Medio Oriente, Biden: "Israele ha proposto ad Hamas una roadmap per il cessate il fuoco"

Il Presidente degli Stati Uniti: "Questo è il momento che Hamas venga al tavolo dei negoziati e accetti l'accordo".

(Prima Pagina News)
Venerdì 31 Maggio 2024
Roma - 31 mag 2024 (Prima Pagina News)

Il Presidente degli Stati Uniti: "Questo è il momento che Hamas venga al tavolo dei negoziati e accetti l'accordo".

"Israele ha proposto ad Hamas una roadmap per il cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza. Così il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlando della guerra in corso nel Medio Oriente.

"Israele ha proposto ad Hamas il ritiro di tutte le sue truppe da Gaza per sei settimane", ha precisato il Presidente americano. "Questo è il momento che Hamas venga al tavolo dei negoziati e accetti l'accordo", ha continuato. "E' il momento che questa guerra finisca", ha proseguito Biden.

Intanto, le Brigate Qasssam, braccio armato di Hamas, hanno pubblicato un video in cui si può sentire la voce di Noa Argamani, uno degli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso al festival Nova di Beeri. Non è noto quando il video sia stato registrato, ma la famiglia di Argamani ha chiesto di non diffonderlo in Israele. "Non c'è bisogno di nessun video di propaganda di Hamas per sostenere l'appello al governo di Israele: un accordo deve essere raggiunto per portare a casa ora gli ostaggi", fa sapere il Forum delle famiglie degli ostaggi.

Via libera, a Ginevra, alla dichiarazione dell'Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanità) relativa alla situazione sanitaria a Gaza, a Gerusalemme Est e nel resto dei Territori Palestinesi Occupati. Il testo è stato approvato con 102 sì (tra cui quello dell'Italia), 6 no (inclusi quelli di Regno Unito e Stati Uniti) e 28 astenuti (tra cui la Germania). L'approvazione è avvenuta dopo il via libera agli emendamenti.

La Commissione Europea ha dato l'ok ad una nuova tranche di aiuti da 25 milioni di euro all'Anp (l'Autorità Nazionale Palestinese) per il pagamento degli stipendi e da 16 milioni di euro all'Unrwa (l'Agenzia delle Nazioni Unite per la Palestina), con l'obiettivo di garantire servizi basilari come la sanità e l'istruzione ai rifugiati palestinesi.

“Il pagamento di 25 milioni di euro nell’ambito di PEGASE aiuterà l’Autorità Nazionale Palestinese a rispettare parte dei suoi impegni nei confronti dei dipendenti pubblici palestinesi in Cisgiordania. In questa fase critica, fornirà un contributo molto necessario alle sfide significative che l’economia palestinese deve affrontare, in particolare prima di Eid al-Adha – fa sapere la Commissione Ue -. Per quanto riguarda l’Unrwa, alla luce dei progressi compiuti dall’Agenzia rispetto alle condizioni e alle misure concordate, la Commissione ha anche elaborato il pagamento corrispondente alla seconda tranche di 16 milioni di euro“.

Le Idf hanno concluso l'operazione a Jabaliya, nel nord di Gaza. E' quanto riferisce il Times of Israel. Durante l'operazione, durata circa tre settimane, sono stati uccisi centinaia di terroristi, demoliti tunnel importanti e recuperati i cadaveri di 7 ostaggi. Secondo gli ufficiali delle Idf, i combattimenti a Jabaliya sono stati tra i più intensi di tutta la guerra. Le stesse Forze di Difesa hanno fatto sapere che Hamas ha cambiato le infrastrutture civili della città, trasformandole in “un complesso di combattimento fortificato”.

Questo pomeriggio, gli Houthi hanno fatto sapere di aver colpito la portaerei americana Uss Dwight D. Eisenhower, in risposta agli attacchi condotti la scorsa notte da Washington e Londra contro obiettivi dell'organizzazione nello Yemen che, secondo quanto dicono gli stessi ribelli, hanno causato almeno 16 morti e 35 feriti.

Tre funzionari di Washington, rimasti anonimi, hanno fatto sapere che gli attacchi congiunti hanno colpito strutture sotterranee, postazioni per il lancio di missili, una nave e altre strutture, come reazione agli attacchi dei miliziani (appoggiati dall'Iran) contro navi in transito nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, a loro volta rappresaglia per la guerra in corso tra Israele e Hamas.

“L'Iran sta pianificando una grande ondata di attentati in Europa”. Così, su X, il Ministro degli Esteri Israeliano, Israel Katz, riferendosi esplicitamente alle Olimpiadi di Parigi. “Khamenei è il più grande sostenitore mondiale del terrorismo. Dobbiamo fermarlo adesso, prima che sia troppo tardi”, precisa Katz.

Stamani, le Idf hanno confermato di aver condotto un'operazione nel centro della città di Rafah, durante la quale sono stati attaccati obiettivi "precisi" di Hamas. L'operazione, fanno sapere ancora le Idf, era “basata su informazioni di intelligence”. Nello specifico, le brigate Commando e Givati hanno individuato pozzi di tunnel, lanciarazzi e depositi di armi dei miliziani palestinesi, mentre in altre zone della città, inclusi la parte orientale e il "Corridoio Filadelfia" (lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto), i militari della 162a Divisione hanno trovato razzi a lungo raggio, altre armi ed equipaggiamento militare. Sempre nell'area di Rafah, un attacco di droni ha ucciso membro della della forza d’élite Nukhba di Hamas.

Durante i combattimenti di ieri a Gaza sono morti altri due soldati israeliani: si tratta del 24enne Adar Gavriel e del 20enne Yonatan Elias. Lo hanno reso noto le Idf, riprese dal Times of Israel, aggiungendo che il bilancio dei soldati uccisi durante la guerra tra Israele e Hamas sale a 294 vittime. Sempre le Idf, citate dai media israeliani, hanno fatto sapere che l'Aeronautica Militare di Tel Aviv ha condotto attacchi contro quattro edifici militari nei villaggi di Aitaroun e Markaba, nel sud del Libano. Gli edifici venivano utilizzati da Hezbollah.


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