Toscana: il Consiglio Regionale approva la legge sul fine vita, primo caso in Italia

Gallo: “La nostra è una legge di civiltà, ottenuta grazie alla disobbedienza civile e alla partecipazione popolare. Ora la approvino le altre Regioni”.

(Prima Pagina News)
Martedì 11 Febbraio 2025
Firenze - 11 feb 2025 (Prima Pagina News)

Gallo: “La nostra è una legge di civiltà, ottenuta grazie alla disobbedienza civile e alla partecipazione popolare. Ora la approvino le altre Regioni”.

C'è il via libera, da parte del Consiglio Regionale della Toscana, alla proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita 'Liberi subito' promossa dall'Associazione Luca Coscioni e supportata da più di 10mila firme.

La Toscana, dunque, è la prima Regione italiana a dare l'ok ad una regolamentazione sulla procedura tramite cui le persone che vogliono accedere al suicidio assistito possono fare domanda alle Asl e sui tempi e modi delle risposte della commissione preposta per verificare la sussistenza dei requisiti fissati dalla Consulta perché l'accesso al suicidio assistito non sia considerato un reato.

“Siamo grati alle Consigliere e ai Consiglieri della Regione Toscana per avere approvato la nostra legge Liberi Subito, che definisce tempi e procedure per l’aiuto medico alla morte volontaria. È una legge di civiltà, perché impedisce il ripetersi di casi – da ultimo quello di Gloria, proprio in Toscana – di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi, o addirittura anni, in condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile.

Le regole approvate in Toscana consentono la piena attuazione della sentenza della Corte costituzionale “Cappato – Antoniani”, che ha legalizzato in Italia il cosiddetto “aiuto al suicidio”, a determinate condizioni. Il voto del Consiglio regionale è stato dunque possibile grazie all’azione di disobbedienza civile di Marco Cappato, oltre che alla firma di quasi 10mila cittadine e cittadini della Toscana che hanno attivato lo strumento della legge di iniziativa popolare.

Il nostro obiettivo è ora quello dell’approvazione della legge Liberi Subito in tutte le Regioni italiane, dove il “suicidio assistito” è comunque già legale (in forza delle sentenze della Consulta), ma senza che ci siano garanzie su tempi e procedure per le persone malate e i medici.

Stiamo raccogliendo sul sito di Liberi Subito le disponibilità di chi vuole partecipare a questa iniziativa. Continueremo anche a aiutare le persone a fare luce sui diritti alla fine della vita attraverso il nostro Numero Bianco (0699313409), attraverso il quale diamo informazioni anche su testamento biologico e cure palliative.

Proprio sul potenziamento delle cure palliative, sul quale siamo da sempre impegnati, siamo pronti ad allearci anche con chi si è battuto contro la nostra legge, perché il diritto all’autodeterminazione non è in alcun modo in contrasto col diritto alle cure“. Così la Segretaria dell'Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo.


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