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Per la ventottenne fiorentina allenata da Giovanni Pistelli, una stagione da incorniciare con il primo titolo europeo, quattro argenti iridati e la sua prima Coppa del Mondo chiusa con gara tutta d'attacco e uno sprint d'autore in 1h58'56"5.
Per la ventottenne fiorentina allenata da Giovanni Pistelli, una stagione da incorniciare con il primo titolo europeo, quattro argenti iridati e la sua prima Coppa del Mondo chiusa con gara tutta d'attacco e uno sprint d'autore in 1h58'56"5.
Azzurri protagonisti a Golfo Aranci nella tappa conclusiva della Coppa del Mondo. Ginevra Taddeucci con uno sprint lungo vince la dieci chilometri e si prende la Coppa del Mondo consolidando la sua prima posizione con 2600 punti.
Per la ventottenne fiorentina allenata da Giovanni Pistelli, argento iridato della specialità, una stagione da incorniciare con il primo titolo europeo, quattro argenti iridati e la sua prima Coppa del Mondo chiusa con gara tutta d'attacco e uno sprint d'autore in 1h58'56"5.
Dietro l'unica a resisterle è la polacca Klaudia Tarasiewicz che l'ha contrastata fino al cono d'entrata e che ha dovuto cedere alla frequenza forsennata dell'azzurra. Superata la concorrenza della campionessa iridata, l'australiana Moesha Johnson, seconda nell'overall alla vigilia, che chiude undicesima a dieci secondi dall'azzurra. Nella prova maschile Dario Verani conclude terzo in 1h53'32"4 così come nella classifica generale con 2050 punti.
Il programma prosegue sabato con la staffetta 4x1500 metri mista e le due 3 chilometri knockout sempre con le telecamere di Raisport HD.
Gara maschile. Si parte con la dieci chilometri maschile tra pioggia battente e vento stile tropicale. Vince il bronzo olimpico l'ungherese David Betlehem che, senza velleità di classifica, si inventa il numero negli ultimi 500 metri e nel rush finale ha anche il tempo di girarsi e toccare in 1h53'28"1.
Alle sue spalle il francese Logan Fontaine (1h53'31"6) che fa il colpaccio perché spodesta in testa alla classifica generale il compagno Marc Antoine Olivier, che crolla sorprendentemente quattordicesimo (1h53'41"9), e vince la Coppa del Mondo con 2350 punti.
L'Italia è comunque protagonista perché piazza cinque atleti tra i primi dieci con Dario Verani terzo in 1h53'32"4 e nella classifica generale con 2050 punti. Bene Andrea Filadelli, quarto in 1h53'34"8 e quarto anche nella generale con 2000 punti.
Raggiante il trentenne di Cecina, già iridato nella 25 km a Budapest 2022, racconta: "Sono orgoglioso di quanto ottenuto, è stata una gara difficile, che si è risolta negli ultimi metri. Ero lucido, sapevo cosa fare ed ho messo in pratica ciò che avevamo preparato con il mio allenatore (Antonelli ndr). Finire l'anno tra i primi tre in Coppa del Mondo è motivo d'orgoglio. Farlo qui in Italia e davanti ai miei genitori è speciale. Peccato per il tempo ma la location è eccezionale. Quando pioveva forte - prosegue Verani - la visibilità era poca ma sono riuscito a rimanere coperto per poi fare la differenza nel finale. Arrivare ancora una volta sul podio della classifica generale testimonia l'ottimo lavoro svolto con l'allenatore e insieme ai miei compagni di stanza al Centro Federale di Ostia".
Sorpreso e felice anche Filadelli che afferma: "Ho provato a fare una gara di testa, ma era difficile condurre sempre in queste condizioni. Siamo all'inizio della stagione e questo posizionamento qui e nella generale mi dà fiducia per il prosieguo".
Settantaquattro uomini sfidano i sei giri del percorso di 1.666 km tra scrosci di pioggia e raffiche di vento. La temperatura a 22.7 non dà particolari problemi e il serpentone si snoda fluido prima guidato dagli azzurri ed in particolare da Filadelli, terzo in generale, e poi dai francesi che proteggono la leadership di Olivier sempre coperto tra quarto e quinto posto.
Proprio il francese Velly parte in testa all'ultimo giro ma il gruppo si apre a ventaglio con gli attacchi di Betlehem e Verani. Proprio il magiaro bronzo olimpico prende una traiettoria interna e arriva dritto come un fulmine sulla linea del traguardo portandosi appresso Logan Fontaine che con un guizzo finale tocca secondo e si porta a casa la Coppa del Mondo. Olivier crolla quattordicesimo mentre si aprono le porte del podio generale per Verani, terzo con 2050 punti.
Gara femminile. Cambia completamente scenario per le quarantasette partecipanti al femminile, che trovano finalmente un clima quasi estivo, con sole splendente e mare calmo. Passata la sfuriata, Ginevra Taddeucci mette subito in chiaro le cose passando in testa i primi due giri.
La fiorentina bronzo olimpico chiede l'aiuto di Moesha Johnson per provare a staccare il gruppo, ma il fenomeno australiano non ne ha e in testa va la monegasca Lisa Pou che mostra le sue velleità dall'alto del bronzo iridato conquistato a Singapore. Le posizioni si cristallizzano con l'altra azzurra Linda Caponi che risale e con la polacca Klaudia Tarasiewicz che spinge davanti con le sue lunghe leve e le frequenze da incrociatore.
Nell'ultimo giro la Taddeucci, che non vuole farsi risucchiare nel gruppo, imprime un ritmo più alto che sgrana il gruppo. L'unica che la tiene è proprio la polacca con cui si apre un testa a testa decisivo.
Dietro la tedesca Lea Boy prova a ricucire ma non ce la fa. La prima vittoria di tappa e della generale ingolosiscono l'azzurra che alza ancora i colpi e tocca a braccia alzate in 1h58'56"5. Dietro Tarasiewicz a un soffio in 1h58'57"2 mentre la Boy è terza in 1h59'00"6. L'iberica Martinez Guillen, seconda nella generale, non è mai protagonista e chiude quinta a sette secondi mentre l'altra azzurra Linda Caponi è sesta 1h59'04"4.
"E' stata dura perché all'inizio cercavo di fare la gara con la Johnson ma ho visto che lei non ne aveva - dichiara l'azzurra fidanzata con Matteo Furlan già a doppietta ai mondiali di Kazan 2015 coi bronzi nella 5 e 25 chilometri, cui piacciono Napoli, i Pinguini Tattici Nucleari e i viaggi on the road. Alla fine, avevo paure di perdere allo sprint ma ho messo la mia gambata e ce l'ho fatta. L'importante era vincere la classifica generale, peraltro, per la prima volta. Si chiude un'annata speciale con il mio primo titolo europeo e poi quattro argenti iridati oltre la coppa del mondo. Di solito sono sempre insoddisfatta e le mie sensazioni alla vigilia sono negative. Ho cercato di resistere davanti per chiudere in testa e non subire lo sprint delle avversarie. Sono stata ferma più di un mese dopo le fatiche mondiali, e ora sarà difficile riconfermarsi per il prossimo anno. Questa coppa la dedico a me stessa".