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Al Teatro Mercadante dal 19 febbraio.
Al Teatro Mercadante dal 19 febbraio.
Dopo le recenti regie di prosa, in cui ha spaziato da Eschilo a Schiller, da George Brant a Paolo Villaggio, Davide Livermore firma Il viaggio di Victor di Nicolas Bedos, opera inedita in Italia, in scena al Teatro Mercadante da mercoledì 19 a domenica 23 febbraio.
Nella traduzione di Monica Capuani, lo spettacolo è Interpretato da Linda Gennari (Marion) e Antonio Zavatteri (Victor), con Diego Cerami in video nel ruolo di Antoine.
Coprodotto dal Teatro Nazionale di Genova e Teatro di Napoli- Teatro Nazionale, il viaggio di Victor si avvale delle scene dello stesso Livermore con Lorenzo Russo Rainaldi, degli abiti di Giorgio Armani, del video maker D-Wok, del disegno sonoro di Edoardo Ambrosio, delle luci di Aldo Mantovani.
Il viaggio di Victor è la storia di un uomo che ha perso la memoria dopo un incidente d’auto e di una donna che lo assiste. Lui non sa più se gli piace il tè o il caffè, non riconosce la sua casa e tantomeno le persone che lo salutano per strada. Lei, lo incoraggia a riavvolgere il nastro, a cercare i ricordi, lo richiama alla sua responsabilità: sembra conoscerlo meglio di quanto lui non voglia ammettere. Il dialogo tra Victor e Marion è come una spirale, non ci sono vie d’uscita.
Nello spettacolo di Davide Livermore le battute dei due attori si intrecciano a musiche che vanno da Bach ad Arvo Part, sostenute dal preciso disegno sonoro curato da Edoardo Ambrosio. Parole confuse, a volte appassionate, a volte cattive, quelle di lui. Parole chiare, pazienti, a tratti disperate, quelle di lei. Passo dopo passo, segreti e ricordi si ricomporranno come un puzzle, svelando l’indicibile mistero che aleggia tra loro.
Con la sua scrittura solo apparentemente semplice, accostando un passato incombente e un presente sfuggevole, l’autore francese racconta senza timidezze ma con grande empatia i risvolti del sentimento e le contraddizioni dell’animo umano.
Attore, regista e drammaturgo, Nicolas Bedos, classe 1979, ha attratto l’attenzione del pubblico e della critica in Francia e in Europa con le proprie opere teatrali e cinematografiche, conquistando diversi premi, tra cui un César per il film La belle époque (2019), interpretato da Fanny Ardant e Daniel Auteil.
“Cercare la verità della nostra storia è il lavoro che la vita richiede a ognuno di noi”, dichiara Davide Livermore. “Victor e Marion hanno bisogno di fare emergere e accettare una verità dolorosissima. Ma questo spettacolo ci insegna che solo attraverso il coraggio di creare, nel proprio cuore e nella propria vita, uno spazio in cui accogliere le anime che non ci sono più possiamo offrire loro la possibilità di andare verso la luce e sciogliere i nodi dolorosi del cammino terrestre”.
Gli abiti indossati da Linda Gennari e Antonio Zavatteri hanno l’inconfondibile eleganza di Giorgio Armani: “Penso a Giorgio Armani come a un grande artista del nostro tempo – afferma Davide Livermore – avere avuto la fortuna di collaborare con la sua Maison per l’inaugurazione della Scala nel 2020 ha creato un filo rosso di arte e simpatia, profondissimo rispetto e ammirazione; una vicinanza che si concretizza in questa nuova prestigiosa collaborazione. Non posso che ringraziare Armani e la sua Maison per la grande generosità e sensibilità con cui hanno accolto la nostra proposta artistica”.