Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Il couturier campano presenta le sue creazioni sartoriali a Palazzo Colonna con una sfilata in cui fa trionfare la taglia 52. La rivincita curvy, un grido contro il body shaming.
Il couturier campano presenta le sue creazioni sartoriali a Palazzo Colonna con una sfilata in cui fa trionfare la taglia 52. La rivincita curvy, un grido contro il body shaming.
Gianni Molaro, lo stilista dei record, torna sulle passerelle romane, domenica 24 novembre, presentando le sue nuove creazioni sartoriali nella suggestiva Galleria del Cardinale Colonna di Palazzo Colonna.
Vanitè Blanche è il titolo della sua nuova collezione Alta moda sposa 2025 che svelerà questo fine settimana lanciando un monito contro il body shaming, in occasione della vigilia della giornata dedicata contro la violenza sulle donne. La sfilata sarà presentata da Elena Parmegiani, giornalista di moda e costume e Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna e della Coffee House di Palazzo Colonna.
Per contrastare il body shaming e dare un messaggio di positività, speranza ed inclusione, Molaro porterà in passerella, durante il suo show, una donna di taglia 52 con un seno abbondante, che sogna un abito da sposa che la renda bella e che le faccia vivere il sogno nel giorno più importante della sua vita.
“Le donne spesso si sentono dire che devono dimagrire o devono fare attenzione alla dieta - dichiara lo stilista campano - Giudizi e parole che vengono espressi senza capire che a monte ci sono problemi psicologici e di salute. Non si aumenta di peso solo per un motivo. La violenza è anche quella che viene fatta involontariamente, i commenti sprezzanti e fuori luogo che vengono ingiustamente elargiti. Per questo motivo bisogna sensibilizzare le persone a non utilizzare questo tipo di violenza ed essere più delicati nello scegliere le parole. I canoni estetici si sono modificati con il tempo, nel Rinascimento la donna in carne era ritenuta più affascinante rispetto a quella magra. Vorrei lanciare un messaggio di positività alle donne curvy perché anche loro possono sentirsi belle e desiderate e pensare alla vita senza guardare solo alla propria fisicità che non deve essere un problema esistenziale, anzi”.
I wedding dresses di Gianni Molaro, si caratterizzano per i preziosi ricami realizzati a mano dalle petites mains di artigiane locali. I volumi sono ampi, mentre gli effetti scultura delle creazioni si caratterizzano da code lavorate e ricamate con bottoncini e pizzi in 3D con grandi trasparenze. La palette cromatica va dal bianco che vira in alcune creazioni sull’argento.
I veli arricchiscono le creazioni donando fascino e mistero. Particolare il velo a raggi di cristalli che scende verso il basso.
Molaro è celebre per i suoi veli che impreziosiscono gli abiti da sposa. Nel 1993 ne ha realizzato uno addirittura di 326,70 metri che gli conferì il titolo di stilista dei record.
I tessuti scelti dal celebre couturier campano per i suoi wedding dress sono: cady di seta pura, macramè, pizzo chantilly francese ricamato a mano, georgette con ricami in argento e chiffon. I tagli cingono perfettamente il punto vita.
Le maniche delle creazioni sono staccabili. Le silhouette si caratterizzano per le linee a sirena morbide ed ampie che danno la possibilità ad ogni donna di scegliere l’abito più adatto alla propria fisicità. Le scollature sono profonde o trasparenti, preziose o frastagliate, all’americana, omerali oppure a cuore.
Ciò che ha sempre reso unico il couturier sono gli abiti da sposa trasformabili. Da lungo a corto, da romantico a sirena, con maniche e décolleté staccabili. Creazioni che si trasformano al momento del taglio della torta per stupire i propri invitati. Gianni Molaro fin da sempre si fa portavoce di un messaggio di bellezza e di inclusione sociale, grazie ad una creatività in grado di vestire qualsiasi fisicità nel giorno più importante della propria vita.
Gianni Molaro, definito dalla stampa sia il profeta dell’Art Couture che lo stilista dei record, debutta sulle passerelle dell’alta moda capitolina nel 1999. Negli anni sperimenta sempre nuove forme e nuovi volumi realizzando abiti scultura spesso esposti in mostre e musei di tutto il mondo. Nel 2004 presenta una collezione di dodici abiti scultura, completamente dipinti a mano, a Palazzo Venezia, a Roma, con una performance particolare rompendo tutti i canoni tradizionali della sfilata.
Nel 2012 apre il suo atelier a Roma in Piazza di Spagna trasferendosi poi in Via del Babuino 125. Dal 2014 collabora con la trasmissione televisiva “Detto Fatto”, in onda su Rai 2, come stilista e tutor dell’Accademia di Moda. Nel 2021 realizza la sua prima collezione di prêt-à-porter Gianni Molaro. Nel 2024, dopo dieci anni, torna sulle passerelle romane nella suggestiva Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna e questa estate, a luglio, nella straordinaria cornice di Piazza del Campidoglio, nel corso della kermesse romana “Ensemble”, ha presentato la collezione Noble Vanitè 2025, con capi eleganti e ricercati, facendo sfilare anche la principessa Giacinta Ruspoli.