Treviso: riciclaggio e trasferimento di denaro all'estero, 8 arresti

Smantellata un'organizzazione.

(Prima Pagina News)
Mercoledì 28 Maggio 2025
Treviso - 28 mag 2025 (Prima Pagina News)

Smantellata un'organizzazione.

Nella mattinata odierna i poliziotti della Squadra Mobile di Treviso, nell’ambito di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica e denominata “Tesori d’Oriente”, hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed una degli arresti domiciliari nei confronti di soggetti di nazionalità cinese ed italiana, accusati di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro ed al suo trasferimento fraudolento all’estero.

Nel corso della complessa attività di indagine, svolta tra novembre 2024 e aprile 2025, la Polizia di Stato ha raccolto importanti elementi investigativi sull’esistenza di un’associazione a delinquere i cui vertici, tutti di nazionalità cinese, erano impegnati nella raccolta di denaro contante consegnato da connazionali titolari sia di attività illecite, come alcuni centri massaggi all’interno dei quali veniva sfruttata o favorita la prostituzione, sia di attività lecite, come ristoranti, bar e negozi di abbigliamento ed oggettistica.

Il gruppo criminale, nello specifico, era composto da cinque soggetti di nazionalità cinese, titolari di alcuni negozi, bar e sale slot, di età compresa tra i 45 e i 60, e da tre imprenditori italiani di 36, 62 e 66 anni, attivi principalmente nel settore del recupero e smaltimento dei materiali ferrosi.

Il denaro raccolto dal gruppo, previo trattenimento di una percentuale variabile, veniva successivamente trasferito all’estero, prevalentemente su conti correnti cinesi, grazie all’opera degli imprenditori di nazionalità italiana, che sfruttavano i loro contatti con realtà imprenditoriali del nord Italia per favorire il trasferimento del denaro, tramite transazioni finanziarie fraudolente.

La raccolta del denaro da parte degli indagati, operanti principalmente tra le province di Treviso e Padova, dove era presente anche una vera e propria base logistica al cui interno era stato ricavato un vano nascosto nel pavimento – utilizzato per nascondere il denaro contante - è risultata estesa anche ad altre province del Veneto e ad alcune del Friuli Venezia Giulia, oltre che ad alcune zone dell’Emilia Romagna.

Nel corso dell’esecuzione delle misure e delle perquisizioni delegate, avvenute nelle province di Treviso, Padova, Vicenza e Bologna, sono stati sequestrati ulteriori elementi probatori, con l’acquisizione del contenuto degli smartphone in uso al gruppo, un’autovettura dotata di doppiofondo per l’occultamento del denaro e diverse decine di migliaia di euro in contanti.

Le odierne attività sono state svolte con il supporto di personale delle Squadre Mobili delle province interessate, del Reparto Prevenzione Crimine “Veneto” della Polizia di Stato e di unità cinofile della Guardia di Finanza specializzate nella ricerca di denaro contante.


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