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Il primo ministro Keir Starmer ha presentato oggi il nuovo piano per la difesa nazionale. Incremento degli arsenali strategici e della componente subacquea. E' la risposta inglese alle politiche di Putin, ma anche dell'alleato Trump, per ribadire il proprio ruolo internazionale e il proprio impegno a garantire la sicurezza euro atlantica e indo pacifica
(Foto: I nuovi sottomarini nucleari SSN-AUKUS)
Il primo ministro Keir Starmer ha presentato oggi il nuovo piano per la difesa nazionale. Incremento degli arsenali strategici e della componente subacquea. E' la risposta inglese alle politiche di Putin, ma anche dell'alleato Trump, per ribadire il proprio ruolo internazionale e il proprio impegno a garantire la sicurezza euro atlantica e indo pacifica
(Foto: I nuovi sottomarini nucleari SSN-AUKUS)
Il governo Starmer ha deciso di costruire 12 sottomarini nucleari d'attacco (SSN) come parte del programma AUKUS in risposta alle minacce in rapido aumento. Essi andranno a sostituire i 7 della classe Astute, che saranno rimpiazzati da una flotta ampliata composta da 12 balletto classe SSN-AUKUS a partire dalla fine degli anni '30. L'avvio del programma SSN-AUKUS consentirà un'importante espansione della capacità industriale di Barrow e Raynesway, Derby, che saranno in grado di varare un nuovo sottomarino ogni 18 mesi. L'aumento della capacità produttiva dei 2 cantieri in questione, consentirà all'UK di accrescere la propria componente subacquea nell'ambito della partnership AUKUS, il trattato militare che prevede una stretta collaborazione con gli USA e l'Australia nel teatro geopolitico dell'indo pacifico. Saranno stanziate inoltre 15 miliardi di sterline per il programma di ampliamento dell'arsenale nucleare nazionale al fine di preservare la sicurezza dell'UK per le generazioni a venire. Gli investimenti nucleari trasformeranno settori critici dell'industria nucleare per la difesa, creeranno 30mila posti di lavoro altamente qualificati. Il primo ministro Keir Starmer ha dichiarato che l'UK "non può ignorare la minaccia rappresentata dalla Russia" e si è impegnato ad porre in essere i più profondi cambiamenti nelle forze armate britanniche dalla fine della Guerra Fredda. In un'intervista rilasciata alla BBC, Starmer ha affermato senza mezzi termini “ che il mondo è cambiato", e ancora che vi è "una maggiore instabilità di quanto non ci sia mai stata da molti, molti anni, e minacce più gravi". Il governo ha avviato una revisione strategica della difesa che sarà guidata da George Robertson, l'ex Segretario alla Difesa del Regno Unito nonché Segretario Generale della NATO . È la prima revisione dal 2021, in un contesto politico internazionale profondamente mutato, sia e dall'invasione russa dell'Ucraina, sia dalla visione politica del presidente USA Donald Trump che sembra vedere la NATO e gli alleati europei più come un fardello che come alleati e partner strategici. Il governo Starmer dovrebbe accogliere integralmente le 62 raccomandazioni, contenute nel rapporto stilato da esperti di difesa in contemporanea della presentazione della nuova Revisione Strategica della Difesa. In risposta al rapporto, il governo assumerà impegni significativi nei confronti delle sue forze armate e garantirà maggiore sicurezza ai lavoratori attraverso il Piano governativo per il cambiamento. A tal proposito vi sarà un cambiamento epocale nella deterrenza e difesa, si implementerà la prontezza operativa per scoraggiare le minacce e si rafforzerà la sicurezza nell'area euroatlantica. Il piano prevede inoltre di aumentare le scorte di munizioni e di equipaggiamento di supporto, assicurando che le capacità produttive possano aumentare rapidamente in risposta a crisi o guerre. A tal proposito saranno prodotte circa 7mila armi a lungo raggio costruite nel Regno Unito per le Forze Armate del Regno Unito, rafforzando le sue capacità militari. Sarà poi istituito un nuovo Comando CyberEM per porre l'UK in prima linea nelle operazioni informatiche, insieme a un investimento di 1 miliardo di sterline in capacità digitali pionieristiche.