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Incidente probatorio decisivo a Rimini: i periti tornano nei sotterranei di via dei Ciclamini per la perizia fonica sul delitto Paganelli, mentre la difesa punta sulle incongruenze nelle ricostruzioni e sui rumori delle porte per smontare le accuse a carico di Da Silva.
Incidente probatorio decisivo a Rimini: i periti tornano nei sotterranei di via dei Ciclamini per la perizia fonica sul delitto Paganelli, mentre la difesa punta sulle incongruenze nelle ricostruzioni e sui rumori delle porte per smontare le accuse a carico di Da Silva.
Via dei Ciclamini, Rimini, torna sotto i riflettori mentre periti e consulenti si apprestano a un nuovo accesso nei garage sotterranei dove, il 3 ottobre 2023, venne uccisa Pierina Paganelli. L’ambiente verrà nuovamente blindato domani sera per una perizia fonica che potrebbe rappresentare una svolta decisiva in una delle vicende giudiziarie più seguite degli ultimi tempi.
Al centro dell’attenzione c’è una lunga e complessa verifica sui rumori e sulle voci registrate dalle telecamere di videosorveglianza condominiale la sera e la mattina del delitto. L’obiettivo: capire se la ricostruzione dell’accusa regge di fronte ad analisi oggettive, in particolare sulle frasi e i suoni che potrebbero incastrare—o scagionare—Luis Da Silva, unico imputato e già al centro di numerosi colpi di scena investigativi.
La difesa di Da Silva, rappresentata anche dalla criminologa Roberta Bruzzone, punta sulle incongruenze delle testimonianze e, soprattutto, su due suoni ritenuti dirimenti: il rumore della porta basculante e quello della porta tagliafuoco. Secondo i consulenti di entrambe le parti, è fondamentale stabilire con precisione quale ingresso sia stato effettivamente utilizzato nelle fasi precedenti e successive all’omicidio. Il supertestimone, Manuela Bianchi, nuora della vittima ed ex amante dell’imputato, ha fornito più versioni, contribuendo a rendere ancora più complesso il quadro ricostruttivo.
Già il primo settembre scorso i tecnici si erano immersi per ore nei sotterranei, riproducendo ogni possibile rumore per confrontarli con quelli captati durante il delitto. Ora, su richiesta dei periti del tribunale, si torna sugli stessi passi per completare la perizia e sciogliere le ultime criticità ambientali, con la procura e la difesa che si preparano a una vera e propria partita a scacchi sulle evidenze sonore.
Tra versioni contrastanti e colpi di scena, il processo sul delitto di Pierina Paganelli si gioca anche sulla precisione di una porta che si apre o si chiude, sui rumori di un’auto in garage, sulla memoria di chi era presente nelle ore chiave. La nuova perizia fonica potrebbe rimescolare tutte le carte e cambiare per sempre il destino giudiziario di Da Silva.
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