Meloni: "Non possiamo sederci al tavolo delle trattative con la Russia"
"Ribadiamo la nostra condanna ad elezioni farsa nei territori ucraini ed il decesso di Nalvalny il suo nome come simbolo del sacrificio per libertà non sarà dimenticato".
(Prima Pagina News)
Martedì 19 Marzo 2024
Roma - 19 mar 2024 (Prima Pagina News)
"Ribadiamo la nostra condanna ad elezioni farsa nei territori ucraini ed il decesso di Nalvalny il suo nome come simbolo del sacrificio per libertà non sarà dimenticato".
Per quel che riguarda la "proposta avanzata dalla Francia circa il possibile intervento diretto", "ribadisco anche in questa Aula che la nostra posizione non è favorevole a questa ipotesi foriera di un'escalation pericolosa da evitare a ogni costo".

Così la premier, Giorgia Meloni, nel corso delle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Europeo, in merito alla guerra tra Russia e Ucraina.

La premier ha espresso l'augurio che il Parlamento sia compatto sulla posizione del governo.

"L'Italia - ha aggiunto Meloni - saluta con favore l'ingresso della Svezia e della Finlandia nella Nato e condanna ogni atteggiamento aggressivo della Russia verso questi Paesi amici così come nei confronti dei paesi baltici. Ribadiamo la nostra condanna ad elezioni farsa nei territori ucraini ed il decesso di Nalvalny il suo nome come simbolo del sacrificio per libertà non sarà dimenticato".

"Come ci si può sedere al tavolo delle trattative con chi non ha mai rispettato gli accordi?", ha continuato, riferendosi alla violazione da parte dei russi degli accordi con Kiev.

Per quel che riguarda la cooperazione con gli ucraini, ha detto: "Non si tratta dell'impegno a fornire armi, ma di un'intesa che riguarda una cooperazione a 360 gradi, come è naturale che avvenga con uno stato che ha avviato il processo di ingresso nell'Unione europea".

"La cooperazione di lungo termine sulla sicurezza" con gli ucraini, ha spiegato Meloni, "riguarda più la pace che non il conflitto". "E non si tratta - ha continuato - come qualcuno prova oggi a raccontare, dell'impegno a fornire armi per i prossimi dieci anni. Si tratta invece di una intesa multidimensionale, che fa seguito ad analoghi accordi sottoscritti da altri Stati europei ed occidentali, che riguarda una cooperazione a 360 gradi, compresa la ricostruzione, l'assistenza umanitaria e una rafforzata collaborazione politica e di sicurezza. Come è naturale che avvenga nei confronti di una Stato che ha avviato il percorso di adesione all'Unione Europea".

Nel corso delle comunicazioni, inoltre, la premier ha precisato che nel Consiglio Ue si lavorerà perché riesca ad esprimere una "posizione autorevole" in merito alla guerra tra Israele e Hamas, per trovare una soluzione al conflitto. "Non possiamo dimenticare chi è stato a scatenare questo conflitto , è stato Hamas", ha continuato, per poi accusare le "reticenze" a riconoscerlo, che "nascondono un antisemitismo dilagante".

"Non possiamo restare insensibili di fronte a vittime civili" lungo tutta la Striscia di Gaza, ha proseguito la premier, evidenziando che Israele deve avere una reazione "proporzionata" all'attacco di Hamas. "Confermo - ha proseguito - il nostro appoggio agli sforzi di mediazione per un prolungato cessate il fuoco".

"Ribadiremo la nostra contrarietà a un'azione militare di terra da parte di Israele a Rafah che potrebbe avere conseguenze ancora più catastrofiche sui civili ammassati in quell'area", ha quindi aggiunto Meloni.

"Riaffermeremo la necessità di assicurare la consegna in sicurezza degli aiuti umanitari e il sostegno all'iniziativa Amalthea per un canale marittimo da Cipro a Gaza finalizzato alla consegna degli aiuti stessi. Ferma restando, naturalmente, la necessità di aprire nuove vie terrestri che rimangono prioritarie".

"La nostra preoccupazione va a quanto sta accedendo nel Mar Rosso. La mia sincera gratitudine va alla Marina e all'equipaggio della nave Duilio che si trova nelle acque prospicenti il Mar Rosso. La nave ha dovuto neutralizzare più di un attacco di droni, lo ha fatto con prontezza ed efficacia. È per questo che è stato affidato all'Italia il comando dell'operazione Aspides", ha sottolineato.

"Tutti noi sappiamo quanto le minacce e le operazioni degli Houthi facciano parte di un disegno più vasto che vede purtroppo l'Iran impegnato in prima linea nel sostenere non soltanto gli Houthi ma anche Hamas e Hezbollah, nonché a rifornire di droni le operazioni russe in Ucraina", ha proseguito.

"E' necessario approfondire" la tematica delle "risorse che servono per fare un salto di qualità sul fronte della difesa", ha poi aggiunto Meloni, evidenziando che è necessario "dotarci di un finanziamento necessario" e ribadendo la propria visione della "Nato composta da due colonne americana e europea, con pari peso". 

"Sì, la libertà ha un costo, la sovranità ha un costo, non credete a chi vi dice che tutto è gratuito", ha continuato, parlando all'Aula. "Penso che bisogna smettere di essere ipocriti sul tema della difesa perché le accuse di ingerenza americana e gli strali sulla difesa della politica nazionale camminano insieme ma insieme non stanno se chiedi a qualcuno di pensare alla tua sicurezza qualcuno avrà voce in capitolo. Spendere in difesa significa spendere in autonomia e capacità di decidere", ha dichiarato la premier, per poi evidenziare che "spendere in difesa significa investire nella propria autonomia, nella propria capacità di contare e decidere, nella possibilità di difendere al meglio i propri interessi nazionali, ed è la strada che segue qualsiasi Nazione seria. Ma è la strada che deve seguire anche l'Europa, se vuole essere seria".

"Non abbiamo interrotto e non intendiamo interrompere la ricerca della verità sul caso Giulio Regeni", e a dimostrarlo è il processo appena cominciato, "che il governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile", ha continuato Meloni, parlando del processo agli 007 imputati dell'omicidio del ricercatore friulano, ucciso al Cairo nel 2016."Siamo orgogliosi che il paradigma di cooperazione con gli Stati del Mediterraneo diventi il paradigma di riferimento per l'Unione Europea. Mi auguro che non ci siano opposizioni ideologiche e strumentali sull'accordo con l'Egitto, così come abbiamo sperimentato con la Tunisia", ha detto ancora Meloni.

"Il consiglio sarà anche l'occasione per fare il punto sulla risposta sull'immigrazione clandestina e sul traffico di esseri umani", ha quindi precisato, aggiungendo che l'Italia chiede sempre di mettere questo tema all'ordine del giorno di ogni Consiglio Ue per "monitorare i progressi" in merito al problema. Citando la sua missione in Egitto, avvenuta di recente, la premier ha detto che "si è trattato di un vertice molto produttivo che segna un salto di qualità nelle relazioni con un partner fondamentale nel Mediterraneo".

"Al Consiglio europeo - ha proseguito la premier - promuoveremo una ulteriore sottolineatura del carattere prioritario della dimensione esterna per una soluzione strutturale alla sfida migratoria, che rimane l'aspetto assolutamente cruciale".

"È urgente intervenire sull'attuazione della Politica agricola comune. Quando abbiamo sostenuto la vecchia Pac il contesto era molto diverso", ha continuato. "Per noi l'agricoltore è il primo ambientalista, è il bioregolatore per eccellenza. Come tale deve essere incluso nelle politiche sulle emissioni. Se lo facciamo chiudere, un pezzo del sistema rurale sarà abbandonato all'incuria e produrrà maggiori danni".

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