Giancarlo Giojelli, la Rai a Gerusalemme, storia di un giornalista che viene da lontano
A vincere la corsa verso la Sede Rai di Gerusalemme è stato Giancarlo Giojelli. Ex vicedirettore di RaiNews24, per un periodo è stato anche direttore ad interim della testata, vaticanista di lungo corso e soprattutto storico inviato speciale di punta della Rai. La sua nomina porta la firma del nuovo ad Fuortes e a Gerusalemme Giancarlo Giojelli sarà di fatto il Capo della Sede.
di Pino Nano
Giovedì 05 Agosto 2021
Roma - 05 ago 2021 (Prima Pagina News)
A vincere la corsa verso la Sede Rai di Gerusalemme è stato Giancarlo Giojelli. Ex vicedirettore di RaiNews24, per un periodo è stato anche direttore ad interim della testata, vaticanista di lungo corso e soprattutto storico inviato speciale di punta della Rai. La sua nomina porta la firma del nuovo ad Fuortes e a Gerusalemme Giancarlo Giojelli sarà di fatto il Capo della Sede.
Con Giancarlo Giojelli a Gerusalemme lavorerà anche Maria Rosa Gianniti, una giornalista del Tg1 che in questi mesi ha dimostrato di sapersi muovere abbastanza bene nell’area istraeliana, il che non è da tutti.Siamo infatti in una delle aree più calde del pianeta, e soprattutto in una delle capitali più amate e più seguite dai media di tutto il mondo.

Ma veniamo a Giancarlo Giojelli, una bella storia la sua, se non altro è il percorso professionale di uno degli inviati storici di mamma Rai, chiamato più volte a risolvere situazioni complesse in varie parti del mondo, e coprire improvvisi “vuoti” di organico che in RAI non mancano mai.

Classe 1956, 65 anni già fatti, laureato in Lettere moderne con una tesi sulla drammaturgia di Giovanni Testori, nel 1980 diventa praticante e poi giornalista professionista a “Il Giornale”, allora diretto da Indro Montanelli. Dopo quattro anni di lavoro precario in alcune radio e tv private, ricordiamo “Radio Supermilano”, “Radio Montestella”, “Telemontecarlo”, si fa le ossa con varie collaborazione con quotidiani, settimanali e riviste di cultura, “Avvenire”, “Il Cittadino”, “L’Ordine”, “Il Sabato”, “Vita e pensiero”, “Tracce”, testate per le quali Gioielli segue eventi di interesse nazionale come il terremoto del Friuli, il grave inquinamento da diossina di Seveso, la tragedia dei boat people in fuga dal Vietnam, i primi attentati degli anni di piombo, gli scontri di piazza a Milano, Roma e Bologna nel 1977.

Due anni dopo è caposervizio interni ad Avvenire, poi viene assunto alla Rai di Milano, dove percorre tutta la carriera interna.Prima è conduttore del Tg, poi inviato, caposervizio, vicecaporedattore e infine caporedattore centrale responsabile della redazione per la Lombardia.

E come se già tutto questo non riempisse la sua vita professionale dall'85 al '94 trova anche il tempo e il modo per fare l’inviato speciale di Enzo Biagi, per i suoi programmi e le sue rubbriche, e per gli speciali del Tg1 e del Tg2. Una bella gavetta insomma.

Nel 1996 viene nominato vicedirettore della Tgr, la testata per l'informazione regionale della Rai, con delega per le sedi del Nord Italia. Nel 1997 passa poi a Mediaset, dove è vicedirettore del Tg5, capo della redazione milanese e curatore dei programmi Metropolitan e Verissimo. Dopo un breve passaggio a La7 come vicedirettore del Tg e dell'informazione di Mtv, torna di nuovo in Rai, dapprima come caporedattore per i programmi di informazione di Rai 2 poi come vicedirettore di Rai International con delega per l'informazione televisiva e radiofonica. Ma non finisce qui.

Subito dopo viene nominato responsabile della redazione giornalistica Rai per la Liguria, dove sperimenta e avvia il progetto del “Tg itinerante”. Negli anni è stato autore di numerosi reportage in America, in Medio Oriente, in Africa, in Estremo Oriente e in tutta Europa. Ha seguito le guerre nei Balcani, in Libano e Israele, nell'Africa subsahariana e in Afghanistan.

Dalle sue esperienze giornalistiche ha tratto cinque libri di inchiesta pubblicati da Piemme: "Islam contro cristianesimo", "Le guerre dimenticate", "Gli schiavi invisibili", "I nuovi poveri", "Farmacopoli". Per Guaraldi ha invece scritto un romanzo dal titolo "Attentato alla Sindone" e per Gaffi ha curato nel 2010, l'inchiesta sul testamento biologico "Di che vita morire".

Nel 2014 finalmente si siede. Il 18 dicembre di quell’anno infatti viene nominato dal consiglio di amministrazione della Rai nuovo vicedirettore di Rai News 24, in sostituzione a Marco Franzelli, passato nel frattempo a Rai Sport. L’anno dopo, dal 5 novembre 2015 al 3 febbraio 2016 Giojelli viene nominato direttore ad interim di Rai News, succedendo a Mirella Marzoli, e nel 2017 come inviato, durante i periodi di assenza dei corrispondenti gli chiedono di coprire le sedi Rai di Gerusalemme, Mosca e Istanbul.

Dal settembre 2017 torna quindi ad esercitare le funzioni di vicedirettore di Rai News 24, sotto la direzione di Antonio Di Bella, ma nell'ottobre del 2020 cambia la direzione della testata all news: Andrea Vianello sostituisce Di Bella che va New York e Giojelli ritorna all’ incarico di inviato speciale.

Oggi il nuovo Consiglio di Amministrazione gli chiede la cortesia di rifare le valigie e volare a Gerusalemme. E ancora una volta, per Giancarlo Gojelli riparte la giostra, e riprende la corsa. Almeno, per i prossimi due anni. Ad aspettarlo a casa, a Roma, resterà invece sua moglie, Stefania Zane, giornalista anche lei, inviata e conduttrice del Tg2, un amore pazzesco nato a Saxa Rubra, e da sempre grande fan dichiarata di Giancarlo. Buon viaggio, direttore.

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