Israele: "Nessuna forza al mondo ci fermerà nel perseguimento di Hamas"

Domani, la Corte Internazionale di Giustizia si pronuncerà in merito all'ordine di cessate il fuoco chiesto dal Sudafrica.

(Prima Pagina News)
Giovedì 23 Maggio 2024
Roma - 23 mag 2024 (Prima Pagina News)

Domani, la Corte Internazionale di Giustizia si pronuncerà in merito all'ordine di cessate il fuoco chiesto dal Sudafrica.

“Non c’è forza al mondo che possa scoraggiare o fermare Israele nel suo perseguimento di Hamas e nella protezione dei suoi cittadini”. Così un portavoce dell'Idf, Avi Hyman, secondo quanto riporta Ynet, in merito al comportamento che Israele potrebbe adottare se la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia dovesse decidere di ordinare il cessate il fuoco a Gaza.

La decisione, chiesta dal Sudafrica, è attesa per domani. L'ambasciatore sudafricano in Olanda, Vusimuzi Madonsela, aveva esortato la giuria di 15 giudici internazionali a ordinare ad Israele di “ritirarsi totalmente e incondizionatamente” dalla Striscia. Da parte sua, Tel Aviv nega ogni accusa di genocidio e ha detto alla Corte dell'Aja che sta facendo tutto il possibile per proteggere i civili durante le operazioni militari.

Questo è il terzo round di udienze all'Aja, da quando, a dicembre, il Sudafrica aveva presentato un procedimento, in cui accusava Tel Aviv di genocidio. Qualche giorno fa, il procuratore capo della Corte Penale Internazionale aveva chiesto mandati d'arresto per il premier israeliano, Benjamin Netanyau, per il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e per 3 leader di Hamas.

L'esercito sta schierando “ulteriori forze” a Rafah e, nel contempo, è al lavoro per “creare le condizioni per il ritorno degli ostaggi”. Così il Ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant. “Questa operazione andrà avanti e aumenterà, con più forze sul terreno, più forze aeree, e raggiungeremo i nostri obiettivi: sferrare un duro colpo a Hamas, privarlo delle sue capacità militari e creare le condizioni necessarie per riportare gli ostaggi alle loro case”, ha detto Gallant, secondo quanto riferisce il Times of Israel.

La Russia, in continuità con quanto fatto dall'Urss, riconosce lo Stato di Palestina. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, replicando ad una domanda in merito al riconoscimento da parte di Spagna, Norvegia e Irlanda, che sarà ufficializzato il 28 maggio. “Lo consideriamo nel contesto del fatto che l’Unione Sovietica ha riconosciuto la Palestina come Stato indipendente e la Russia, come successore legale dell’Unione Sovietica, mantiene questa posizione”, ha detto Peskov.

“Irlanda, se il tuo obiettivo era premiare il terrorismo dichiarando sostegno a uno Stato palestinese, l’hai raggiunto. Hamas vi ringrazia per il vostro servizio“. Così, su X, il Ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, allegando un video contenente alcune immagini dell'attacco del 7 ottobre scorso da parte di Hamas.

La Brigata Givati dell’Idf, operativa nella parte orientale di Rafah, ha individuato missili e lanciarazzi di Hamas in un cimitero. Lo fanno sapere le Idf, citate dal Times of Israel. I soldati hanno individuato anche alcuni “siti sotterranei”, utilizzati dai fondamentalisti palestinesi.


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