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"Nella legge delega di riforma delle professioni sanitarie abbiamo previsto la stabilizzazione della norma sullo scudo penale".
"Nella legge delega di riforma delle professioni sanitarie abbiamo previsto la stabilizzazione della norma sullo scudo penale".
“È necessario superare gap che si sono cronicizzati negli anni: obiettivo di questo governo è una sanità pubblica che garantisca a tutti le stesse cure, con particolare attenzione ai più deboli e fragili”. E' quanto ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un videomessaggio inviato al Meeting di Rimini.
“Il Servizio sanitario regionale purtroppo viaggia ancora a più velocità, con disparità tra alcune regioni che funzionano meglio e altre che devono migliorare. Ciò non toglie che la nostra sanità resta un unicum nel panorama mondiale, non solo per il suo carattere universalistico ma anche per la qualità delle cure erogate: le norme approvate dal governo sono destinate a colmare le lacune esistenti, dando impulso alla sanità pubblica.
Dopo sette anni abbiamo approvato il decreto Tariffe, grazie al quale i nuovi livelli essenziali di assistenza sono finalmente garantiti ai cittadini su tutto il territorio nazionale: le disuguaglianze non si esauriscono di certo qui, abbiamo emanato leggi per migliorare l’erogazione delle cure su tutto il territorio nazionale perché non vogliamo più Sistemi sanitari regionali di Serie A e Serie B”, ha spiegato.
“I provvedimenti vanno applicati e le risorse stanziate vanno spese bene, non utilizzate per problemi di bilancio: nel 2025 il Fondo sanitario nazionale ha raggiunto quota 136,5 miliardi di euro, con un incremento di oltre 10 miliardi rispetto al 2022; con la prossima Finanziaria sono certo ci saranno ulteriori risorse per il 2026, che si aggiungono ai 4 miliardi previsti nella scorsa legge di bilancio”, ha aggiunto il Ministro.
“L’obiettivo è risolvere le principali criticità, ovvero ridurre la carenza di personale, diminuire i tempi di attesa per visite ed esami diagnostici, avere pronto soccorso non in affanno, rendere attrattivo il Servizio sanitario pubblico: siamo già intervenuti con un giro di vite per fermare la violenza nelle strutture sanitarie”, ha evidenziato.
“Nella legge delega di riforma delle professioni sanitarie abbiamo previsto la stabilizzazione della norma sullo scudo penale, che prevede che la punibilità dei casi in ambito sanitario sia limitato ai casi di colpa grave – ha continuato Schillaci, – Inoltre puntiamo a costruire un sistema sanitario moderno, più rispondente ai nuovi bisogni di salute della popolazione e più attrattivo. C’è poi il tema del potenziamento dell’assistenza territoriale, perché il rischio è che aumenti il gap tra i Servizi sanitari regionali: chi ci ha preceduto si è preoccupato solo di creare infrastrutture, che però senza personale rischiano di non essere funzionali al miglioramento dell’assistenza”.
Sulle liste d'attesa, ha spiegato ancora il Ministro della Salute, “siamo intervenuti approvando, in tempi rapidi, una legge che contiene misure mirate ed efficaci e affronta in modo organico un problema che si trascina da decenni e sul quale non si è mai trovata una valida soluzione: ci sono segnali di miglioramento nelle regioni che stanno applicando la legge, grazie al nuovo sistema di monitoraggio da gennaio a giugno 997 strutture sanitarie hanno mostrato un miglioramento medio del 21,3% nelle prestazioni prioritarie”.
“Dinanzi a noi ci sono tante sfide, che intendiamo affrontare con impegno e serietà e vincere: il diritto e la tutela della salute devono tornare a essere temi centrali, nostro unico interesse è dare ai cittadini risposte concrete ai loro bisogni di salute. Siamo fortemente convinti che bisogna puntare sulla prevenzione per far vivere le persone in salute il più a lungo possibile”, ha concluso Schillaci.