Tragedia di Latina, Fabrizio Antolini (AS Tifosi Roma): "Il nostro impegno contro bullismo e violenza sarà sempre più forte"

Il vicepresidente dell’AS Tifosi Roma, ex calciatore giallorosso, interviene con dolore sulla vicenda del 14enne che si è tolto la vita a Latina. Insieme a psicologi, medici ed esperti del direttivo, l’associazione rilancia l’impegno per l’inclusione e contro ogni forma di violenza.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 17 Settembre 2025
Roma - 17 set 2025 (Prima Pagina News)

Il vicepresidente dell’AS Tifosi Roma, ex calciatore giallorosso, interviene con dolore sulla vicenda del 14enne che si è tolto la vita a Latina. Insieme a psicologi, medici ed esperti del direttivo, l’associazione rilancia l’impegno per l’inclusione e contro ogni forma di violenza.

Oggi è un giorno triste per chi crede nello sport, nella scuola e nelle istituzioni come strumenti di crescita, inclusione e opportunità. La tragica scomparsa di Paolo, il ragazzo di 14 anni di Latina che ha deciso di porre fine alla propria vita, lascia un vuoto profondo e mette la società civile davanti a una sconfitta collettiva. 

Fabrizio Antolini, vicepresidente dell’AS Tifosi Roma ed ex calciatore della Roma Primavera, ha espresso il suo cordoglio con parole che toccano il cuore: “Oggi la scuola e la società civile tutta escono sconfitte con la morte di Paolo. Il suo estremo gesto testimonia il tragico isolamento in cui era caduto. Riposa caro Paolo, e scusaci se non siamo stati capaci di ascoltarti”. 

Accanto alle sue dichiarazioni, l’intero direttivo dell’AS Tifosi Roma – composto da psicologi, medici ed esperti di educazione e inclusione – sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi per contrastare il bullismo e ogni forma di violenza che può colpire i più giovani. 

L’associazione, che da anni porta avanti progetti di sensibilizzazione e sostegno ai ragazzi attraverso lo sport, rinnova il proprio impegno a diffondere valori di solidarietà, rispetto e ascolto. 

“Il calcio e lo sport – ricorda Antolini – devono essere strumenti di crescita e comunità, non campi di esclusione. Dopo questa tragedia, la nostra missione è ancora più forte: nessun ragazzo deve sentirsi solo”. 

La vicenda di Paolo richiama tutti, dalle famiglie alle istituzioni, a una maggiore responsabilità: quella di saper cogliere i segnali di sofferenza, di non lasciare nessuno indietro e di trasformare il dolore in un’azione concreta di prevenzione e supporto.


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Prima Pagina News

As Tifosi Roma
bullismo
Paolo
PPN
Prima Pagina News

APPUNTAMENTI IN AGENDA

SEGUICI SU