Vicenza: frodi online, recuperati 150mila euro sottratti a società

I truffatori, dopo essersi illecitamente inseriti nelle comunicazioni tra due aziende legate da un rapporto commerciale, sono riusciti a modificare le coordinate bancarie inizialmente comunicate e a far effettuare alla vittima un bonifico su un Iban diverso.

(Prima Pagina News)
Lunedì 23 Giugno 2025
Vicenza - 23 giu 2025 (Prima Pagina News)

I truffatori, dopo essersi illecitamente inseriti nelle comunicazioni tra due aziende legate da un rapporto commerciale, sono riusciti a modificare le coordinate bancarie inizialmente comunicate e a far effettuare alla vittima un bonifico su un Iban diverso.

La Polizia di Stato, nell'ambito di una complessa attività di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia, ha individuato un gruppo di truffatori e recuperato circa 150 mila euro sottratte con l'inganno a una società vicentina attraverso una frode informatica nota come Business Email Compromise (BEC).

I truffatori, dopo essersi illecitamente inseriti nelle comunicazioni tra due aziende legate da un rapporto commerciale, sono riusciti a modificare le coordinate bancarie inizialmente comunicate e a far effettuare alla vittima un bonifico su un IBAN diverso facendolo apparire come quello del reale fornitore.

La somma era relativa al saldo per lavori di ammodernamento strutturale affidati a una ditta locale.

Gli investigatori della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Vicenza, una volta raccolti i primi elementi utili alla tracciatura dei flussi finanziari, si sono attivati tempestivamente per individuare i conti correnti utilizzati dai truffatori e attraverso indagini tecniche e finanziarie sono riusciti a risalire all'IBAN su cui era confluita l'intera somma illecitamente sottratta.

La prontezza operativa del personale della Polizia Postale, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Venezia, ha consentito di bloccare e sequestrare integralmente I' importo indebitamente trasferito prima che venisse disperso tramite micro-transazioni verso altri conti correnti. Su disposizione della Procura di Venezia, la somma sequestrata è stata restituita alla società vittima.

Sono in corso gli accertamenti finalizzati all'identificazione dei truffatori.


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