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Grande successo di pubblico, e di critica, ieri sera al CNR per l’ultimo libro di Marco Ferrazzoli dedicato alla disabilità
Grande successo di pubblico, e di critica, ieri sera al CNR per l’ultimo libro di Marco Ferrazzoli dedicato alla disabilità
“Il superdisabile. Analisi di uno stereotipo”, è un libro scritto a sei mani, da Marco Ferrazzoli, Capo-Ufficio Stampa CNR e docente di Teoria e Tecnica della Comunicazione della Conoscenza all’Università di Roma ‘Tor Vergata’, Francesca Gorini (giornalista, Ufficio Stampa CNR) e Francesco Pieri; edito da Lu:Ce Edizioni. A presentarlo un parterre d’eccezione, con Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice. Presidente ‘Fondazione Fabbrica della Pace e Movimento Bambino Onlus’, già Membro del Comitato ONU dei Diritti dei Fanciulli/e; Carmelo Comisi, Presidente Ass.ne ‘Disability Pride Italia Onlus’; e Antonio Tintori, Ricercatore CNR-IRPPS e docente di Metodologia delle Scienze Sociali alla Sapienza di Roma. Da grande comunicatore quale egli è sempre stato Marco Ferrazzoli ha spiegato che ormai “Dal cinema allo sport, sempre più persone affette da disabilità divengono protagonisti pubblici, e molti cosiddetti "supercrip” - traducibile in italiano come "superdisabili"- sono diventati modelli di notorietà planetaria, ispirando autostima, fiducia e proattività in chi vive condizioni di handicap o invalidità: un’importante evoluzione rispetto alla condizione di isolamento e pietismo – quando non di vergogna - che spesso hanno connotato il disabile in passato. Non va tuttavia dimenticata la realtà quotidiana e lontana dai riflettori di chi vive tali condizioni, e quella dei ‘caregiver’…Bisogna cioè evitare che la superdisabilità diventi un nuovo stereotipo. E ricordare che la comunicazione su questo tema ha sempre un aspetto ambivalente, talvolta ambiguo.” Qualche nome? Personaggi come Alex Zanardi, Bebe Vio, Giusy Versace e Nicole Orlando- con le loro imprese – sottolinea l’auore- sono in grado di ispirare autostima, fiducia e proattività in chi vive condizioni di handicap, invalidità, menomazione. Il libro affronta con una riflessione critica quest’evoluzione rispetto allo stigma, alla vergogna, all’isolamento e al pietismo che spesso hanno connotato le persone disabili in passato: partendo da un’analisi del “diverso” nella storia e nell’immaginario, fino ad arrivare ai progressi della ricerca e della tecnologia che hanno aiutato a migliorare la qualità della vita e a favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Non va, tuttavia, dimenticata la realtà quotidiana e lontana dai riflettori di chi vive tali condizioni e quella dei caregiver, le difficoltà, i costi e i carichi che la appesantiscono. Ferrazzoli lo dice con chiarezza: “Bisogna cioè evitare che la superdisabilità diventi un nuovo stereotipo. E ricordare che la comunicazione su questo tema ha sempre un aspetto ambivalente, talvolta ambiguo”. Di Marco Ferrazzoli abbiamo già detto. Gli altri due autori sono invece francesca gorini, che è giornalista dell’Unità Ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche e coordinatrice della redazione del portale istituzionale dell’Ente. Ha intrapreso gli studi di Giornalismo presso l’Università degli studi di Genova perfezionandosi in comunicazione della scienza presso la Scuola Superiore di Studi avanzati (SISSA) di Trieste. Ha iniziato a lavorare in ambito scientifico nel 1995, curando l’ufficio stampa dell’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia e la comunicazione di numerose iniziative nazionali di divulgazione della scienza. Collabora al web magazine ‘Almanacco della Scienza CNR’. Con lei Francesco Pieri, è nato a Roma nel 1995. Laureato in Scienze della Comunicazione all’Università di Roma Tor Vergata, ora studia Organizzazione e Marketing alla Sapienza. Autore di articoli sul web, ha collaborato con il giornale dell’Università e partecipato ad alcuni programmi radiofonici. Il suo interesse per le tematiche sociali lo ha portato al volontariato nella Caritas, al servizio civile e infine a “Il Superdisabile”. Questo è il suo primo libro. (b.n.)