cessate il fuoco globale e ritiro Israele"
La dichiarazione del segretario generale, Ziad al-Nakhala.
(Prima Pagina News)
Martedì 30 Gennaio 2024
Roma - 30 gen 2024 (Prima Pagina News)
La dichiarazione del segretario generale, Ziad al-Nakhala.
Non ci sarà alcun accordo sul rilascio degli ostaggi a Gaza senza che ci sarà la garanzia di un cessate il fuoco globale e del ritiro dell'esercito israeliano.

A dirlo è il segretario generale della Jihad islamica, Ziyad al Nakhala, in un comunicato in cui evidenzia che è necessaria "una chiara soluzione politica che garantisca i diritti del popolo palestinese".

La dichiarazione è arrivata dopo che è stato annunciata l'elaborazione di un piano a Parigi tra i capi dell'intelligence di Stati Uniti, Israele, Egitto e il premier del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, per trovare una soluzione al conflitto a Gaza, attualmente sotto esame da parte di Hamas.

Il piano parigino consterebbe di tre fasi: stando a quanto riferiscono fonti palestinesi riprese da Al Arabiya, la terza fase coinciderebbe con il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. Una fonte palestinese ha fatto sapere che è stata trovata un'intesa riguardo ai dettagli della prima fase, inerenti un possibile accordo sullo scambio di prigionieri tra Tel Aviv e i fondamentalisti palestinesi, simile all'intesa siglata a novembre dello scorso anno.

La fonte ha precisato che, in base all'accordo, ogni giorno dovrebbe essere rilasciato un israeliano, in cambio della liberazione di 30 prigionieri palestinesi, evidenziando che i dettagli relativi alla seconda fase saranno negoziati mentre la prima fase verrà attuata.

In seguito all'attacco compiuto da Hamas lo scorso 7 ottobre, in cui erano state rapite circa 240 persone, al momento ci sono ancora 136 ostaggi da liberare. Sono prigionieri nella Striscia di Gaza, dove non si ferma l'offensiva israeliana.

La proposta di un nuovo accordo è entrata in una nuova fase nella giornata di ieri, dopo che erano state diffuse informazioni in merito ad un accordo tra i negoziatori di Israele, Stati Uniti, Egitto e Qatar, raggiunto a Parigi. Secondo quanto riferito da Al Arabiya, "Israele ha espresso le sue riserve sulle condizioni, il che lascia intendere che nei prossimi giorni si vedrà un'accelerazione degli sforzi per risolvere l'ultimo aspetto che ne impedisce il completamento".

Le fonti palestinesi hanno riferito che la terza fase dell'accordo sarebbe incentrata sugli ufficiali israeliani prigionieri a Gaza, in concomitanza del ritiro delle truppe di Tel Aviv dalla Striscia, che dovrebbero fermarsi al confine.

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