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La premier sui suoi profili social: "L'Italia non dimentica". Piantedosi: "È un dovere istituzionale e morale commemorare chi ha sofferto e ha pagato con la vita o con l'esilio il prezzo dell'odio e dell'intolleranza".
La premier sui suoi profili social: "L'Italia non dimentica". Piantedosi: "È un dovere istituzionale e morale commemorare chi ha sofferto e ha pagato con la vita o con l'esilio il prezzo dell'odio e dell'intolleranza".
"Nel Giorno del Ricordo rendiamo omaggio alle vittime delle foibe e a tutti coloro che subirono la tragedia dell'esodo giuliano-dalmata, una pagina dolorosa della nostra storia per troppo tempo dimenticata.
Ricordare è un dovere di verità e giustizia, per onorare chi ha sofferto e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni. L'Italia non dimentica".
Così, sui suoi profili social, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, postando un video della sua visita a Basovizza, risalente all'anno scorso.
Anche il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha ricordato le vittime delle Foibe: "Oggi, nel Giorno del Ricordo, l'Italia rende omaggio alle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. È un dovere istituzionale e morale - ha evidenziato il Ministro dell'Interno - commemorare chi ha sofferto e ha pagato con la vita o con l'esilio il prezzo dell'odio e dell'intolleranza. Questa giornata non è solo un momento di memoria, ma un impegno a preservare la verità storica e a trasmetterla alle future generazioni. Il dramma delle foibe e le sofferenze di chi fu costretto a lasciare la propria terra sono ferite che appartengono all'intera Nazione e che non possono essere dimenticate".
"Oggi celebriamo anche la resilienza e il coraggio degli esuli - ha concluso Piantedosi - , che hanno saputo ricostruire le loro vite senza mai rinunciare alla propria identità. Hanno trasformato il dolore in una testimonianza di speranza e di forza, contribuendo con la loro cultura e il loro lavoro alla crescita del nostro Paese. Ricordare significa anche riaffermare i valori della libertà, della democrazia e del rispetto della dignità umana, affinché le tragedie del passato siano monito per il presente e per il futuro".
"Ricordare le vittime delle foibe e l'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati significa rendere omaggio ai nostri connazionali e a chi ha subito ingiustizie e sofferenze indicibili sotto il peso della dittatura comunista e della ferocia titina. La memoria di questi tragici eventi rappresenta un dovere collettivo per il presente e il futuro. Esprimiamo profonda gratitudine a chi, con costanza, impegno e determinazione, ha difeso e custodito il ricordo negli anni, mantenendolo vivo per le nuove generazioni. Con sentimenti di vicinanza, ci stringiamo alle famiglie delle vittime e degli esuli, perché la loro storia non venga mai dimenticata e sia monito per il futuro", ha dichiarato il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana.