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Partito dal campo di volo di Alzate Brianza, è precipitato al confine con la Svizzera. L'elicottero HH-139B dell’83° Centro SAR (Search And Rescue) del 15° Stormo, lo ha individuato la notte scorsa grazie ai Night Vision Goggles (NVG, occhiali per la vista notturna)
Partito dal campo di volo di Alzate Brianza, è precipitato al confine con la Svizzera. L'elicottero HH-139B dell’83° Centro SAR (Search And Rescue) del 15° Stormo, lo ha individuato la notte scorsa grazie ai Night Vision Goggles (NVG, occhiali per la vista notturna)
Individuato grazie all'intervento dell'Aeronautica Militare il corpo del pilota dell'aliante precipitato ieri, domenica 2 marzo, sull'Alpe Tabano. L'uomo di 58 anni era decollato dal campo di volo di Alzate Brianza (CO) e non aveva fatto più rientro. Scattato l'allarme, si è alzato in volo un elicottero HH-139B dell’83° Centro SAR (Search And Rescue) del 15° Stormo. L’equipaggio in prontezza d’allarme, ricevuto l’ordine di missione dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), si è portato rapidamente nell’area interessata, concentrando le ricerche nella zona della Val Cavargna, utilizzando Night Vision Goggles (NVG, occhiali per la vista notturna) e sistemi di ricerca avanzati. Grazie al sistema di ultima generazione Artemis è stato quindi possibile geolocalizzare il telefono del disperso, ancora acceso. La telecamera a infrarossi dell’aeromobile (FLIR Wescam, Forward Looking Infrared) ha poi individuato con precisione il punto rilevato. Una volta individuato l’aliante a terra poco prima della mezzanotte, a poca distanza dal confine con la Svizzera, l’equipaggio ha segnalato la posizione al RCC, che ha subito attivato le squadre di ricerca a terra dei Vigili del Fuoco, le quali hanno raggiunto la zona, rinvenendo il relitto e il corpo del pilota, permettendone il successivo recupero ad opera del 118. Per tutta la missione il RCC italiano è stato in stretto collegamento con il suo omologo svizzero. Il 15° Stormo garantisce, 24 ore su 24, ogni singolo giorno dell’anno, la ricerca e il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di pazienti in imminente pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche complesse, giorno e notte. Dalla sua costituzione a oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato migliaia di persone in pericolo di vita, mentre in estate svolgono anche attività Antincendio Boschivo (AIB) nell’ambito degli assetti forniti dalla Difesa per questa campagna. Dal 15° Stormo di Cervia, oltre l’82° Centro SAR di Trapani, dipendono, dislocati su tutto il territorio nazionale, anche l’80° Centro SAR di Decimomannu (Cagliari), l’85° Centro SAR di Pratica di Mare (Roma), l’84° Centro SAR di Gioia del Colle (Bari) e l’83° Gruppo SAR, sito proprio su Cervia (Ravenna). I Reparti di volo dell’Aeronautica Militare sono in grado di assicurare il trasporto di pazienti, organi, equipe mediche e ambulanze, anche in condizioni meteorologiche complesse. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate, per questo genere di interventi, oltre che dagli elicotteri del 15° Stormo di Cervia, dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46ª Brigata Aerea di Pisa.