Meeting Rimini, Meloni: "A Gaza la reazione di Tel Aviv è andata oltre la proporzionalità"

"Draghi ha ragione, Ue sempre più condannata all'irrilevanza geopolitica".

(Prima Pagina News)
Mercoledì 27 Agosto 2025
Rimini - 27 ago 2025 (Prima Pagina News)

"Draghi ha ragione, Ue sempre più condannata all'irrilevanza geopolitica".

La premier Giorgia Meloni ha partecipato, stamani, al Meeting di Rimini 2025. Per la leader di Fratelli d'Italia è la sua prima volta nella veste di Presidente del Consiglio, dopo che nel 2022 proprio quella platea le diede fiducia prima delle elezioni politiche che, in seguito, la portarono a Palazzo Chigi.

Ad accoglierla, il Presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz, insieme al Sindaco e alla Prefetta di Rimini, Jamil Sadegholvaad e Giuseppina Cassone. Al suo ingresso, la premier è stata salutata dall'applauso dei presenti, con qualcuno che ha gridato "Viva Giorgia".

L'applauso ha destato la commozione della premier, che ha esordito dicendo: "Grazie per questa accoglienza commovente".

"Da quasi mezzo secolo", ha aggiunto, il Meeting di Rimini "segna un momento fondamentale" dibattito. "E' per me un piacere e un onore essere qui, quello che accade qui ogni anno è estremamente prezioso, so bene quanto sacrificio e dedizione" servano per realizzare un evento come questo.

"Il campo in cui abbiamo dimostrato di voler stare non è quello delle ideologie, delle utopie, di chi vuole modellare la realtà: il campo che abbiamo scelto è il campo del reale perché mille miliardi di idee non valgono una sola persona, per loro bisogna vivere e morire", ha proseguito, evidenziando che anche "la stampa internazionale mai benevola con noi è portata spesso a considerarci una anomalia positiva. Non cito i tanti profeti di sventura che vedevano proprio nella politica estera il tallone di Achille" per il governo, "posso augurarmi che in cuor loro siano tutti contenti di essersi sbagliati".

"La proposta italiana" di fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina sul modello dell'articolo 5 della Nato è "la principale sul tavolo, un possibile contributo alla pace che la nostra nazione ha fornito penso che dobbiamo esserne fieri".

"Condanniamo l'ingiustificabile uccisione dei giornalisti, un inaccettabile attacco alla libertà di stampa e a tutti coloro che rischiano la vita per raccontare il dramma della guerra", ha proseguito, in merito alla situazione a Gaza e all'attacco contro l'ospedale Nasser condotto dalle Idf.

"Non abbiamo esitato un solo minuto a sostenere il diritto all'autodifesa di Israele dopo l'orrore del 7 ottobre ma allo stesso tempo non possiamo tacere ora di fronte a una reazione che è andata oltre il principio di proporzionalità mietendo troppe vittime innocenti arrivando a coinvolgere anche le comunità cristiane", ha detto ancora Meloni, chiedendo nuovamente "il cessate il fuoco" e "la liberazione degli ostaggi" ancora nelle mani di Hamas.

"Rivendichiamo il ruolo ricoperto dall'Italia in questa crisi", "siamo il primo paese non musulmano per evacuazioni sanitarie da Gaza. C'è chi scrive le mozioni e chi salva bambini io sono fiera di fare parte dei secondi", ha proseguito la premier.

"L'Ue è sempre più condannata all'irrilevanza geopolitica, incapace di rispondere efficacemente alle sfide di competitività poste da Cina e Usa come, ha giustamente rilevato Mario Draghi da questo palco", ha evidenziato.

"Molte delle critiche che ho sentito rispetto all'attuale condizione" dell'Ue "le condivido così tanto da averle formulate molto spesso nel corso degli anni, tanto da venire criticata aspramente anche da chi oggi si spella le mani", ha continuato la premier.

"Voglio dire con chiarezza che ogni tentativo che verrà fatto di impedirci di governare il fenomeno" dell'immigrazione illegale "verrà rispedito al mittente: non c'è giudice, politico o burocrate che possa impedirci di fare rispettare la legge dello Stato italiano, di garantire la sicurezza dei cittadini, di combattere gli schiavisti del terzo millennio e di salvare vite umane", ha aggiunto Meloni.

"Una delle priorità con cui intendiamo lavorare con Matteo Salvini che ringrazio grande piano casa a prezzi calmierati per le giovani coppie perché senza una casa è più difficile costruirsi una famiglia", ha continuato, evidenziando che "faremo tutto il necessario a ricostruire una società amica della famiglia e della natalità, nella quale la genitorialità sia protetta e sostenuta".

"Abbiamo avviato la riforma dell'Irpef", "ora è tempo di fare di più e concentrare la nostra attenzione sul ceto medio", ha sottolineato ancora Meloni. "Andremo avanti con la riforma della giustizia nonostante le invasioni di campo di una minoranza di giudici politicizzati che provano a sostituirsi al parlamento e alla volontà popolare", ha proseguito.

"Sull'educazione non dobbiamo avere timore a trovare gli strumenti che assicurino alle famiglie di esercitare pienamente la libertà educativa: l'Italia è rimasta l'ultima nazione in Ue senza una effettiva parità scolastica, credo sia giusto ragionare sgombrando il campo da pregiudizi ideologici", ha concluso la premier.


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