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Con circa 18mila alberi tagliati dal suo insediamento, la giunta Gualtieri sembra perseguire una originale politica ambientalista, da una parte taglia le essenze arboree, dall'altra istituisce ZTL per contenere l'inquinamento. Due associazioni riconosciute dal MASE si rivolgono alla magistratura affinché faccia chiarezza mentre cittadini e comitati presidiano i cantieri che tolgono loro ossigeno e frescura d'estate
Con circa 18mila alberi tagliati dal suo insediamento, la giunta Gualtieri sembra perseguire una originale politica ambientalista, da una parte taglia le essenze arboree, dall'altra istituisce ZTL per contenere l'inquinamento. Due associazioni riconosciute dal MASE si rivolgono alla magistratura affinché faccia chiarezza mentre cittadini e comitati presidiano i cantieri che tolgono loro ossigeno e frescura d'estate
L'Altritalia Ambiente, riconosciuta ai sensi della Legge 349 del 1986 come associazione di protezione ambientale, ha diffidato il XII municipio per gli abbattimenti di numerosi olmi in via dei Quattro Venti. Tali alberature vengono abbattute o duramente potate in pieno vigore vegetativo. Tali operazioni hanno anche provocato la distruzione di numerosi nidi di varie specie di uccelli. L'Altritalia Ambiente contesta le politiche ambientali poste in essere dall'Amministrazione Gualtieri, visto che dal suo insediamento si stima che siano stati abbattuti 18mila alberi. Considerando che in media ognuno di essi produce in media 30 litri di ossigeno al giorno, è facile calcolare come ogni giorno vi è una mancata produzione di 540mila litri al giorno. Questo senza contare le isole di calore, che pure sembrano tanto preoccupare il primo cittadino, che verranno a crearsi nelle sempre più afose estati romane quando intere strade e viali della Capitale saranno private di ombreggiatura e di frescura. Il regolamento del verde, approvato dall'amministrazione capitolina, vieta assolutamente abbattimenti o potature dopo il mese di febbraio, eppure nessuno sembra interessarsi che tali operazioni avvengono in spregio delle normative comunali. Così come nessuno sembra preoccuparsi della puntuale distruzione di nidi vietati ai sensi della Legge legge 157/92 che, all'articolo 21, vieta espressamente di distruggere o danneggiare deliberatamente i nidi, le uova e i piccoli di uccelli e mammiferi appartenenti alla fauna selvatica. L'Altritalia Ambiente sottolinea che numerosi cittadini, associazioni e comitati locali sono scesi in campo per protestare contro il disboscamento di Via dei Quattro Venti. In particolare il comitato TAM (tutela alberi Monteverde), Zona Verde Villa Pamphili nonché la sezione romana della storica associazione Italia Nostra. Gli ambientalisti stanno provvedendo a filmare e documentare l'operato delle ditte appaltatrici che eseguono i lavori. Quello che non appare chiaro è in base a quale criterio vengano definiti pericolosi interi filari di alberature, a quali prove esse sono sottoposte prima di decretarne la pericolosità, per chi lavora l'agronomo che ne determina l'abbattimento e che fine faccia il legname una volta abbattuto. Nei giorni precedenti invece anche l'associazione GRIG, Gruppo di intervento giuridico, anch'essa riconosciuta dal MASE, ha presentato un esposto penale proprio per le attività poste in essere a Via dei Quattro Venti nei confronti delle alberature. Secondo quanto riportato sul loro sito ufficiale, il Viale dei Quattro Venti – così denominato in memoria del Casino dei Quattro Venti, strenuamente difeso dai patrioti della Repubblica Romana nel 1849 – è tutelato da vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), in quanto realizzato da più di settant’anni, nel 1929 (vds. Delibera del Governatore di Roma n. 2241 del 13 aprile 1929). Da sottolieare (fonte Grig) che ai sensi dell’art. 33, comma 4°, del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale (deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.), “le potature devono essere eseguite a regola d’arte, secondo le più corrette ed aggiornate tecniche arboricolturali e in relazione alle specifiche esigenze del caso; devono essere realizzate nel periodo di stasi vegetativa o nel periodo di maggiore idoneità tecnico-vegetativa proprio di ciascuna specie, tenendo conto sia del microclima della zona d’impianto sia di specifici aspetti fitopatologici e nel rispetto della nidificazione dell’avifauna, escludendo di norma il periodo che va da aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica. Nei mesi di marzo e agosto, escludendo condizioni di accertata pericolosità delle piante, la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio”, mentre “la pratica della capitozzatura è vietata” (art. 33, commi 4° e 5°, del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.).