Genova, De Fazio (Uilpa): "Rivolta a Marassi vendetta per presunto stupro di un detenuto"

"Serve subito deflazionare la densità detentiva, far cessare il caporalato di stato che si realizza con il trattenimento in servizio di poliziotti penitenziari anche per 26 ore continuative".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 04 Giugno 2025
Genova - 04 giu 2025 (Prima Pagina News)

"Serve subito deflazionare la densità detentiva, far cessare il caporalato di stato che si realizza con il trattenimento in servizio di poliziotti penitenziari anche per 26 ore continuative".

E' rientrata la rivolta scoppiata nel carcere di Marassi a Genova: due agenti sono stati portati in ospedale, altri due sono stati medicati sul posto e diverse celle sono state devastate. Alcuni detenuti sono saliti sul tetto e sul camminamento delle mura di cinta, per poi scendere spontaneamente.

Polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno stazionato fuori dalla struttura, pronti a intervenire in caso di bisogno.

Stando ad una ricostruzione, alcuni detenuti hanno iniziato a protestare e hanno aperto le celle, scatenando il finimondo. Alcuni detenuti sono saliti sui tetti, denunciando alcune sevizie subite da un loro compagno nella giornata di ieri.

Sul posto, oltre alle Forze dell'Ordine, anche i sanitari del 118, che hanno portato due agenti in codice giallo all'Ospedale Galliera.

“Circa 200 detenuti della seconda sezione del carcere genovese di Marassi si sono portati al piano terra e starebbero vandalizzando i locali nell’intento di regolare i conti con altri reclusi, pare 6, che nei giorni scorsi avrebbero violentato sessualmente un altro ristretto, per il quale ieri sera sarebbe sato necessario l’accompagnamento presso l’ospedale cittadino per le cure del caso. 

La Polizia penitenziaria, già stremata nelle forze e mortificata nel morale, sta cercando con non poche difficoltà di contenere i tumulti, in attesa di rinforzi.

Tutto questo è il segno tangibile dello stato di degrado delle carceri, che non può essere affrontato con interventi meramente repressivi, come l’introduzione del reato ‘impossibile’ di rivolta, ma agendo soprattutto sulla prevenzione attraverso l’umanizzazione delle condizioni di lavoro degli operatori e della detenzione”.

Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“Con 16mila detenuti oltre i posti disponibili, omicidi, suicidi, violenze di ogni tipo, stupri e molto altro ancora in carcere non c’è un ordine, inteso come ordinato svolgimento delle normali attività nell’alveo dell’ordinamento giuridico dello Stato, a cui potersi rivoltare, da qui l’’impossibilità’ del reato.

Peraltro, dopo l’entrata in vigore del decreto sicurezza, oggi approvato in via definitiva dal Senato, i disordini nelle carceri sono persino aumentati. Non vogliamo attribuire a questo un nesso di causa ed effetto, ma di certo possiamo affermare senza tema di smentita che, almeno sinora, non ha funzionato neppure come effetto deterrente”, evidenzia il Segretario della UILPA PP.

“Serve subito deflazionare la densità detentiva, far cessare il caporalato di stato che si realizza con il trattenimento in servizio di poliziotti penitenziari anche per 26 ore continuative, come accaduto per esempio al carcere romano di Regina Coeli fra l’11 e il 12 maggio, rimpinguando compiutamente organici mancanti di 18mila agenti ed evitando che le pochissime assunzioni aggiuntive, 133 negli ultimi due anni e mezzo a fronte di oltre 6mila detenuti in più, finiscano negli uffici ministeriali. Va poi assicurata l’assistenza sanitaria e necessita riformare l’intero sistema. L’estate non è ancora iniziata, ma il clima nelle prigioni è già rovente”, conclude De Fazio.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

Genova
Marassi
PPN
Prima Pagina News
rivolta
Uilpa

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU