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Ora, il provvedimento dovrà essere esaminato dal Senato. Schlein: "RIvoluzione culturale".
Ora, il provvedimento dovrà essere esaminato dal Senato. Schlein: "RIvoluzione culturale".
C'è il via libera unanime, dalla Camera dei Deputati, alla proposta di legge che introduce la nozione di “consenso libero e attuale” per gli atti sessuali, riscrivendo la nozione contenuta nell'art. 609-bis del codice penale, relativo al reato di violenza sessuale, in linea con la Convenzione di Istanbul.
Ora, il provvedimento sarà esaminato dal Senato.
"Siamo felicissimi di questo grande passo avanti per il Paese, una piccola grande rivoluzione culturale. Finalmente si inserisce nella legge italiana il principio del consenso libero e attuale che prima non c'era. Finalmente si chiarisce che ogni atto sessuale senza il consenso è violenza, è stupro e quindi è reato". Così, parlando in Transatlantico alla Camera con i cronisti, la segretaria del Pd, Elly Schlein, coinvolta con la premier Giorgia Meloni nelle trattative sull'emendamento, firmato dalle relatrici Carolina Varchi (FdI e Michela Di Biase (Pd).
"Questo è importantissimo anche per chiarire che non basta la mancanza di un dissenso esplicito per dedurre il consenso. E con questo inserimento nella legge del libero consenso si chiarisce che la società italiana non tollera gli atti sessuali e non consensuali - ha proseguito -. È stato un lavoro importante trasversale: per questo ci siamo parlate con la presidente del Consiglio, c'è stato un lavoro ottimo delle relatrici Michela Di Biase e Carolina Varchi.
Avete sentito anche oggi gli ottimi interventi di Varchi e di Boldrini. È stato un lavoro trasversale perché, come sosteniamo sempre, su questo terreno del contrasto alla violenza di genere, bisogna saper mettere da parte le forti divergenze politiche che abbiamo e provare a far fare un salto in avanti al Paese per contrastare e prevenire la violenza di genere".
"La differenza - ha aggiunto Schlein - è che prima il reato di violenza sessuale parlava solo di violenza o minaccia. Quindi misurava lo stupro sulla forza dell'aggressore anziché sulla libertà violata della vittima. Da questo punto di vista è un'innovazione importante che segue naturalmente anche la giurisprudenza della Corte di cassazione che aveva era già intervenuta su questo.
Finalmente questo principio entra anche nella legge, e in questo modo attua la Convenzione di Istanbul che è già legge anche in Italia. Quindi siamo molto felici di questo risultato ottenuto insieme, grande passo in avanti culturale per il Paese".
"Oggi abbiamo compiuto un passo determinante. L'approvazione alla Camera della legge che introduce il principio del consenso nei reati di violenza sessuale è una conquista di civiltà e una grande emozione personale. Aver potuto contribuire a scrivere questa norma - frutto di un lavoro serio, condiviso, che ha visto dialogare forze politiche diverse - significa dare finalmente al nostro Paese uno strumento che tutela davvero le donne, mettendo al centro la loro libertà e la loro autodeterminazione.
È una rivoluzione culturale, prima ancora che giuridica: riconosce che il consenso deve essere libero e attuale, e che il corpo e la volontà delle donne non sono mai negoziabili. Il percorso ora prosegue al Senato, ma oggi abbiamo fatto un passo storico. Per tutte le donne che hanno trovato il coraggio di denunciare. Per chi non è stata creduta. Per chi non ce l'ha fatta. Per le generazioni che verranno. Per tutte loro: senza consenso è stupro". Così, sui suoi social, la deputata del Pd e relatrice del provvedimento, Michela Di Biase.
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