Sei sicuro di voler sbloccare questo articolo?
Dal 30 agosto all’1 settembre.
Dal 30 agosto all’1 settembre.
Un festival che cresce, un passo alla volta: Cittadella Jazz giunge alla quarta edizione, allargando la tipologia dei suoi contenuti artistici. Dal 30 agosto all’1 settembre si svolgerà l’immancabile maratona concertistica, con 5 concerti e 6 parate musicali nell’arco di tre giornate. Il cast artistico è 100% made in Italy, ma molti degli artisti che arriveranno nella cittadina in provincia di Padova godono di fama internazionale. Jazzisti pluripremiati come Mauro Ottolini, Gianluca Petrella, Rosario Giuliani si alterneranno o anche si esibiranno assieme a grandi nomi del cantautorato nazionale (Francesco Baccini) e del crossover tra i generi (Dirotta su Cuba). La maggior parte degli appuntamenti sarà a ingresso gratuito.
Dall’1 agosto all’1 settembre il Palazzo Pretorio di Cittadella ospiterà una mostra fotografica di Roberto Cifarelli: la ricchezza dei suoi contenuti visivi preparerà l’atmosfera jazzistica in attesa del weekend concertistico di fine agosto.
Questa edizione si segnala inoltre per il nuovo gemellaggio organizzativo con la struttura del Padova Jazz Festival: una sinergia tra i principali operatori in ambito jazzistico del territorio per continuare a crescere insieme.
Cittadella Jazz, con la direzione artistica di Valerio Galla e Andrea Bertollo, è organizzato dall’Associazione Culturale Miles, con il contributo del comune di Cittadella e la collaborazione di Pro Cittadella.
Il concerto inaugurale di Cittadella Jazz 2024 basta da solo a conferire un tono distintivo al festival: venerdì 30 agosto alla Jazz Arena Campo della Marta il celebre cantautore genovese Francesco Baccini e l’Orchestra Ottovolante guidata da Mauro Ottolini si uniranno per rivisitare i successi di Baccini e altri classici della scuola cantautorale genovese e del pop italiano che più ha flirtato con il jazz (Buscaglione, Carosone, Modugno, Gorni Kramer, Trio Lescano…). Queste celeberrime canzoni assumeranno una nuova veste orchestrale, con tinte latineggianti e jazzate, in uno spettacolo che finora ha avuto solo una precedente realizzazione.
Sabato 31 agosto, sempre alla Jazz Arena Campo della Marta, i riflettori saranno puntati sul batterista Maxx Furian, il cui trio assieme al tastierista Leo Dalla Cort e al bassista Federico Malaman sarà per l’occasione rinforzato dalla presenza di Rosario Giuliani, uno dei sassofonisti più rappresentativi del jazz italiano. Il progetto “Back Home” è un appagante ritorno al passato come solo un artista dalla lunga esperienza può concedersi. Del resto Maxx Furian in quasi quarant’anni di carriera ha vissuto e interpretato ai massimi livelli molti generi musicali. E ora si concede il piacere di ripescare composizioni che lo riportano alla sua giovinezza.
Durante la giornata la MagicaBoola Brass Band animerà l’intero centro di Cittadella con tre distinti concerti itineranti, tutti eseguiti con tanto di coreografie. MagicaBoola è una moderna street band composta da fiati e ritmica le cui esibizioni in parata aggiornano l’eredità stilistica delle antiche marching band di New Orleans, con un repertorio sensibile al rinnovamento dei linguaggi musicali (jazz, blues, etnica, hip hop, funk, canzone popolare).
Domenica 1 settembre le storiche mura di Cittadella saranno un contenitore straripante di musica per tutta la giornata. Momento culminante sarà il concerto conclusivo del festival alla Jazz Arena Campo della Marta con i Dirotta su Cuba. Massima espressione del musica funky made in Italy, la band celebra con un nuovo tour il trentennale del suo primo singolo, “Gelosia”: pubblicato nel 1994 riscosse un successo clamoroso e inaspettato, che consacrò la cantante Simona Bencini e soci nel panorama dell’acid jazz, un genere capace di attirare le platee popolari e di stuzzicare i più esigenti amanti del jazz.
A rinforzare la programmazione, e il lustro jazzistico del festival, nel pomeriggio arriva (in Piazza Pierobon) anche la Cosmic Renaissance del trombonista Gianluca Petrella: un quintetto che si riallaccia alla musica ‘interstellare’ di Sun Ra per dare vita a forme sonore visionarie e in perenne mutazione, nelle quali convivono jazz spirituale, ispirazione afro-futurista e sperimentazione elettronica.
Ma la musica si accende sin dalla mattina, con il trio del cantante vicentino Alan Bedin che al Teatro Sociale rivisita in chiave jazzistica le canzoni di Luigi Tenco, intervallate da brani di altri campioni della canzone sia genovese che nazionale.
La giornata domenicale sarà inoltre scandita da altri tre concerti in parata itinerante nel centro cittadino della MagicaBoola Brass Band.
Novità di questa edizione di Cittadella Jazz è l’apertura verso altre espressioni artistiche che si confrontano con la musica jazz. Ed ecco servita la mostra fotografica “4/4 in Jazz”: esposizione di 300 scatti opera di Roberto Cifarelli, uno dei più noti fotografi di jazz italiani, capace con la forza ed eloquenza delle sue immagini di imporsi anche a livello internazionale. La mostra, allestita al Palazzo Pretorio e visitabile dall’1 agosto all’1 settembre, offrirà un assaggio in anteprima delle emozioni del festival.
Cifarelli, classe 1964, ha compiuto tutto il percorso che separa gli scatti del dilettante di gusto da quelli del professionista senza che venissero mai meno la passione per la musica e il rispetto per i musicisti. Lo stretto rapporto di amicizia che lo lega agli artisti è anche il segreto dell’immediatezza delle sue foto, che al di fuori di ogni ricerca formalistica cercano soprattutto di far emergere non tanto il fotografo quanto il musicista e la sua peculiare gestualità. Collabora da anni sia in Italia che all’estero con le principali riviste di settore (Musica Jazz, Amadeus, Jazzit, DowBeat…) e le più importanti etichette discografiche (Blue Note, ECM, CAM, Abeat…), con ormai ben più di 300 copertine pubblicate tra riviste, dischi, libri. Oltre 100 sono le mostre che gli sono state dedicate in tutta Europa.
Cifarelli coltiva diversi progetti visivi, dei quali ben quattro saranno rappresentati nella mostra di Cittadella. “The Black Square” comprende ritratti di musicisti che escono dal profondo nero, senza strumento, senza luogo; solo il loro sguardo, dal quale ognuno può leggere una storia, quella che vuole. “Double Improvisation” è una ricerca sulle doppie e triple esposizioni; fotografie mosse eseguite rigorosamente in macchina senza post produzione: un modo per interpretare l’improvvisazione della musica con il movimento e la sovrapposizione di colori. “The Street of Jazz” coglie alcuni dei più grandi musicisti della scena jazz internazionale quando, a fine concerto, riposti gli strumenti e lontano dai riflettori e dallo sguardo degli spettatori, spariscono nella notte. Sguardi adrenalinici o assonnati, valige e custodie di strumenti; il palco è ora la città, con i suoi marciapiedi deserti. Le immagini della serie “High Key on Jazz” sono realizzate con la tecnica dell’high-key, con la luce che invade le superfici e i contrasti ridotti al minimo. I soggetti di Roberto Cifarelli sono avvolti da una luminosità innaturale che trasmette sensazioni di pace e di misticismo.