Siria, al Jolani: "Non siamo una minaccia per i nostri vicini o per l'Occidente"

"Adesso, dopo tutto ciò che è successo, le sanzioni devono essere rimosse perché erano indirizzate al vecchio regime. La vittima e l’oppressore non dovrebbero essere trattati allo stesso modo".

(Prima Pagina News)
Giovedì 19 Dicembre 2024
Roma - 19 dic 2024 (Prima Pagina News)

"Adesso, dopo tutto ciò che è successo, le sanzioni devono essere rimosse perché erano indirizzate al vecchio regime. La vittima e l’oppressore non dovrebbero essere trattati allo stesso modo".

La Siria non è una minaccia per i Paesi vicini o per l'Occidente. Lo ha detto, in un'intervista rilasciata alla Bbc, il leader del gruppo Hts (Hayat Tahrir al Sham), Ahmad al Sharaa, conosciuto con il nome di battaglia di Abu Mohammed al Jolani.

“Il Paese è esausto a causa della guerra”, ha detto, per poi aggiungere: “Adesso, dopo tutto ciò che è successo, le sanzioni devono essere rimosse perché erano indirizzate al vecchio regime. La vittima e l’oppressore non dovrebbero essere trattati allo stesso modo”.

Il gruppo, ha evidenziato al Jolani, “non è più terroristico”, essendosi separato da Al Qaeda otto anni fa: “Non abbiamo mai preso di mira i civili o le aree civili”, ha detto, aggiungendo che il gruppo Hts non vuole trasformare la Siria in una versione dell'Afghanistan, evidenziando che i due Paesi sono differenti: “In Siria crediamo nell’educazione per le donne”.

Il consumo di alcool sarà permesso? “Ci sono molte cose di cui non ho il diritto di parlare perché sono questioni legali”, ha replicato, aggiungendo che sarà istituito un “comitato siriano di esperti legali per scrivere una costituzione. Saranno loro a decidere. E qualsiasi governante o presidente dovrà seguire la legge”.


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