Raffica di spot israeliani sui social: "A Gaza non c'è la fame, l'Onu dice bugie"

Programma Alimentare Mondiale: "La situazione è arrivata al punto di rottura, riattivare urgentemente i punti di distribuzione alimentare".

(Prima Pagina News)
Giovedì 28 Agosto 2025
Roma - 28 ago 2025 (Prima Pagina News)

Programma Alimentare Mondiale: "La situazione è arrivata al punto di rottura, riattivare urgentemente i punti di distribuzione alimentare".

Il governo israeliano ha diffuso sui social una raffica di spot che mostrano grandi quantità di cibo nella Striscia di Gaza, affermando che la fame sia "solo una bugia" inventata dall'Onu, mentre aumentano, in contemporanea con gli attacchi compiuti dalle Idf, gli appelli internazionali a mettere fine alla carestia, dichiarata diversi giorni fa dall'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc), il sistema dell'Onu che monitora la carestia a livello mondiale.

In una nota ufficiale, il Ministero degli Esteri di Tel Aviv ha chiesto all'Onu di ritirare il rapporto, sostenendo che sia stato elaborato in contrasto con i suoi stessi parametri.

La posizione del governo israeliano è appoggiata da alcuni influencer con milioni di visualizzazioni. che sono stati portati a Gaza per "documentare" la presenza di cibo, e da una pioggia di spot a pagamento, diffusi su YouTube in varie lingue e in circolazione sui social almeno da giugno.

Stamani, il Programma Alimentare Mondiale (Pam) ha avvertito che la situazione a Gaza è "al punto di rottura" e ha fatto un appello perché vengano riattivati con urgenza i suoi 200 punti di distribuzione alimentare, per prevenire la diffusione di sacche di carestia.

"Gaza è al punto di rottura. La disperazione sta aumentando vertiginosamente, e l'ho visto in prima persona", ha dichiarato la direttrice esecutiva del Pam, Cindy McCain, dopo un incontro con bambini palestinesi affamati, da lei stessa definiti "irriconoscibili" rispetto alle fotografie scattate quando erano sani.

"Ho incontrato bambini che morivano di fame mentre ricevevano cure per malnutrizione grave e ho visto foto di loro quando erano sani. Sono irriconoscibili", ha detto la direttrice del Pam, secondo quanto riferisce una nota dell'agenzia Onu con sede a Roma. "La disperazione è al suo apice e l'ho vista in prima persona", ha proseguito.

McCain si è recata a Deir el-Balah, dove ha visitato una clinica in cui sono ricoverati bambini malnutriti e ha incontrato madri sfollate che hanno riferito della loro lotta quotidiana per la sopravvivenza, ed è stata anche a Khan Younis. "Abbiamo urgente bisogno di poter riavviare la nostra ampia e affidabile rete di 200 punti di distribuzione alimentare in tutta la Striscia di Gaza, tra mense comunitarie e panetterie", ha detto. "È urgente che si creino le condizioni giuste per poter aiutare i più vulnerabili e salvare vite umane".

La direttrice del Pam si è recata anche in Israele, dove ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu, e a Ramallah, dove ha avuto un incontro con il premier palestinese Mohammad Mustafa. "Ciò di cui abbiamo bisogno è un cessate il fuoco. Il mio cuore è rivolto alle madri di Gaza, così come alle madri degli ostaggi israeliani, i cui figli stanno morendo di fame in questo momento. Ora basta", ha dichiarato McCain.

Sei giorni fa, le Nazioni Unite hanno dichiarato ufficialmente la carestia nei territori palestinesi, accusando Israele in base a un rapporto dell'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc). Rapporto che Tel Aviv ha definito "inventato", sostenendo che che "non c'è carestia a Gaza".


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