Mimmo Morace, una vita di successi al Corriere dello Sport-Stadio

In Calabria i funerali di Mimmo Morace, giornalista sportivo tra i più famosi in Italia, morto dopo una lunga degenza in Ospedale a Reggio Calabria.

di Pino Nano
Venerdì 21 Novembre 2025
Roma - 21 nov 2025 (Prima Pagina News)

In Calabria i funerali di Mimmo Morace, giornalista sportivo tra i più famosi in Italia, morto dopo una lunga degenza in Ospedale a Reggio Calabria.

Nato a Reggio Calabria il 1° febbraio 1943, giornalista professionista dal 1° gennaio 1966, Mimmo Morace, è stato direttore del quotidiano sportivo Corriere dello Sport – Stadio dall’11 ottobre 1986 al 28 febbraio 1991 ed è stato anche direttore del settimanale Guerin Sportivo dal marzo 1994 al luglio 1996 e nel 1998 del Domani della Calabria di Guido Talarico.

Giornalista sportivo di grande tradizione, Mimmo Morace aveva iniziato la carriera prima con alcune collaborazioni al quotidiano Il Mattino di Napoli, poi come corrispondente locale del Corriere dello Sport da Reggio Calabria. Ma il ragazzo è così bravo e così sveglio che lo chiamano ben presto in redazione come cronista di calcio, nella sede centrale a Roma, col compito di seguire le vicende della Lazio. Da qui il passaggio a caporedattore nella redazione milanese del quotidiano, dove negli anni si è occupato prevalentemente del calciomercato internazionale.

Una carriera sempre in crescita, costellata da successi e da riconoscimenti unici nella storia del giornalismo sportivo, che lui viveva con grande nonchalance, come se il fatto non lo riguardasse. Inseguiva passioni ed emozioni e raccontava tutto questo con una freschezza e una modernità che i più grandi cronisti sportivi gli invidiavano pubblicamente.

Dopo la sua esperienza forse più importante nella redazione del Corriere dello Sport di Milano, Mimmo torna alla sede centrale romana nel 1981, sempre come caporedattore, per poi diventare dal 1983 vicedirettore e responsabile della cosiddetta edizione “verde” del quotidiano, quella che veniva distribuita nel Centro-Nord del Paese, ovvero nella vecchia zona d’influenza di Stadio (testata che si era fusa col Corriere sei anni prima.

Tutto questo finché l’11 ottobre 1986 subentra a Giorgio Tosatti come direttore responsabile del Corriere dello Sport – Stadio, incarico che mantiene fino al 28 febbraio 1991. Un mastino dei campi di calcio e un vero re della comunicazione sportiva, Mimmo Morace è stato soprattutto un leader che ha continuato ad occuparsi di cronache sportive anche dopo aver lasciato la carta stampata, chiamato e corteggiato in questa sua seconda giovinezza dal mondo della televisione, Mamma Rai, per 90º minuto, a caccia di grandi commentatori sportivi.

Profondo il cordoglio del sindacato dei giornalisti Figec che si stringe attorno alla famiglia tutta con un commosso abbraccio ai figli Daniele e Luciano, colleghi giornalisti, alla figlia Laura che, fino all’ultimo l’ha assistito assieme alla mamma Patrizia, al fratello Aldo Maria. Il segretario generale Carlo Parisi ricorda Mimmo Morace come «una stella di primaria grandezza nel firmamento del giornalismo sportivo, ma soprattutto un gran signore d’altri tempi che disarmava tutti con il suo garbo, la sua gentilezza, il suo rispetto nei confronti di tutti».

Lunedì 12 luglio 1982, dopo la vittoria dell’Italia nel Mondiale di Spagna, Mimmo Morace direttore del Corriere dello Sport – Stadio celebrò il trionfo con lo storico titolo di apertura della prima pagina “Eroici” che raggiunse il record assoluto italiano di vendite di un quotidiano: 1.699.966 copie, battuto solo dopo 24 anni dopo con oltre 2.000.000 di copie vendute, superando di molto i risultati dei due concorrenti, Gazzetta dello Sport e Tuttosport (anche in questo caso in concomitanza con la vittoria ai Mondiali di calcio).

Successivamente, dal marzo 1994 al luglio 1996, Mimmo Morace assunse un’altra direzione, quella del settimanale Guerin Sportivo. Giornale nato a Torino nel gennaio del 1912, il “Guerin Sportivo” ha fatto la storia dello sport e del giornalismo: qui sono nati i “marchietti” delle squadre, qui ha cominciato a scrivere Gianni Brera e come Mimmo Morace lo hanno guidato uomini e giornalisti straordinari come il conte Alberto Rognoni, Italo Cucci, Marino Bartoletti. Durante il Mondiale di Calcio del 1994.

Mimmo Morace scelse eccezionalmente di renderlo bisettimanale, giornale sportivo storico per il quale hanno scritto di sport Alberto Bevilacqua, Dario Fo e la Gialappa’s Band. Da qui – ricordava continuamente Mimmo Morace – sono partiti i più virtuosi disegnatori e vignettisti del ’900, come “Carlin” e “Marino”. Lui stesso raccontava: «Il Guerino è il più antico settimanale sportivo italiano. La sua storia è andata di pari passo con quella dello sport italiano, del quale ha scandito momenti felici e non, vicende grandi e piccole. Sulle sue pagine hanno scritto, o sono nati, i migliori giornalisti italiani e si sono formate intere generazioni di sportivi. L’Albo dei direttori è ricco di grandi nomi, da Emilio Colombo a Gianni Brera. Dirigerlo è motivo di orgoglio e di stimolo […]. Il fatto è che il “Guerino” è un giornale diverso dagli altri, pur nobili o potenti. Per chi lo legge, o lo redige, è una fede. Non esiste, in Italia, una identificazione così intensa, totale, viscerale tra giornalisti, lettori e testata, come nel “Guerino”. Chi lo crea, lo vive; chi lo legge, lo sente suo. Negli anni, tutti noi dell’ambiente abbiamo osservato, quasi con invidia, questo rapporto che è esaltante ma anche impegnativo. Non basta esercitare con professionalità il proprio lavoro; ci vogliono anche amore, tenerezza, passione».

La sua vita giornalistica e professionale in realtà – ricorda il fratello Aldo Maria Morace, storico professore universitario a Sassari che gli è stato vicino fino all’ultimo, e oggi considerato il massimo studioso vivente di Corrado Alvaro – è stata una leggenda.

Con lui scompare per sempre una vera icona del giornalismo sportivo italiano, e non è un caso che a Reggio Calabria a casa Morace, in quella che lui considerava la sua Itaca, siano già arrivati messaggi di cordoglio da tutta Italia, firmati dai grandi protagonisti dello sport italiano.

 


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Domenico Morace
PPN
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