Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
La notte del 24 dicembre 2004 a Piazza del Quirinale va in scena, ripreso in diretta daRAI1, uno dei concerti più memorabili di Ennio Moricone. La RAI affidò la regia di quell’evento istituzionale e internazionale ad uno dei suoi registi più conosciuti e più amati, Giuseppe Sciacca, che alla fine portò a casa un successo record di ascolti e di consensi. Oggi PPN News ha chiesto a Giuseppe Sciacca di ricostruire quell’evento e quella notte così magica per la storia della Repubblica.
La notte del 24 dicembre 2004 a Piazza del Quirinale va in scena, ripreso in diretta daRAI1, uno dei concerti più memorabili di Ennio Moricone. La RAI affidò la regia di quell’evento istituzionale e internazionale ad uno dei suoi registi più conosciuti e più amati, Giuseppe Sciacca, che alla fine portò a casa un successo record di ascolti e di consensi. Oggi PPN News ha chiesto a Giuseppe Sciacca di ricostruire quell’evento e quella notte così magica per la storia della Repubblica.
Era la sera del 31 dicembre del 2004, di quella famosa vigilia, mentre tutta Italia si preparava ad accogliere il nuovo anno, il maestro Ennio Morricone controllava gli ultimi dettagli del grande concerto che aveva voluto dedicare agli italiani.
Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, pur non dichiarandolo mai nel suo intervento ufficiale, giustificava e spiegava così la sua assenza fisica quella sera al concerto, cosa davvero rara trattandosi di un concerto espressamente voluto e organizzato dal Quirinale: “In ogni parte del mondo l'attesa serena del nuovo anno è stata funestata dall'immane disastro naturale nell'area dell'Oceano Indiano.
Piangiamo i nostri morti- dice il Presidente- piangiamo migliaia e migliaia di morti di tante nazioni, lontane nello spazio, vicine nel lutto. Di giorno in giorno, di ora in ora, il bilancio delle vittime e dei dispersi aumenta oltre ogni previsione.
Tante famiglie italiane, e tanti cittadini di quelle terre, che vivono fra di noi, attendono in angoscia notizie”.
La commozione del Capo dello Stato si coglie in maniera nettissima, ma accade ancora oggi riguardando il video conservato dagli archivi del Quirinale.
“Si impone – aggiungeva il Capo dello Stato- “una riflessione sul significato che ha, per tutti gli uomini, una tragedia senza precedenti nella nostra memoria, che stiamo tutti vivendo in modo diretto, attraverso le immagini della televisione.
Mai come ora sentiamo che il mondo è uno, che le distanze che un tempo ci rendevano quasi indifferenti ad eventi tragici che si verificassero in un altro continente sono come cancellate; e che un disastro che ha colpito popolazioni lontane ha colpito tutti gli uomini.
Oggi siamo tutti impegnati in operazioni di soccorso. Si stanziano fondi, si inviano aiuti. Un mondo unito, forse per la prima volta nella storia, deve saper affrontare l'opera di assistenza, che dovrà protrarsi nel tempo, ai fini della ricostruzione dei territori colpiti dall'immane disastro”.
Poi concludeva ricordando che “ Al di là dell'intervento in Asia, proponiamoci anche un impegno di lungo respiro, per affrontare i problemi della prevenzione, degli squilibri ambientali, delle regole che il mondo si deve dare per la difesa dell'ambiente”. “Come potrei non ricordare quella notte- dice Giuseppe Sciacca- sono passati 16 anni da allora, eppure mi pare di essere ancora lì. Una notte indimenticabile, per mille motivi diversi.
-Era la tua prima volta alle prese con un concerto ufficiale della Presidenza della Repubblica?
“ Era la terza volta che mi capitava, un’avventura così esaltante e così emozionante sotto il profilo professionale. Non finirò mai di dire grazie a Fabrizio Del Noce, allora Direttore di Rai1, insieme al Capo Struttura, Vincenzo Inserra, che con passione infinita avevano portato avanti e realizzato negli anni questo progetto così ambizioso del “Concerto del Quirinale”. Furono loro due ad affidarmi per la terza volta, e confesso con mia grande sorpresa, la regia di quell’evento. E quella sera a rappresentare la RAI c’era una delle donne protagoniste di quell’epoca in RAI, Lorenza Lei”.
-Non metteva ansia l’idea di dover fare la regia di un concerto con il grande Ennio Moricone?
“ Ansia no, ma ero colmo di molteplici emozioni. Vede, non tutti lo immaginano, ma la diretta di un concerto è sempre una prova d’autore, che in regia può riservare soprese e inconvenienti di ogni genere. Io questo lo sapevo perfettamente bene, lo avevo imparato a mie spese, avevo già diretto la regia dei grandi eventi della Presidenza del Consiglio, ma è proprio per questo che mi ero preparato a lungo per quella vigilia di Capodanno. Quando appresi che il concerto che dovevo mandare in onda su RAI1 era del maestro Ennio Morricone, volli subito condividere quella mia esperienza con Flavia Unfer. Flavia era la migliore aiuto regista che la Rai potesse avere e potesse darmi in quegli anni. Ma chiesi l’aiuto e la consulenza anche di Salvatore Carusotto, uno straordinario maestro di musica, che mi avrebbe aiutato, come poi ha magistralmente fatto, a seguire dall’inizio alla fine le note del concerto”.
-Alla fine leggiamo che è stato un concerto di enorme successo, grandi numeri, con dati di ascolto altissimi.
“Sia chiaro, non per merito mio. Furono ascolti record, ma solo per merito di quello che Ennio Morricone aveva deciso di portare in scena, per via soprattutto delle musiche straordinarie che aveva accuratamente scelto per quella notte così speciale. Ricordo che per ore e ore ci chiudemmo in una saletta della RAI in via Teulada per studiare e montare lo straordinario repertorio che il Maestro ci aveva consegnato. Da quel 31 dicembre 2004, mi creda, ho sempre creduto di essere stato baciato dalla fortuna, e di avere avuto in qualche modo il grande privilegio di poter raccontare, anche io in qualche modo e a mio modo, in televisione, la magia struggente e avvolgente della musica di Ennio Morricone. Era una musica che ti entrava nel cuore, che ti faceva vibrare il corpo, che ti prendeva l’anima dall’inizio alla fine”.
-E il rapporto con il maestro Moricone?
“Fu immediato, diretto, affascinante, quasi ammiccante. Capii subito che lui si fidava di me, e io capii subito che lui mi avrebbe affidato senza riserve la sua musica e le sue performance. Lo capì, prima di tutti gli altri, il Direttore di RAI1 Fabrizio Del Noce, e lo capì soprattutto dal modo confidenziale, complice, e quasi romantico con cui Ennio Moricone mi suggeriva i momenti più esaltanti di un brano. Pensi che Morricone trovò persino il tempo e la maniera per parlarmi del suo primo vero maestro di musica, Goffredo Petrassi, che gli aveva insegnato i primi veri segreti delle note scritte su un pentagramma, e poi ancora i primi arrangiamenti musicali e il giorno del suo primo trionfo popolare”.
-Vedo che riesce ancora ad emozionarla questo ricordo così lontano?
“Come potrebbe non esserlo. Non ho parole per descrivere l'emozione del momento in cui il Maestro ci disse: “…Vi aspetto alle mie prove nell' aula Magna della Sapienza...”. E dalla sera del 27 dicembre di quell’anno, la viabilità intorno piazza del Quirinale, era stata interdetta e vietata, proprio per non disturbare le prove del maestro Morricone e dei suoi musicisti. Roba d’altri tempi…”.
-Una bella orchestra sulla scena?
“Soprattutto una grande orchestra, composta ricordo da 98 elementi e 100 coristi. Pareva davvero di stare sul set di un colossal. Ricordo che per giorni provammo e riprovammo le inquadrature, le posizioni delle camere e le luci di Marco Lucarelli, con un coinvolgimento di tutte le maestranze Rai a dir poco commovente”.
-Come andò alla fine?
“Un successo strepitoso. Perché RAI1 aveva saputo trasmettere e portare nelle case di milioni di italiani la magia della grande musica da cinema. Pensi che in regia, dove di solito pare di essere nel mezzo di una corrida, nacque un'empatia tra tutti noi che si percepiva a pelle, e che colpì financo Ennio Moricone nei giorni delle prove. Indimenticabile il lavoro svolto da Arianna Damiani, mixer video, dal primo operatore Roberto Andreozzi , dall'operatore steadycam Daniele Cutugno, di Flavia Unfer e di Salvatore Carusotto vi ho già detto tutto. A noi servivano delle immagini speciali, io volevo che la gente da casa potesse avere la possibilità di ammirare anche i gesti più semplici di un grande maestro come Morricone, ma nessuno aveva il coraggio di dirgli che gli saremmo anche passati con la steadycam sotto il naso pur di riprendere il dettaglio della sua bacchetta da direttore d’orchestra. Lo feci io, e lui mi sorrise, mi disse semplicemente “se serve, fai pure”. Aveva insomma capito che quel concerto sarebbe poi passato alla storia, e che quindi qualche regola tradizionale si poteva anche “violare”.
-Quale fu il momento più difficile per la regia?
I primi trenta secondi sono sempre determinati da grande emozione e da un’attenta concentrazione, ma per fortuna sul palcoscenico c’era una grande professionista come Milly Carlucci. Noi attenti e pronti dalla regia e Milly fece il resto: "Benvenuti davanti la casa degli Italiani, come il Presidente Ciampi ama dire...”, e poi tanta bella musica e note senza tempo. Oggi sono più che certo di una cosa, che Ennio Morricone non morirà mai. Un uomo immortale, lo ricordiamo così tutti noi, che abbiamo avuto il privilegio di condividere insieme a lui una serata indimenticabile. Con sincera emozione, lo ringraziamo ancora oggi per i sorrisi che ci ha riservato”.
-Ci siamo detti tutto?
“Forse no. La cosa più importante da ricordare è forse questa: lo speciale di quella notte di RAI1 è ancora qui, tutto da vedere, o per chi l’avesse già visto tutto da rivedere sui canali di youtube. Il resto- direbbe Maurizio Costanzo- è vita!”.
Questi sono titoli di testa e di coda che il grande regista di RAI1 Giuseppe Sciacca ci prega con insistenza di riproporre e ricordare “perché dietro il successo strepitoso di un grande evento mediatico e televisivo- ci dice- non c’è solo un regista, ma c’è il grande popolo RAI, che è fatto da donne e uomini di alta professionalità che nessuno vedrà mai, o conoscerà mai nella vita, ma che alla fine producono i grandi eventi di successo. A loro, a tutti loro, voglio dedicare il ricordo di quella magica serata da Piazza del Quirinale”.
Eccoli i titoli di testa : “Mezzanotte in Concerto”, Regia, Giuseppe Sciacca; Musica e Direzione Artistica di Ennio Morricone Presenta, Milly Carlucci; Testi di Casimiro Lieto; Coordinamento audio, Toni Ciano; Scenografia, Tonino Filippone Ranucci; Direttore della fotografia, Marco Lucarelli; Direttore di produzione, Alessio Accrocca; Produttore esecutivo, M. Rossella Arcidiacono.