La Chirurgia del futuro. A Cosenza primo impianto di chirurgia vascolare

Primo intervento di chirurgia vascolare in Italia all’azienda ospedaliera di Cosenza. Lo ha eseguito l’equipe del prof Francesco Intrieri. Primo impianto di un ramo triplo di Rele’ con doppia fenestrazione.

di Pino Nano
Venerdì 26 Luglio 2024
Cosenza - 26 lug 2024 (Prima Pagina News)

Primo intervento di chirurgia vascolare in Italia all’azienda ospedaliera di Cosenza. Lo ha eseguito l’equipe del prof Francesco Intrieri. Primo impianto di un ramo triplo di Rele’ con doppia fenestrazione.

La medicina del futuro. Nei giorni scorsi, proprio in Calabria, è stato realizzato un eccezionale intervento di chirurgia vascolare con una endoprotesi di nuovissima concezione – primo caso in Italia terzo in Europa - dal prof. Francesco Intrieri e dall’equipe della chirurgia vascolare dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, composta dai dr. Antonio Esposito e Paolo PiroSergio Pugliese e Giulia Vagliante strumentisti, e Anna Paternostro  anestesista, con il vivo supporto intraoperatorio dei cardiologi diretti dal prof. Antonio Curcio.

E’ stato Sostituito- spiega una nota ufficiale dell’Azienda ospedaliera-“ tutto l’arco aortico su un paziente di anni 77 con reimpianto dei vasi cerebrali con tecnica parzialmente ibrida, cioè con un brevissimo tempo operatorio ed il completamento in totale tecnica endovascolare. A differenza dell’intervento chirurgico tradizionale la metodica innovativa non ha richiesto l’applicazione della circolazione extra corporea, necessaria per questi interventi in Openchirurgia, con conseguenti elevati rischi operatori”.

L’intervento- precisa ancora l’equipe chirurgica che ha operato sul paziente- effettuato in anestesia generale, durato circa un’ora, “è stato reso possibile grazie all’ impiego di una nuova endoprotesi ad alta tecnologia, assolutamente innovativa, poiché presenta delle finestre o branche che devono essere collegate con le arterie che portano il sangue al cervello.Il paziente giunto in pronto soccorso con aneurisma toraco-adominale ha fatto ritorno a casa in buone condizioni di salute”.

“La sostituzione dell’arco aortico – spiega oggi il prof Francesco Intrieri, Direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare - normalmente è un intervento chirurgico che si effettua in sala cardiochirurgica con circolazione extracorporea, arresto di circolo e perfusione selettiva dei vasi cerebrali, e con un maggiore dispendio di energie e rischio totale. Questo tipo di endoprotesi ad alta tecnologia ci consente, oggi, di condurre questo tipo di intervento senza dover necessariamente ricorrere alla circolazione extracorporea e potrà essere effettuato anche   in anestesia locale, consentendo a molti più pazienti di poterne usufruirne.”

Ma l’illustre chirurgo dice ancora di più: “L’intervento è stato reso possibile grazie alla perfetta organizzazione e all’affiatamento costruito, in questi anni con il personale dedicato e i medici dell’UO con i quali condivido questo momento e ai quali va il mio ringraziamento”. Finalmente una bella notizia di buona sanità.


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