Omicidio Giulia Cecchettin: fissata a luglio l'udienza preliminare di Turetta

E' in programma per il 15 e il 18 luglio.

(Prima Pagina News)
Martedì 11 Giugno 2024
Verona - 11 giu 2024 (Prima Pagina News)

E' in programma per il 15 e il 18 luglio.

Il percorso giudiziario di Filippo Turetta si velocizza: dopo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Paolo Petroni, il ragazzo, reo confesso dell'omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, affronterà l'udienza preliminare, fissata dal gup Claudia Maria Ardita per il 15 e 18 luglio.

Per la prima volta, quindi, Turetta uscirà dal carcere veronese di Montorio, dove si trova dallo scorso 25 novembre, per entrare in un Palazzo di Giustizia.

A meno di altre sorprese, questo dovrebbe essere l'ultimo passo prima del processo in Corte d'Assise per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere e stalking. In base al capo d'imputazione, è esclusa qualsiasi ipotesi di rito alternativo.

Il 22enne, che rischia l'ergastolo, è uno dei nomi più noti del carcere veronese, dove sono rinchiusi anche Benno Neumair e Chico Forti.

"Ci prepariamo al processo, dove saremo parte civile, perché Giulia abbia finalmente giustizia. Non mi immagino ci saranno sorprese davanti al Gup, l'impianto accusatorio è solido e ben strutturato. Non sono nei panni della difesa però, quindi non posso aggiungere altro", ha spiegato il legale di Gino Cecchettin, Stefano Tigani, che non esclude che il processo in Corte d'Assise inizi per i primi di ottobre.

L'omicidio di Giulia, avvenuto l'11 novembre dello scorso anno, aveva suscitato sgomento in tutta Italia. Turetta ha sequestrato la ragazza con il pretesto di un appuntamento ad un fast food, poi l'ha uccisa con pugni, calci e 75 coltellate.

L'aggressione era iniziata a Vigonovo (Ve), in un parcheggio vicino alla casa dove viveva Giulia, per poi concludersi nella zona industriale di Fossò (Ve), dove la ragazza era stata uccisa e immobilizzata con nastro adesivo. Gli ultimi attimi dell'aggressione sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza.

Quindi, il ragazzo era fuggito fino a raggiungere un bosco in prossimità del Lago di Barcis (Pn), dove aveva nascosto il cadavere, e poi in Germania, dove è stato arrestato mentre percorreva l'Autostrada A9, nei pressi di Lipsia.


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