Il fuoco olimpico paralimpico si riaccende a Parigi 2024: inclusione e sport uniti nella missione di "As tifosi Roma"

Durante la cerimonia di apertura dei XVII Giochi Paralimpici di Parigi 2024, il famoso fuoco olimpico è tornato a brillare, carico di significato e speranza. Questa fiamma, che per la prima volta fu accesa a Roma nel 1960, deve la sua esistenza all'idea pionieristica del neurologo tedesco Ludwig Guttmann e del medico italiano Antonio Maglio. 

(Prima Pagina News)
Giovedì 29 Agosto 2024
Roma - 29 ago 2024 (Prima Pagina News)

Durante la cerimonia di apertura dei XVII Giochi Paralimpici di Parigi 2024, il famoso fuoco olimpico è tornato a brillare, carico di significato e speranza. Questa fiamma, che per la prima volta fu accesa a Roma nel 1960, deve la sua esistenza all'idea pionieristica del neurologo tedesco Ludwig Guttmann e del medico italiano Antonio Maglio. 

Il simbolismo di questo passaggio, da una battaglia tra eserciti a una battaglia tra avversari sportivi, è stato ripreso  da Michele Grillo, Presidente dell'Associazione "AS Tifosi Roma" e dal Consiglio Direttivo, insieme al membro supplente Pierluigi Fragomeni.

Durante la presentazione odierna, hanno discusso dell'importanza dell'inclusione attraverso lo sport, con la partecipazione speciale di Vincent Candela, ex terzino della AS Roma, noto per il suo contributo alla vittoria dello scudetto nel 2001. Da oggi, Candela assumerà il ruolo di Ambasciatore dell'associazione, impegnandosi a promuovere le finalità sociali e inclusive di "AS Tifosi Roma".

Lo sport, oltre a favorire il benessere psicofisico e a rappresentare un fondamentale strumento educativo per i giovani, incarna valori come il rispetto delle regole e dell'avversario. In contrasto con l'idea distorta della forza come strumento di prevaricazione, lo "scontro fisico" nello sport diventa un vero e proprio incontro rispettoso tra individui.

Quale occasione migliore delle manifestazioni internazionali per celebrare l'incontro tra culture diverse, in un abbraccio simbolico all'insegna del rispetto e della condivisione? Fortunatamente, questo messaggio di inclusione, nato a metà del secolo scorso, continua a percorrere le nostre strade, coinvolgendo anche le persone più vulnerabili, inclusi i disabili.

Le Paralimpiadi sono un esempio concreto di come lo sport possa abbattere barriere, ma il loro successo dipende dalla partecipazione e dal sostegno dell'intera società. È proprio su questo punto che si inserisce l'opera dell'Associazione "AS Tifosi Roma - Associazione di solidarietà tra tifosi della Roma - APS".

 Nata ufficialmente lo scorso 22 luglio, in occasione dell'anniversario della prima assemblea della AS Roma, l'associazione si propone di promuovere l'inclusione sociale e di combattere ogni forma di violenza di genere e bullismo. Attraverso il coinvolgimento attivo degli ex giocatori della squadra giallorossa e degli atleti paralimpici, l'associazione punta a guidare una pacifica rivoluzione culturale.

 L'inclusione promossa da "AS Tifosi Roma" inizia proprio al suo interno, con attività solidali non solo rivolte ai tifosi della Roma, ma aperte a tutti, indipendentemente dalla squadra del cuore.

Con questi ideali, l'associazione auspica che, insieme al Fuoco Olimpico, si accenda anche il desiderio di partecipare alle iniziative proposte, per costruire un futuro più inclusivo e rispettoso attraverso lo sport.


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