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Torna in Calabria la giovane scienziata calabrese per trascorrere le Feste di Natale in famiglia, alla ricerca di antichi sapori e vecchie tradizioni popolari.
Torna in Calabria la giovane scienziata calabrese per trascorrere le Feste di Natale in famiglia, alla ricerca di antichi sapori e vecchie tradizioni popolari.
Il ritorno in Calabria della giovane scienziata Roberta Migale è stato davvero trionfale. Prima a Cutro, suo paese di origine, dove lei è nata e cresciuta e dove vive ancora la sua famiglia, poi a Crotone, per la grande festa dell’International Inner Wheel, è stato per lei un susseguirsi di incontri a catena e un “ritrovarsi senza fine” con amici e conoscenti che lei non vedeva più da anni, da quando la sua vita si è spostata a Londra dove oggi Roberta Migale viene considerata una “stella” della ricerca scientifica del Regno Unito.
A lei è andato il Premio Giovanni Garcea, quest’anno alla sua tredicesima Edizione e a leggere la motivazione ufficiale è stata la Presidente dell’Inner Wheel di Crotone Rita Caiazza Procopi: “A Roberta Migale per il suo prezioso contributo nella ricerca di genetica e biologia molecolare”.
“Oggi – racconta lei ricevendo il Premio Giovani Garcea-sono una ricercatrice di laboratorio che lavora presso il Robin Lovell-Badge Lab al “Francis Crick Institute” di Londra. Sono interessata a comprendere meglio i meccanismi genetici attraverso i quali il sesso di un individuo viene stabilito e mantenuto per tutta la vita, in particolare nel contesto femminile. Dopo la laurea mi sono trasferita nel Regno Unito dove ho iniziato un dottorato di ricerca all’Imperial College London a Londra. Ho fatto il mio dottorato di ricerca all'Imperial College di Londra sotto la supervisione di David MacIntyre e Phillip Bennet. Il progetto mirava a studiare le reti di regolazione genetica associate all'attivazione sia prematura che puntuale delle contrazioni uterine durante il travaglio. La questione centrale ruotava attorno all’identificazione dei fattori scatenanti a livello genetico per l’inizio del travaglio e all’esplorazione della possibilità di ritardare il travaglio manipolando questi percorsi. Negli esseri umani, anche un leggero ritardo nell’inizio del travaglio potrebbe essere cruciale per consentire un corretto sviluppo fetale prima della nascita, rendendo questa un’area critica di ricerca. I nostri risultati hanno rivelato il potenziale di ritardare il travaglio pretermine indotto dall’infiammazione bloccando l’attivazione delle vie JNK.”
Roberta Migale è una studiosa da record. Ha 38 anni, a Cutro ha frequentato le scuole elementari, poi le medie, e il liceo scientifico Filolao a Crotone. Va pazza per i dolci e i gelati “che fanno solo dalle nostre parti”, e ha “una passione insana per i Subsonica”, che sono un famoso gruppo musicale rock nato a Torino alla fine degli anni ’90. Laurea in Biologia Molecolare Università di Padova, Master in Biologia Molecolare, poi dopo una breve parentesi all’Istituto Superiore di Sanità a Roma, il Dottorato in Medicina Clinica all’ Imperial College di Londra. L’anno scorso è diventata suo malgrado il “manifesto” italiano della ricerca scientifica nel Regno Unito per via di un Premio di grande prestigio che le hanno assegnato ad Edimburo, il SRF Post-Doctoral Award, per il lavoro di ricerca che porta il suo nome.
Alla grande festa che l’International Inner Wheel di Crotone ha organizzato in suo onore è stata presentata e raccontata come “un’eccellenza tutta calabrese, onore e vanto della ricerca italiana”, scienziata forse anche per sbaglio, perché quando l’abbiamo incontrata per la prima volta ci aveva raccontato che da ragazza sognava di fare da grande l’avvocato, come suo padre, l’avvocato Giuseppe Migale, patrocinante in Cassazione, e figura di spicco del foro crotonese. Alle spalle, naturalmente, come tutti i ricercatori del mondo, questa giovanissima scienziata calabrese ha solo tantissimo lavoro, anni di sacrifici e di studio, di interminabili indagini di laboratorio, di ricerche sul campo e di letture complicate.
“La vera chiave del mio successo? Credo sia stata la mia passione per la ricerca scientifica, i suoi metodi rigorosi, e la mia dedizione assoluta. Nel mio mondo c’è bisogno di tanta pazienza, e in questa professione serve tanto rigore. Ho lavorato su un progetto che mirava a studiare le reti di regolazione genetica associate all'attivazione sia prematura che puntuale delle contrazioni uterine durante il travaglio. E alla fine i nostri risultati hanno rivelato che le nostre intuizioni erano correte”.
In realtà la mission del “Francis Crick Institute” di Londra è la scoperta senza confini. Lo slogan di questo prestigiosissimo Istituto di ricerca ricorda: “Non limitiamo la direzione che prende la nostra ricerca. Vogliamo capire meglio come funzionano gli esseri viventi per contribuire a migliorare il trattamento, la diagnosi e la prevenzione delle malattie umane e generare opportunità economiche per il Regno Unito”. Parliamo di un istituto con più di 2.000 dipendenti e studenti che “utilizzano le loro conoscenze e competenze ad ampio raggio per lavorare in tutte le discipline ed esplorare la biologia a tutti i livelli, dalle molecole alle cellule fino a interi organismi”. “The Crick” è nei fatti il risultato di una fusione tra il National Institute for Medical Research (NIMR) dell'MRC e il London Research Institute (LRI) del CRUK, un istituto che prende il nome dallo scienziato britannico Francis Crick in riconoscimento del suo contributo alla comprensione del codice genetico, la chiave per comprendere come funzionano gli esseri viventi. Sei organizzazioni partner fondatrici: il Medical Research Council (MRC), il Cancer Research UK (CRUK),il Wellcome, UCL (University College London), l’Imperial College London e il King's College London, oggi l’istituto vanta più di 100 gruppi di ricerca.
Il team leader di Roberta Migale è Robin Lovell-Badge direttore del Lab Stem Cell Biology and Developmental Genetics Laboratory, e questa è la sua filosofia: “Stiamo studiando come le cellule prendono decisioni sul loro destino durante lo sviluppo embrionale e nell'adulto; se moltiplicarsi o meno, se restare uguali o specializzarsi e che tipo di cellula diventare. Gli animali iniziano la vita come una singola cellula: un uovo fecondato che cresce e si moltiplica fino a formare milioni di cellule che compongono tutti i tessuti e gli organi del corpo. Lungo il percorso, le cellule devono decidere quali azioni seguire, come dividersi o morire, o cosa diventare, ad esempio se diventare cellule nervose o cellule di supporto nel cervello. Siamo particolarmente interessati alle cellule staminali che corrispondono alle cellule embrionali precoci, che hanno la capacità di trasformarsi in molti tipi di cellule diverse. La nostra ricerca sta rivelando informazioni dettagliate sui processi dello sviluppo normale. E stiamo acquisendo nuove conoscenze sul ruolo delle cellule staminali nella salute e nelle malattie umane, indicando potenziali strade per terapie future”.
Siamo insomma ai massimi livelli della ricerca nel Regno Unito. È qui che lavora Roberta Migale ed è da qui che oggi con il suo ultimo Premio, questa volta tutto calabrese, racconta il meglio delle tradizioni della sua terra di origine al resto del mondo. Davvero una bellissima storia di successo.