Musica, Roma: "Domenica Classica" alla Sala Umberto con Giordano Ferla

Il pianista si esibirà in un recital domenica 9 febbraio alle 11. In programma musiche di Georg Friedrich Händel, Franz Schubert, Fryderyk Chopin, Sergej Rachmaninov, Robert Spearing, Igor Stravinskij.

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Martedì 04 Febbraio 2025
Roma - 04 feb 2025 (Prima Pagina News)

Il pianista si esibirà in un recital domenica 9 febbraio alle 11. In programma musiche di Georg Friedrich Händel, Franz Schubert, Fryderyk Chopin, Sergej Rachmaninov, Robert Spearing, Igor Stravinskij.

Domenica 9 febbraio, ore 11, al Teatro Sala Umberto, terzo appuntamento della settima stagione di Domenica Classica, con il Recital di Giordano Ferla al pianoforte, musiche di Georg Friedrich Händel, Franz Schubert, Fryderyk Chopin, Sergej Rachmaninov, Robert Spearing, Igor Stravinskij.

 

Domenica Classica è la rassegna di matinée musicali dedicate alla musica classica e cameristica, con la direzione artistica del pianista e compositore Lorenzo Porta del Lungo.

 

Il concerto di domenica 9 febbraio si compone di due parti, classico-romantica e novecentesca. La Ciaccona in Sol Maggiore Op. 435 di Georg Friedrich Händel è un tema di origine esotica, si dice spagnola ma di provenienza sudamericana, con 21 variazioni, che fu pubblicata nel 1733 e rivela un carattere virtuosistico e dinamiche, che dimostrano quanto il pianoforte fosse già molto ben presente nella mente dei compositori del tempo.

 

Novanta anni più tardi, nel 1823, Franz Schubert compone, dopo aver pubblicato la solare Fantasia Der Wanderer (Il Viaggiatore), la Sonata in La minore, pubblicata postuma come Op. 143, seguendo l’evoluzione tecnica del pianoforte, nel quale la struttura portante del telaio era diventata metallica anziché lignea. La sonata è di un pianismo molto drammatico, riuscendo ad esprimere un fascino speciale, fra melodie molto passionali e passaggi di ammirevole tecnica.

 

Segue la Ballata n. 1 Op. 23, la più celebre delle 4 di Fryderyk Chopin, del 1835, la più celebre e meravigliosa, capolavoro della produzione pianistica di tutti i tempi.

 

La parte dedicata al ‘900 inizia con due preludi di Sergej Rachmaninov. Tra il 1901 e il 1903, tornato a comporre dopo aver attraversato una gravissima crisi, Rachmaninov scrisse dieci preludi, pubblicati sotto il numero d'opera 23. Il n. 7 (Allegro in do minore) è tra i più difficili tecnicamente e richiede una grande scioltezza e leggerezza nelle mani. Nel 1910 Rachmaninov compose altri tredici Preludi, pubblicati come Op. 32. Il Preludio n. 5 (Moderato in sol maggiore): il brano inizia con un canto in tessitura femminile molto dolce e affermativo, come un incipit di un racconto di favola, con un accompagnamento di barcarola, cui seguono degli arpeggi che dipingono i labili confini di uno spazio immenso, e a cui infine risponde una voce grave, maschile, che sembra concordare. Bellissimo.

 

Di Robert Spearing, compositore contemporaneo, il Mo. Ferla esegue Tre Quadri Gallesi, pezzo a lui dedicato e in prima esecuzione assoluta in questa occasione.

Infine, Tre Movimenti da Petruska di Igor Stravinskij: il balletto dedicato a Petruska, un burattino del teatro popolare russo, è una composizione del 1911 per grande orchestra con pianoforte concertante, in cui si narra la vicenda di tre burattini, Petruska che si innamora della Ballerina, oggetto del suo desiderio. Lei però gli preferisce l’ottuso ma prestante Moro, il rivale che vincerà il confronto con la violenza.

 

 


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