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Il messaggio di un cittadino milanese: "Quando hai smesso di disegnare è finita un'epoca".
Il messaggio di un cittadino milanese: "Quando hai smesso di disegnare è finita un'epoca".
Si sono tenuti stamani, chiesa di Santa Francesca Romana, in zona Porta Venezia, a Milano, i funerali del re della satira, Giorgio Forattini, morto due giorni fa, all'età di 94 anni.
Moltissime le persone che gli hanno reso omaggio ("Quando hai smesso di disegnare è finita un'epoca", ha scritto un milanese nei libri all'ingresso della chiesa), per quello che la moglie del vignettista, Ilaria Cerrina Ferroni, ha voluto come un funerale colorato, scandito da fiori in toni accesi e tante persone con addosso abiti di colore rossi, arancio, celeste, come sarebbe piaciuto a colui che per mezzo secolo, dal 1973, castigò vizi e virtù di tanti politici.
"Oggi sono in rosso perché Giorgio amava i colori, - ha detto Cerrina Ferroni -, per questo ho prestato i miei cappotti ai miei amici". "Lo amavano tantissimo, c'è stata una partecipazione straordinaria, che si merita perché - ha aggiunto - era un uomo buono e gentile".
Proprio come piaceva a lui, ad accompagnare l'entrata in chiesa della sua salma è stata la musica celtica, che lui metteva a tutto volume mentre disegnava.
Tra coloro che hanno voluto omaggiare Forattini, anche personalità del giornalismo come Ferruccio de Bortoli, Lina Sotis, Stella Pende, Salvatore Carrubba, la stilista Chiara Boni, il musicista Mario Lavezzi e l'editore Urbano Cairo.
"Forattini - ha dichiarato Cairo - era un grande pensatore libero, capace di sintetizzare un editoriale in una vignetta. La sua libertà di pensiero lo ha portato anche a lasciare giornali importanti, era un uomo indipendente e portava avanti le sue idee a ogni costo, non si faceva scrupoli a dire ciò che pensava. Oggi c'è bisogno di persone con quelle qualità".
Forattini è stato "uno spirito libero e anticonformista", ha detto Carrubba, che ha anche ricordato la sua "onestà intellettuale ", citata durante l'omelia anche dal sacerdote, don Aldo Monga. Anche per questo motivo, ha detto Mario Lavezzi uscendo dalla chiesa, "le sue vignette rimarranno nella memoria della gente come ci rimangono le canzoni, perché con la sua penna Giorgio faceva riflettere e toccava delle corde umane".
"Eravamo amici da una vita, ma il ricordo più bello - ha detto Chiara Boni - è quello di una mia sfilata degli anni 80, raccontata dal vivo da Roberto D'Agostino, che diceva cose terribili: lui e Ilaria erano in prima fila, piegati in due dalle risate".
Le ceneri di Forattini saranno sepolte nel cimitero di Monte Porzio Catone (Roma), dove c'è la tomba di famiglia.
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