Summit Ia: Usa e Gran Bretagna non hanno firmato la dichiarazione finale

L'Ue approva un piano di investimenti da 200 miliardi di euro.

(Prima Pagina News)
Martedì 11 Febbraio 2025
Roma - 11 feb 2025 (Prima Pagina News)

L'Ue approva un piano di investimenti da 200 miliardi di euro.

La Gran Bretagna e gli Stati Uniti non hanno messo la firma sulla dichiarazione finale del vertice di Parigi sull'Intelligenza Artificiale. Firmata da 61 Paesi, la dichiarazione chiede che l'Intelligenza Artificiale sia "aperta", "inclusiva" ed "etica".

Tra le nazioni che hanno firmato ci sono anche la Cina, la Francia e l'India, che chiedono anche un coordinamento rafforzato per la governance dell'Ia che preveda un "dialogo mondiale" e si appellano ad evitare "una concentrazione del mercato", in modo da rendere questa tecnologia più accessibile.

Il Presidente francese, Emmanuel Macron, ha ribadito la "necessità di regole" e di un "quadro fiduciario" per favorire lo sviluppo dell'Ia, mentre il governo americano, guidato da Donald Trump avverte in merito a qualsiasi regolamentazione. "Abbiamo bisogno di queste regole affinché l'IA possa andare avanti" e "dobbiamo continuare a promuovere la governance internazionale dell'IA", ha continuato Macron, al termine del summit parigino.

L'Unione Europea dà il via all'iniziativa InvestAi, che prevede "200 miliardi di investimenti" nell'intelligenza artificiale (IA). Lo ha reso noto la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. L'iniziativa prevede anche l'istituzione di un fondo europeo di "20 miliardi per le gigafactory", cioé le fabbriche dell'Intelligenza Artificiale con cui Bruxelles intende sviluppare una Intelligenza Artificiale europea. "Troppo spesso sento dire che l'Europa è in ritardo nella corsa, mentre gli Stati Uniti e la Cina sono già in vantaggio - ha aggiunto von der Leyen -. Non sono d'accordo. La corsa all'IA è tutt'altro che finita. La verità è che siamo solo all'inizio".

"La potenza di calcolo richiede un capitale finanziario sostanziale immediato. Sia dal settore pubblico che da quello privato", ha continuato la numero uno della Commissione Ue. Le iniziative in campo, ha proseguito, sono la European AI Champions, "che promette 150 miliardi di euro da fornitori, investitori e industria" e InvestAI per "aumentare questo capitale di 50 miliardi". "In tal modo puntiamo a mobilitare un totale di 200 miliardi per investimenti in IA in Europa", ha spiegato von der Leyen, ricordando che Bruxelles sta già investendo 10 miliardi di euro sulle gigafactory.

Da parte sua, il Vice Presidente degli Stati Uniti, J. D. Vance, ha messo in guardia contro una ''regolamentazione eccessiva'' dell'intelligenza artificiale che ''potrebbe uccidere un'industria in pieno sviluppo". ''Faremo tutti gli sforzi possibili per incoraggiare le politiche pro-crescita in materia d'Ia'', ha aggiunto Vance.

"Gli Stati Uniti sono leader nell'IA e la nostra amministrazione vuole che lo restino", ha continuato, per poi mettere in guardia gli Stati da partnership con ''regimi autoritari'' che ''non sono mai benefici nel tempo''. Vance ha anche evocato le esportazioni "pesantemente sovvenzionate" della tecnologia 5G cinese: ''Associarsi con loro - è l'avvertimento lanciato da Vance - significa incatenare la vostra nazione ad un padrone autoritario che cerca di infiltrarsi, radicarsi e appropriarsi della vostra infrastruttura informativa''.


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