Rinnovabili: L'Altritalia Ambiente concorda con le posizioni di Lollobrigida

Le recenti dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, a proposito delle FER, trovano il sostegno di tante associazioni di protezione ambientale, che concordano con lui quando afferma che "vogliamo garanzie che si possa produrre energia verde senza sacrificare terreno destinato all'agricoltura"

(Prima Pagina News)
Venerdì 17 Ottobre 2025
Roma - 17 ott 2025 (Prima Pagina News)

Le recenti dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, a proposito delle FER, trovano il sostegno di tante associazioni di protezione ambientale, che concordano con lui quando afferma che "vogliamo garanzie che si possa produrre energia verde senza sacrificare terreno destinato all'agricoltura"

L'Altritalia Ambiente si dice in linea con le affermazioni del ministro dell'agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, riportate dalla testata Staffetta Quotidiana – il giornale dell'energia, quando afferma che "vogliamo garanzie che si possa produrre energia verde senza sacrificare terreno destinato all'agricoltura”.

Il decreto [Energia] – ha risposto il ministro alla Staffetta in Transatlantico, a margine del question time - arriverà quando avremo le adeguate garanzie che si possa produrre energia verde senza sacrificare terreno che invece deve essere destinato all'agricoltura, tutto qui. Dipende da entrambi i ministeri che stanno concertando un decreto”.

L'Altritalia Ambiente concorda pienamente con tali dichiarazioni dal momento che non vede nessuna sostenibilità ambientale nel sacrificare suolo e produzione di cibo in favore di quella elettrica.

Il tutto inoltre, anche discapito del paesaggio, caratteristica identitaria del Belpaese, fonte di sostentamento per numerose comunità locali che, specialmente nell'entroterra, vedono nel turismo un'importante e insostituibile fonte di guadagno.

In conclusione, L'Altritalia Ambiente ritiene che sacrificare il patrimonio paesaggistico, provocare danni irreparabili all'aviofauna e compromettere la biodiversità di interi territori con il conseguente calo della produzione agricola per produrre energia da fonti intermittenti, non la si può certo definire una scelta “Green”.

A pagare il prezzo maggiore di questi impianti fuori misura infatti, sono i territori, in particolare le aree interne del Paese, dove cittadini, agricoltori e comunità locali tentano, spesso invano, di opporsi a progetti invasivi che minano l’integrità del circondario, l’equilibrio ambientale e spesso anche quello sociale.

Tutto ciò in un momento in cui si assiste a un inesorabile spopolamento dell'entroterra italiano, nonostante gli incentivi che, sempre più comuni concedono nel tentativo di invertire il processo di emigrazione.

L’Altritalia Ambiente quindi, ritiene necessario e urgente che il Governo accolga le indicazioni espresse dal Ministro Francesco Lollobrigida, volte a garantire che lo sviluppo delle fonti rinnovabili non comprometta l’utilizzo dei suoli destinati all’agricoltura.

Il decreto in corso di concertazione tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero dell’Agricoltura non può essere emanato finché non assicurerà che la transizione ecologica avvenga nel rispetto del territorio e dell’interesse generale.

Dovrà anche assicurare che la localizzazione dei nuovi impianti avvenga all’interno delle zone mappate dal GSE in conformità con l’articolo 15 ter introdotto dalla direttiva RED III.

In conclusione L'Altritalia Ambiente sostiene che gli impianti fotovoltaici debbano essere collocati in alto, ovvero sui tetti dei capannoni industriali, agricoli e su edifici pubblici e privati non vincolati.

Considerando che in Italia esistono più di 13 milioni di edifici costruiti dopo il 1960, è facile immaginare come lo spazio per i pannelli fotovoltaici non manchi.

Anche se le aziende elettriche sembrano preferire i campi larghi che garantiscono loro più ampi margini di guadagno.

In quanto all'eolico sarebbe il caso di puntare su piccoli impianti ad eliche a spirale che non impattino sul paesaggio e non rechino danni all'aviofauna.


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