Snam: nel primo semestre utile netto a 691 mln

+57,9% di investimenti.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 31 Luglio 2024
Milano - 31 lug 2024 (Prima Pagina News)

+57,9% di investimenti.

Il Consiglio di amministrazione di Snam, riunitosi oggi sotto la presidenza di Monica de Virgiliis, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2024 (sottoposta a revisione contabile limitata).

Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, ha commentato: “A fronte di un contesto globale che rimane incerto, i risultati del primo semestre si confermano decisamente solidi e al di sopra delle attese, con investimenti in crescita di quasi il 60% e i principali indicatori economico-finanziari in crescita a doppia cifra, permettendoci di confermare la guidance, già rivista al rialzo, per la chiusura del 2024. L’accordo per l’acquisizione di Edison Stoccaggio, i significativi avanzamenti sulla FSRU di Ravenna e il progresso dei lavori su Rete Adriatica rafforzano il nostro impegno sul fronte della sicurezza degli approvvigionamenti. Sviluppi rilevanti anche sul fronte dei progetti della transizione energetica, con riferimento sia alla cattura della CO2, sia all’idrogeno. Per il 2024 prevediamo un’ulteriore, importante riduzione delle nostre emissioni dirette pari a -17% rispetto alla baseline 2022, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione, parte del Transition Plan che verrà pubblicato in autunno”.

Sintesi dei risultati del primo semestre 2024

Con delibera 139/2023/R/gas che regolamenta il sesto periodo regolatorio del servizio di trasporto del gas naturale, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Autorità ha disposto che il corrispettivo tariffario variabile applicato agli utenti a copertura dei costi di approvvigionamento del gas, necessario al funzionamento della rete di trasporto, viene riversato integralmente alla CSEA, non rappresentando, conseguentemente, una componente di ricavo. I costi di approvvigionamento del gas effettivamente sostenuti sono riconosciuti integralmente, con cadenza mensile, dalla stessa CSEA.

Pertanto, con riferimento al primo semestre 2023, periodo posto a confronto, i ricavi a copertura dei costi di approvvigionamento del gas (178 milioni di euro) necessario al funzionamento della rete di trasporto, sono stati riclassificati a riduzione dei relativi costi.

Investimenti totali

Nel primo semestre 2024, gli investimenti totali sono risultati pari a 1.159 milioni di euro, in crescita del 57,9% rispetto al primo semestre dell’anno precedente (734 milioni di euro), per i maggiori investimenti nei business delle infrastrutture gas a fronte, in particolare, degli interventi di adeguamento del terminale di Ravenna, alla realizzazione dei relativi allacciamenti alla rete di trasporto e dei lavori della Linea Adriatica. Gli investimenti totali risultano per il 52% e il 32% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals (SDGs) e alla Tassonomia Europea. Con riferimento agli investimenti per settore di attività, 792 milioni di euro sono relativi al settore trasporto (466 milioni di euro nel primo semestre 2023; +70,0%), 101 milioni di euro al settore stoccaggio (91 milioni di euro nel primo semestre 2023) e 185 milioni di euro al settore rigassificazione (100 milioni di euro nel primo semestre 2023). Gli investimenti dei business legati alla transizione energetica ammontano a 58 milioni di euro (49 milioni di euro nel primo semestre 2023).

Ricavi totali

I ricavi totali si sono attestati a 1.799 milioni di euro, in riduzione di 117 milioni di euro (-6,1%) rispetto al primo semestre 2023. Con riferimento al business delle infrastrutture gas, si  registra una crescita dei ricavi (+248 milioni di euro; +17,8%) a fronte dell’aumento dei ricavi regolati. In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-365 milioni di euro; -70,1%) per il minor contributo dell’efficienza energetica a fronte del termine degli incentivi c.d. Superbonus.

L’aumento dei ricavi regolati (+272 milioni di euro; +20,1%) è attribuibile principalmente: (i) all’incremento del WACC in tutti i settori di attività (+86 milioni di euro); (ii) ai maggiori ricavi connessi alla crescita della RAB dei settori trasporto e stoccaggio (+74 milioni di euro, inclusi i minori incentivi “input-based”) grazie alla realizzazione del piano investimenti; (iii) agli effetti dell’applicazione del ROSS (Regolazione per Obiettivi di Spesa e di Servizio) al servizio di trasporto del gas naturale (+33 milioni di euro); (iv) ai ricavi connessi all’avvio dell’operatività del rigassificatore di Piombino (+43 milioni di euro); (v) al riconoscimento dei ricavi dovuti ai maggiori volumi rigassificati nel 2023 (+29 milioni di euro rispetto ai maggiori ricavi relativi al 2022 riconosciuti nel 2023); (vi) agli incentivi output-based (+8 milioni di euro) grazie ai maggiori servizi di flessibilità forniti agli utenti del servizio stoccaggio per le aste a breve termine, in particolare per il servizio di controflusso (+13 milioni di euro) in parte assorbiti dai minori incentivi del settore trasporto (-5 milioni di euro) connessi al servizio di default.

EBITDA adjusted

L’EBITDA adjusted del primo semestre 2024 si è attestato a 1.417 milioni di euro, in aumento di 196 milioni di euro (+16,1%) rispetto al corrispondente valore del primo semestre 2023. I maggiori ricavi del business delle infrastrutture gas (+248 milioni di euro; +17,8%) sono stati in parte assorbiti dai maggiori costi fissi connessi all’entrata in esercizio dell’impianto FSRU di Piombino e dall’aumento del costo lavoro anche a seguito dell’estensione dei servizi welfare offerti ai dipendenti. In riduzione il contributo dei business della transizione energetica (-49 milioni di euro) attribuibile, in particolare, al business dell’efficienza energetica per il termine degli incentivi del c.d. Superbonus e al business del biogas/biometano a seguito della variazione del perimetro societario.Utile operativo adjusted (EBIT adjusted)

L’utile operativo adjusted del primo semestre 2024 è stato pari a 918 milioni di euro, in aumento di 152 milioni di euro (+19,8%) rispetto al corrispondente valore del primo semestre 2023. L’aumento dell’EBITDA è stato in parte controbilanciato dai maggiori ammortamenti e svalutazioni (-44 milioni di euro, pari al 9,7%) per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset e della svalutazione di asset in corso del settore trasporto.

Oneri finanziari netti

Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 130 milioni di euro, in aumento di 43 milioni di euro rispetto al primo semestre 2023. L’aumento è dovuto, in particolare, all’incremento dell’indebitamento finanziario netto e al maggior costo medio del debito netto che si è attestato a circa il 2,5% nel primo semestre 2024 rispetto all’1,7% del corrispondente periodo del 2023. L’aumento del costo medio del debito è attribuibile principalmente al mutato scenario dei tassi di interesse registrato nel periodo intercorso tra i due semestri posti a confronto, mitigato dall’incremento dei proventi connessi alla gestione attiva della liquidità. Inoltre, l'incremento degli oneri finanziari è stato in parte assorbito dai maggiori interessi di mora nell’ambito del servizio di default, dall'incremento degli oneri finanziari capitalizzati e dai maggiori proventi derivanti dall’effetto del trascorrere del tempo dei crediti per Superbonus e altri bonus minori.

Proventi netti da partecipazioni

I proventi netti da partecipazioni ammontano a 157 milioni di euro, in lieve riduzione rispetto al primo semestre 2023 (-1,3%). Con riferimento alle partecipazioni internazionali, si segnala il maggior contributo di EMG dovuto, in gran parte, alla rilevazione di proventi one-off relativi ad esercizi precedenti e il miglior risultato di SeaCorridor, anche a seguito di benefici one-off di natura fiscale. Tali effetti sono stati principalmente assorbiti dal minor contributo della greca DESFA, soprattutto per i minori premi d’asta sul punto di export verso la Bulgaria e sul punto d’ingresso dal terminale LNG di Revithoussa, mentre le altre partecipate confermano la solida performance registrata nel 2023. Il contributo delle partecipate italiane risulta sostanzialmente in linea con il primo semestre 2023.

Utile netto adjusted

L’utile netto adjusted di Gruppo del primo semestre 2024 è stato di 691 milioni di euro, in aumento di 70 milioni di euro (+11,3%), rispetto all’utile netto adjusted del primo semestre 2023, grazie alla crescita dell’EBIT, in parte assorbita dall’aumento degli oneri finanziari netti e dalle maggiori imposte sul reddito a fronte dell’incremento dell’utile prima delle imposte e dell’abolizione, dal 2024, del beneficio ACE.

Cash Flow

Il flusso di cassa dell’attività operativa (+1.054 milioni di euro), impattato in misura limitata dalla dinamica del capitale circolante connessa all’attività bilanciamento e dai crediti per ecobonus, ha consentito di finanziare quasi interamente gli investimenti netti del periodo (1.122 milioni di euro, inclusa la variazione dei debiti per investimento), generando un free cash flow negativo di 68 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, inclusi il flusso di cassa del capitale proprio (-937 milioni di euro), derivante dal pagamento agli azionisti del dividendo 2023, e le variazioni non monetarie (-77 milioni di euro), ha registrato un aumento di 1.082 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, attestandosi a 16.352 milioni di euro.

Sostenibilità

Nel corso del secondo trimestre sono proseguite le attività lungo i sette pilastri della strategia di sostenibilità tra cui si segnalano: le progettualità del “Cantiere Sostenibile”, la prima sperimentazione condotta in Italia presso un impianto siderurgico che prevede l'impiego di idrogeno nella lavorazione di prodotti in acciaio in cooperazione con Tenova e Tenaris Dalmine, la prosecuzione del piano per la riduzione delle emissioni di metano incluse le attività propedeutiche all’implementazione del nuovo regolamento europeo 2024/1787,  il rinnovo della Certificazione di parità di Genere e la pubblicazione di una Policy sui temi di Biodiversità. Sono inoltre in corso le attività interne in vista dell’implementazione della CSRD a partire dal reporting di sostenibilità del prossimo anno.

Nel mese di giugno è stato pubblicato il nuovo Codice Etico, per la prima volta affiancato da un nuovo strumento operativo denominato “Ethics Chart” avente lo scopo di rendere più fruibili i contenuti del Codice in modo da proporli in una veste moderna che sia in grado di ingaggiare e coinvolgere l’utente avvicinandolo ai temi etici di interesse societario.

La finanza sostenibile è pari all’83% del funding complessivo che fattorizza tra gli altri strumenti, il finanziamento ottenuto da BEI di complessivi 100 milioni di euro a sostegno di interventi di efficientamento energetico sottoscritto nel mese di giugno, nonché la nuova linea di credito Sustainability-linked, per un importo totale di 1 miliardo di euro, conforme al nuovo Sustainable Finance Framework di Gruppo, sottoscritta nel mese di maggio.  

Nel trimestre, Snam ha confermato il rating AA di MSCI ed è stata inserita per la prima volta tra gli European Climate Leaders del Financial Times e tra le 500 “most sustainable companies” globali da Statista e Time Magazine nonché nella top 5 della ESG Identity Corporate Index di Eticanews.

Entro fine anno è prevista la pubblicazione del primo “Transition Plan Report” di Snam, che declinerà in modo ancora più puntuale la strategia della Società per decarbonizzare le sue attività, avere un impatto positivo sulla Natura e contribuire alla transizione del sistema verso un’economia a zero emissioni; il documento farà leva sul PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) appena presentato e sugli scenari integrati Snam-Terna di prossima pubblicazione.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per il 2024 prevedono una lieve flessione rispetto al 2023, influenzata principalmente dal calo della produzione termoelettrica a gas per effetto del maggior import netto di elettricità da altri Paesi.

Con riferimento all’esercizio in corso, i risultati economici beneficino dell’incremento dei ricavi connessi alla crescita della RAB, grazie agli investimenti realizzati, all’aggiornamento del WACC e all’introduzione della nuova regolamentazione ROSS (Regolazione per Obiettivi di Spesa e di Servizio) per il trasporto.

Nel periodo in esame Snam:

·   ha comunicato, unitamente a Edison, l’avvio della trattativa in esclusiva per la compravendita del 100% di Edison Stoccaggio, conclusasi con un accordo annunciato al mercato in data 25 luglio 2024;

·  ha esercitato il proprio diritto di prelazione per incrementare dall’attuale 7,3% al 30% la propria partecipazione in Terminale GNL Adriatico S.r.l., terminale di rigassificazione operativo nelle acque antistanti Porto Viro (Rovigo).

Queste operazioni riflettono l'attenzione di Snam per garantire un sistema energetico sicuro, diversificato e sostenibile per il Paese.

A giugno la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di riferimento di 25 punti base, per la prima volta dal 2019. Il contesto globale e la traiettoria di riduzione dei tassi continuano tuttavia a essere incerti e nel corso del 2024 i tassi di interesse elevati continueranno ad avere un impatto incrementale sugli oneri finanziari. Le principali leve di ottimizzazione della struttura finanziaria riguardano una sempre maggiore diversificazione delle fonti e degli strumenti di finanziamento, nonché la gestione dinamica dei flussi di capitale circolante e della tesoreria. Contemporaneamente, Snam intende mantenere un’adeguata flessibilità rispetto alle metriche di rating e una solida struttura finanziaria.

Con riferimento alle partecipazioni detenute da Snam nelle società austriache TAG e GCA, si segnala l’emissione, da parte del regolatore austriaco in data 29 maggio 2024, del Final Cost Decree and Tariff Ordinance (il “Decreto”), che definisce il framework di riferimento applicabile al nuovo periodo regolatorio (2025-2027). Il decreto ha significativamente modificato il previgente quadro regolatorio e, oltre a prevedere l’eliminazione del rischio volume per i due TSO, ha definito, inter alia, meccanismi compensativi a carico delle società, operanti già dal 2025. Snam, in stretta collaborazione con i due TSO austriaci, sta approfondendo le implicazioni del nuovo quadro regolatorio che sarà recepito nei prossimi mesi all’interno dei Piani societari.

Con riferimento alla situazione in Medio Oriente, il conflitto nella striscia di Gaza non comporta, al momento, impatti diretti sugli asset Snam e sull’operatività della pipeline che collega Israele ed Egitto (EMG), che sta operando in maniera ordinaria. Anche per quanto concerne la recente escalation degli attacchi marittimi nel Mar Rosso, non si registrano criticità in merito alla gestione delle attività operative e alla realizzazione del programma di investimenti. Tuttavia, una prolungata interruzione dei transiti di navi (es. navi GNL) dal Canale di Suez nell’anno in corso potrebbe dar luogo a tensioni a livello internazionale, con il conseguente impatto sui prezzi dei beni energetici per i quali l’Italia, e in generale l’Europa, sono fortemente dipendenti dalle importazioni estere. Queste turbolenze potrebbero pesare sull’economia mondiale, aumentando i costi di produzione e influenzando ulteriormente la stabilità economica e la crescita nazionale ed europea, oltre che determinare ulteriori sfide nella gestione delle fonti di approvvigionamento energetico. Snam continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione nell’area mediorientale, le possibili conseguenze e gli effetti sul Gruppo.

In ambito ESG, continua il monitoraggio della performance di Snam sui KPIs della Sustainability Scorecard rispetto alla quale si evidenzia un buon avanzamento dei KPI rispetto ai target di fine anno. In particolare, le emissioni Scope 1&2 attese per il 2024 risultano in calo del 17% rispetto alla baseline 2022, in ulteriore miglioramento rispetto al –10% consuntivato nel 2023.

Confermati gli obiettivi finanziari per il 2024, già migliorati in sede di presentazione della trimestrale, come segue:

·      investimenti pari a 3,0 miliardi di euro (di cui 2,8 miliardi di euro in ambito infrastruttura gas e 0,2 miliardi di euro in ambito transizione energetica);

·      una RAB tariffaria pari a 23,8 miliardi di euro;

·      un livello di EBITDA adjusted maggiore di 2,75 miliardi di euro;

·      un livello di utile netto adjusted pari a circa 1,23 miliardi di euro;

·      un livello di debito netto pari a circa 17,5 miliardi di euro.

Avvenimenti recenti successivi al 30 giugno 2024

Edison e Snam, in data 25 luglio 2024, hanno sottoscritto un accordo per la cessione a Snam, da parte di Edison, del 100% della società Edison Stoccaggio S.p.A. Subordinatamente all’avveramento delle condizioni sospensive previste dal contratto, si prevede che l’operazione possa perfezionarsi entro il mese di marzo 2025 a fronte di un prezzo base pari a circa 560 milioni di euro, soggetto a determinati meccanismi di aggiustamento prezzo contrattualmente definiti. Edison Stoccaggio contribuisce alla sicurezza del sistema energetico nazionale attraverso tre impianti di stoccaggio di gas naturale che si trovano a Cellino (TE), Collalto (TV) e San Potito e Cotignola (RA) e hanno una capacità complessiva pari a circa 1 miliardo di metri cubi all’anno.

Relativamente al business dello stoccaggio prosegue, al contempo, l’attività di iniezione in vista della stagione invernale: attualmente, la percentuale di riempimento è di oltre l’86%, a fronte di una media europea poco superiore all’84%.

Approvazione della potenziale emissione di un bond ibrido

Nel contesto del piano di finanziamento che la Società implementerà nei prossimi 12 mesi in linea con il proprio piano strategico, in aggiunta alle tradizionali forme di financing, è stata approvata la potenziale emissione di un bond ibrido, da eseguirsi entro il 31 dicembre 2025, per un importo massimo complessivo di euro 1,250 miliardi di euro, per finanziare alcune recenti iniziative strategiche di sviluppo non organico del gruppo Snam, tra cui l’ acquisizione di Edison stoccaggio S.p.A., e relativo piano di investimenti. L’emissione di tale strumento consentirebbe di preservare l’attuale flessibilità finanziaria, rispetto alle metriche di valutazione del rating, volta a supportare la crescita organica prevista nel piano strategico, continuare il percorso di diversificazione delle fonti di finanziamento ed ampliamento della base di investitori di debito della Società e ottimizzarne ulteriormente la struttura finanziaria.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

PPN
Prima Pagina News
Snam
utile

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU