Parma, neonati sepolti: mostrata la foto di uno dei due figli, Chiara Petrolini fuori dall'aula

Maresciallo: "Vidi il corpicino e non mi sentii bene". L'ex della ragazza: "Pura follia".

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Lunedì 15 Settembre 2025
Parma - 15 set 2025 (Prima Pagina News)

Maresciallo: "Vidi il corpicino e non mi sentii bene". L'ex della ragazza: "Pura follia".

Nel momento in cui, nell'aula della Corte d'Assise di Parma, è stata mostrata la foto di uno dei due neonati sepolti, il primo, trovato il 9 agosto dell'anno scorso, la madre, Chiara Petrolini, ha chiesto di uscire fuori dall'aula. Lo ha richiesto il suo avvocato, Nicola Tria, mentre era iniziata da poco la deposizione del Maresciallo Carlo Salvatore Perri, primo a intervenire nella villetta di Vignale di Traversetolo (Pr).

Raccontando del ritrovamento del piccolo, il Maresciallo si è commosso: "Vidi questo corpicino - ha detto, rispondendo alla pm Francesca Arienti - e le dico ho difficoltà, essendo padre, in quel momento non stetti bene". Secondo i pm, fu uno dei primi a intervenire a casa dell'imputata, Chiara Petrolini, ai domiciliari da quasi un anno, la cui famiglia era all'estero al momento del ritrovamento del corpo del piccolo. Il secondo cadavere venne trovato nel corso delle indagini, circa un mese dopo. Secondo l'accusa, la ragazza li ha uccisi entrambi, dopo averli partoriti.

Le immagini sono state troppo forti anche per l'ex fidanzato della ragazza e padre dei due bambini, Samuel Granelli, che ha chiesto di uscire dall'aula e si è allontanato con il volto provato durante la deposizione di Domenico Sacchetti, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale, che stava ricostruendo il ritrovamento del cadavere del bimbo.

Nei mesi scorsi, Granelli aveva riconosciuto i due figli: li aveva chiamati Angelo Federico e Domenico Matteo, gli aveva dato il suo cognome e aveva anche firmato gli atti di nascita e morte. Al procedimento aveva preso parte anche Chiara. Le salme sono state benedette e sepolte privatamente nel marzo scorso.

"La posizione del neonato ha allontanato il dubbio che fosse stato gettato lì, essendo appoggiato sul fianco sinistra, con le mani a protezione del viso, quasi fosse stato lì appoggiato", ha detto Sacchetti, nel corso della sua testimonianza.

"La buca era coperta da alcune siepi, che proteggono e coprono muro che nasconde la scalinata che porta al piano seminterrato dell'abitazione. La buca si trova nelle immediate adiacenza dell'asciugamano e ha dimensioni di 60x80, con profondità di 24 centimetri", ha aggiunto.

Ricostruendo le prime indagini, il tenente colonnello Sacchetti ha aggiunto che, nel corso della prima fase, "tutti escludevano nella maniera più categorica possibile che Chiara Petrolini potesse essere in gravidanza", e nel corso di una telefonata con un ufficiale dell'Arma, "il padre escluse che la figlia fosse in gravidanza, disse che recentemente aveva avuto il ciclo, non riusciva a darsi spiegazioni".

Anche la madre aveva riferito della perdita di sangue avuta in taverna, dove Chiara dormiva d'estate, per le mestruazioni. La stessa ragazza, al telefono, aveva confermato questa ricostruzione. Poi, sono state mostrate alcune foto della ragazza prima che partorisse: a un concerto e a una festa.

Secondo quanto riferito da Sacchetti, le persone ascoltate nel corso dei primi giorni, anche tra gli amici della 22enne, raccontavano che il suo stile di vita non era compatibile con quello della gravidanza: beveva alcool e fumava sigarette e marijuana.

"Nessuno sa nulla, ho fatto tutto da sola", ha detto Chiara ai genitori, secondo quanto emerge da una registrazione fatta con le intercettazioni ambientali nell'agosto dell'anno scorso, dopo che lei, il padre e la madre, tornati dagli Usa, erano stati convocati per notififcargli i primi atti d'indagine e informarli che il neonato trovato morto era figlio del fidanzato della 22enne. Il colonnello ha ripercorso quella conversazione: "Dopo un'iniziale negazione - ha detto - ci fu un'ammissione di responsabilità" sulla maternità "a cui i genitori reagirono con incredulità".

"Chiara disse di non aver ucciso il bambino, disse che era nato morto. E su come avesse fatto a partorire, 'ho spinto, ho spinto e basta ed è venuto fuori'", aveva spiegato la ragazza ai genitori. "Si mostrò come una ragazza spaesata - ha aggiunto l'inquirente, durante la sua testimonianza - . Disse: 'Non sapevo cosa fare, non sapevo come dirvelo, avevo paura, nessuno sapeva nulla' e, a richiesta, aggiunse che neppure l'allora fidanzato e padre del bimbo, sapeva nulla". "Non se n'è mai accorto, non lo sa", ha detto la ragazza, accusata di aver tagliato il cordone ombelicale del piccolo dopo il parto, di averlo seppellito e di aver fatto la stessa cosa un anno e mezzo prima con l'altro figlio.

"Tutto è follia, io non ci credo, davvero". Lo ha detto Samuel Granelli, parlando con un suo amico il 20 agosto 2024, dopo che i Carabinieri gli avevano detto che era lui il padre dei due neonati trovati morti nel giardino della villetta dei Petrolini, a Vignale di Traversetolo (Pr). "Quando venne informato espresse - ha detto Domenico Sacchetti - la sua incredulità, si disse incredulo ed estraneo ai fatti. Non sapeva come spiegarselo".


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