Moldavia: ok all'adesione all'Ue in Costituzione, il sì vince di misura

Sandu: "Gruppi criminali hanno compromesso il referendum". Cremlino: "Sandu mostri le prove". L'Eurocamera: "Mosca ha comprato voti".

(Prima Pagina News)
Lunedì 21 Ottobre 2024
Roma - 21 ott 2024 (Prima Pagina News)

Sandu: "Gruppi criminali hanno compromesso il referendum". Cremlino: "Sandu mostri le prove". L'Eurocamera: "Mosca ha comprato voti".

Vittoria di misura, in Moldavia, ieri, per il sì al referendum sul percorso di adesione all'Ue in Costituzione. Lo si evince dai dati della Commissione elettorale centrale moldava.

Con il 99,41% dei voti scrutinati su 1,4 milioni di preferenze espresse, il sì ha ottenuto il 50,39%, mentre il no è al 49,61%. Sembrava che questo risultato fosse problematico per il governo moldavo, che è filo-occidentale e ha fortemente sostenuto la campagna pro-Ue, ma ogni paura si è dissipata quando sono state conteggiate le ultime migliaia di voti arrivati dalla grande diaspora moldava.

Il voto è avvenuto in contemporanea con le Elezioni Presidenziali, da cui è emerso che la Presidente uscente, Maia Sandu, che ha ottenuto il 41,89% dei voti, andrà al ballottaggio il 3 novembre con il candidato filo-russo ed ex procuratore generale Alexandr Stoianoglo.

Dopo che è stato superato il 90% delle schede scrutinate, la Presidente Sandu ha accusato “gruppi criminali” di aver compromesso il referendum sull'adesione all'Ue. “Gruppi criminali, che lavorano insieme a forze straniere ostili ai nostri interessi nazionali, hanno attaccato il nostro Paese con decine di milioni di euro, menzogne e propaganda, usando i mezzi più vergognosi per mantenere i nostri cittadini e la nostra nazione intrappolati nell’incertezza e nell’instabilità”, ha detto Sandu.

“Abbiamo prove evidenti che questi gruppi criminali miravano a comprare 300mila voti, una frode di dimensioni senza precedenti” e “il loro obiettivo era quello di minare un processo democratico“, ha proseguito.

Le consultazioni di ieri si sono svolte mentre Chisinau sta accusando Mosca di aver intensificato una presunta 'guerra ibrida' con l'intento di destabilizzare il Paese e bloccare la sua adesione all'Ue. Tra le accuse ci sono anche quelle di finanziamento di gruppi d'opposizione filorussi, la diffusione di fake news, ingerenza nelle elezioni locali e compravendita di voti.

Sandu dovrebbe fornire le prove di quanto accusa. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa russa Tass. “In primo luogo, non viene detto di cosa si tratta. In secondo luogo, si tratta di accuse piuttosto gravi su questi ‘gruppi criminali’, e all’opinione pubblica dovrebbero essere presentate alcune prove. Se dice di non aver ricevuto voti a causa di alcuni ‘gruppi criminali’, dovrebbe presentare delle prove”, dice Peskov. “Gli indicatori che vediamo oggi, che stiamo monitorando, la dinamica dei loro cambiamenti, ovviamente, sollevano molte domande“, prosegue.

“Quello che vediamo è, ovviamente, un tasso di crescita dei voti a favore di Sandu e di quei partecipanti al referendum che si esprimono a favore dell’orientamento verso l’Unione europea meccanico e difficile da spiegare”, continua. “Qualsiasi osservatore che comprenda almeno un po’ l’essenza dei processi politici può registrare queste anomalie nella crescita dei voti”, prosegue.

“Abbiamo seguito molto attentamente le votazioni, entrambe le votazioni, il referendum e le elezioni presidenziali in Moldavia. La Moldavia è un partner molto importante dell’Unione Europea. Abbiamo notato che questa votazione si è svolta sotto un’interferenza e un’intimidazione senza precedenti da parte della Russia e dei suoi delegati, con l’obiettivo di destabilizzare i processi democratici nella Repubblica di Moldova”. Così il portavoce del Servizio per l’Azione esterna dell’Ue Peter Stano, parlando con la stampa nel briefing odierno.

“Ovviamente, sull’adesione della Moldavia, continuiamo a sostenere pienamente l’adesione, le ambizioni, le aspirazioni e gli sforzi della Moldova”, ha proseguito il portavoce capo della Commissione Europea, Eric Mamer.

“La nostra delegazione sottoscrive la dichiarazione dei risultati e delle conclusioni preliminari della missione di osservazione elettorale internazionale delle elezioni presidenziali e del referendum, che si sono svolti nel contesto di una guerra di aggressione russa su vasta scala contro l’Ucraina. Questa situazione ha profondamente colpito e continua a colpire la Repubblica di Moldova, con la Russia che interferisce massicciamente e compra voti nella fase precedente e durante le elezioni”, ha detto, durante una conferenza stampa a Chisinau, il capo della delegazione di osservazione elettorale del Parlamento europeo, Michael Gahler. 

“Condanniamo fermamente le attività malevole, le interferenze e le operazioni ibride della Federazione Russa, degli oligarchi filo-russi e degli attori locali sponsorizzati dalla Russia. Questa interferenza maligna è senza precedenti per portata e si è intensificata con l’avvicinarsi del giorno delle elezioni. L’obiettivo russo rimane quello di minare il processo elettorale, la sicurezza, la sovranità e le fondamenta democratiche della Repubblica di Moldova e il libero arbitrio dei suoi cittadini. Ciò alimenta le divisioni all’interno della società moldava con l’obiettivo di far deragliare la traiettoria europea del paese“, ha proseguito Gahler.

“Il Parlamento europeo accoglie con favore i risultati del referendum tenutosi ieri – ha evidenziato -. Nonostante l’interferenza russa massiccia, maligna e illecita senza precedenti, in particolare attraverso l’acquisto di voti, gli attacchi ibridi e la disinformazione, il popolo della Repubblica di Moldavia ha scelto un futuro nell’Ue. Date le circostanze, questo risultato è un risultato notevole. Elogiamo le autorità moldave per aver tenuto elezioni ben gestite ed efficienti in queste circostanze straordinarie. Invitiamo tutti gli stakeholder a resistere a qualsiasi interferenza per non permettere che distorca il risultato del secondo turno delle elezioni presidenziali e delle elezioni parlamentari del 2025″.

“I banditi che vogliono tornare al potere ad ogni costo volevano usare la democrazia come una debolezza. Abbiamo ancora una battaglia da combattere”. E' quanto ha dichiarato la Presidente moldava Maia Sandu, citata dai media locali, commentando gli esiti del referendum sull'adesione all'Ue e delle Elezioni Presidenziali.


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