C'è il rischio di una guerra nucleare. E' l'avvertimento lanciato da Vladimir Putin, che, parlando all'Assemblea Federale, ha risposto personalmente al Presidente francese Emmanuel Macron, che nei giorni scorsi aveva parlato dell'ipotesi di inviare truppe Nato in Ucraina.
Quella di un conflitto nucleare, ha detto Putin, è una minaccia "reale", per i provvedimenti della Nato in Ucraina. L'Occidente, ha poi avvertito il Presidente russo, deve tenere presente che Mosca ha "armi capaci di raggiungere i loro territori".
La Russia, inoltre, non intende attaccare i Paesi che fanno parte dell'Alleanza Atlantica, e gli allarmi che arrivano dall'Europa sono "sciocchezze".
Putin ha poi bollato come "false" le accuse degli Stati Uniti secondo cui Mosca vorrebbe schierare armi nucleari nello spazio. "Si tratta solo di uno stratagemma per trascinarci in negoziati alle loro condizioni, che beneficiano solo gli Usa", ha detto.
Replicando all'ipotesi avanzata da Macron di inviare truppe Nato in Ucraina, Putin ha detto: "Ricordiamo il destino di coloro che in passato hanno inviato i loro contingenti nel territorio del nostro Paese. Ora le conseguenze per gli eventuali interventisti saranno molto più tragiche".
Quindi, il Presidente russo è tornato ad accusare l'Occidente di avere intenzione di infliggere una "sconfitta strategica" a Mosca.
In oltre due ore di discorso, però, Putin non ha neppure accennato alla Transnistria, regione della Moldavia che intende attuare la secessione, le cui autorità, ieri, avevano richiesto l'aiuto della Russia contro le "pressioni" economiche da parte di Chisinau. Forse, a differenza di quanto dichiarato dal Ministero degli Esteri, per Putin non si tratta di una "priorità".
Elogiando le forze militari presenti in Ucraina, Putin ha detto che "non si ritireranno, non falliranno, non tradiranno". Gran parte del suo discorso, però, è incentrata agli interventi economici, nell'ambito di una strategia di 6 anni in cui sono previste importanti trasformazioni a livello industriale e sociale.
La Russia, ha detto Putin, deve diventare "una delle quattro più grandi economie al mondo". Per fare questo, sono previsti mezzi come il raddoppio degli investimenti nella ricerca scientifica al 2% del Pil, l'aumento del 70% dei finanziamenti riservati alle industrie chiave, l'aumento della produzione di beni di consumo e l'incremento di due terzi delle esportazioni, tranne che per le risorse energetiche e le materie prime.
Putin, che sta per ottenere il suo quinto mandato alle Elezioni Presidenziali, in programma tra due settimane, ha parlato anche delle classi popolari, promettendo il raddoppio del salario minimo entro il 2030 - facendolo arrivare all'equivalente di 390 dollari - e l'introduzione di sgravi fiscali.
Putin ha concluso il suo intervento annunciando anche un vasto piano per il settore della sanità, il cui obiettivo è quello di portare l'aspettativa media di vita da 73 a 78 anni, per poi arrivare "oltre gli 80". Il Presidente russo ha presentato anche altri progetti, in merito alla riduzione del gap economico tra varie regioni russe e provvedimenti a favore dell'ambiente.
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