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Il Presidente del Tribunale di Roma sceglie Mastrogiacomo seguendo criteri di trasparenza e anzianità. Un atto che ribadisce l'importanza di un organismo super partes a tutela della deontologia giornalistica.
Il Presidente del Tribunale di Roma sceglie Mastrogiacomo seguendo criteri di trasparenza e anzianità. Un atto che ribadisce l'importanza di un organismo super partes a tutela della deontologia giornalistica.
Con decreto firmato dal Presidente del Tribunale ordinario di Roma, Lorenzo Pontecorvo, è stato nominato il nuovo Presidente del Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti del Lazio: sarà Daniele Mastrogiacomo, figura autorevole del giornalismo italiano, a guidare l’organismo fino al 2028. Una scelta di forte valore istituzionale e simbolico, fondata su criteri di anzianità d’iscrizione all’albo, adottati per garantire massima trasparenza, terzietà e continuità etica.
Il Tribunale, nel selezionare i nuovi membri sulla base della rosa di 18 nomi trasmessa dal Presidente dell’Ordine del Lazio, Guido D’Ubaldo, ha seguito una logica rigorosamente garantista e non politica.
La decisione di Pontecorvo, basata sul criterio dell’anzianità d’iscrizione all’albo, ha voluto privilegiare l’esperienza e il profilo professionale consolidato dei candidati. Un atto che testimonia attenzione e rispetto per il ruolo del giornalismo nella società democratica, e soprattutto per la funzione delicatissima del Consiglio di disciplina, che deve sempre operare in modo indipendente e super partes.
Insieme a Mastrogiacomo, faranno parte del nuovo Consiglio: Andrea Balzanetti, Ivano Maiorella, Stefano Benedetti, Ida Baldi, Annamaria Graziano (professionisti), Renata Palma, Federico Ciacchella e Carlo Felice Corsetti (pubblicisti). I membri supplenti nominati sono: Alessandro Guarasci, Simone Massetti, Vittorio Gennari, Federica Angeli, Paola Zanoni, Giorgio Guerriero, Irene Rinaldi e Roberta Feliziani.
A tutti loro, va un sincero augurio di buon lavoro: il ruolo che ricoprono è essenziale per garantire il rispetto delle regole deontologiche e la tutela della professione giornalistica in un contesto sempre più complesso.
Un doveroso riconoscimento va anche ai componenti usciti dal precedente Consiglio di disciplina, che con grande professionalità, rigore e senso etico, hanno svolto negli anni passati un lavoro silenzioso ma decisivo, spesso in condizioni delicate. Purtroppo, logiche politiche e non meritocratiche li hanno esclusi dalla nuova composizione, privando l'organismo della loro esperienza e del loro indiscusso equilibrio. Un passaggio che lascia spazio a riflessioni sulla necessità di salvaguardare, anche nelle fasi di nomina, lo spirito autentico dell’indipendenza professionale.
La nomina di Pontecorvo rappresenta tuttavia un importante segnale di continuità istituzionale: un Consiglio di disciplina indipendente è il presidio della credibilità del giornalismo, e va tutelato con scelte trasparenti, come questa. La comunità giornalistica del Lazio guarda ora con attenzione e fiducia al nuovo corso.