Roma, Colosseo: aperta al pubblico la Schola Praeconum

La sede degli araldi che annunciavano i giochi nel Circo Massimo era stata scoperta nel XIX Secolo.

(Prima Pagina News)
Giovedì 30 Gennaio 2025
Roma - 30 gen 2025 (Prima Pagina News)

La sede degli araldi che annunciavano i giochi nel Circo Massimo era stata scoperta nel XIX Secolo.

"E' aperta al pubblico la Schola Praeconum, la sede degli araldi affacciata sul Circo Massimo, alle pendici meridionali del Palatino. E' il primo dei 10 progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Caput Mundi, portato a compimento dal Parco archeologico del Colosseo nell'ambito della Missione 1 Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo.

L'intervento è stato complesso e ha coinvolto tutti gli aspetti della ricerca, dagli scavi archeologici ai restauri conservativi delle superfici, alla valorizzazione illuminotecnica e alla predisposizione di una nuova rampa, di una vetrata e di una mappa tattile per ipovedenti e non vedenti". E' quanto ha commentato l'archeologa Federica Rinaldi, responsabile del progetto, durante l'inaugurazione della Schola Praeconum, accessibile a tutti grazie ad una rampa che porta alla stanza dove è stato trovato e restaurato un mosaico pavimentale in bianco e nero, unico del suo genere, da cui l'edificio prende il nome.

Nel mosaico sono raffigurati 8 uomini vestiti con tuniche corte, disposti in due gruppi da quattro persone ciascuno, che hanno in mano un caduceo, uno stendardo e un bastone. La sede degli araldi, che annunciavano i giochi al Circo Massimo, fu scoperta nel XIX Secolo, poi gli scavi ripartirono negli anni Trenta del Novecento.

"Grazie ai fondi del Pnrr è stato possibile riprendere le ricerche e avviare un progetto di recupero dell'edificio - ha spiegato l'ingegnere Roberto Botta, coordinatore dell'Area Interventi Giubileo 2025 e Caput Mundi - dopo 8 mesi di lavoro e 500mila euro di finanziamento per il primo progetto realizzato e oggi inaugurato dei 303 interventi previsti a Roma e nelle province del Lazio".

Oggi, la percezione del prospetto della Schola, che si trova in un cortile rettangolare attorniato da un portico a pilastri, nonché dei suoi affreschi e mosaici, è migliorata grazie alla progettazione illuminotecnica del gruppo iGuzzini, sponsor del progetto, che ha finanziato l'illuminazione della sala, del mosaico e dell'intera architettura.

Il pubblico è accolto da una mappa tattile che contiene la planimetria della Schola e dei resti archeologici e una breve storia in italiano, inglese e braille. La struttura è aperta la domenica e il lunedì per visite guidate ed è a entrata libera la domenica mattina.


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