Elezioni in Russia, il partito di Putin saldo al potere e opposizioni “azzoppate”
Le analisi del Centro Levada di Mosca per il rinnovo della Duma
(Prima Pagina News)
Sabato 03 Luglio 2021
Roma - 03 lug 2021 (Prima Pagina News)
Le analisi del Centro Levada di Mosca per il rinnovo della Duma

In vista delle elezioni parlamentari del prossimo settembre, la popolarità di Aleksei Naval’nyi, il processo e la sua detenzione “arbitraria”, cosi come l’avvelenamento che ha preceduto il nuovo arresto, hanno riacceso l’attenzione dell’Occidente sulla “questione russa”.

Il cui governo politico viene descritto in toni variopinti che comprendono, di volta in volta, lo zarismo illuminato e il puro dispotismo, ipotizzando anche imminenti cadute degli dei, che riguarderebbero non solo gli “uomini del presidente”, ma lo stesso Vladimir Putin.

Questa estensione interpretativa poggerebbe prevalentemente sull’assenza di rilevatori obiettivi in grado di determinare con sufficientemente precisione il reale “sentiment” dei cittadini russi.

Eppure, a Mosca, un istituto demoscopico di riconosciuta autorevolezza esiste. Ed è anche indipendente, come dimostrano le non occasionali manifestazioni di “non gradimento” verso l’operato del Cremlino, per l’impatto che i suoi provvedimenti avrebbero nel tessuto sociale ed economico del Paese.

Si chiama Centro Levada, tradizionalmente di opposizione.
Anche nelle trascorse elezioni si è assistito, sui media internazionali, a previsioni di “ribaltamento” e “contestazione”, che non hanno poi trovato conferma nell’indice di gradimento di Russia Unita, il partito di maggioranza al quale appartiene il Presidente.

Le elezioni del 2021 - certificano le indagini del Centro Levada - seguiranno uno scenario conservatore. Vediamo perché.
Nonostante il basso gradimento di Russia Unita nelle rilevazioni invernali, in primavera il partito è riuscito a stabilizzarsi al solito 30%, mentre entro l’estate sarebbe possibile una crescita, come conseguenza delle misure ausiliarie che il presidente Putin ha promesso di adottare.

Se si guarda alle valutazioni elettorali dei partiti, è possibile osservare in linea di principio che il 42% di coloro che hanno intenzione di andare alle urne voteranno alla fine per Russia Unita (
https://www.levada.ru/2021/03/11/elektoralnye-rejtingi-partij-5/).

Questa valutazione è stata pubblicata un mese prima del messaggio presidenziale, che ha poi rafforzato la presa. Per quanto riguarda gli altri tre partiti che superano la barriera del 5%, il 41% degli intervistati si è dimostrato favorevole a votarli: ciò significa che il restante 17% andrà proporzionalmente a quei partiti che entreranno in parlamento. Di conseguenza, Russia Unita potrebbe ricevere circa il 50,6%, secondo la stima più pessimistica, e molto probabilmente otterrà ancora la maggioranza nella Duma di Stato. Tenendo conto dei collegi uninominali, Russia Unita potrebbe arrivare ad occupare fino a 300 seggi nella nuova camera bassa.

Secondo questo scenario, nella Duma continuerebbero a sedere i cosiddetti “grandi quattro”: Russia Unita, Partito Comunista della Federazione Russa, Partito Liberal-Democratico e Russia Giusta, tradizionalmente di centro-sinistra.

Ma sarebbe alquanto improbabile un significativo cambiamento dei rapporti di forza tra questi partiti. Il Partito Comunista è oggi alle prese con faide interne e con l’annunciata competizione di 5-6 partiti-spoiler (che non avrebbero alcuna possibilità di vincere, ma di certo la capacità di sottrarre voti).

Il Partito Liberal-Democratico celebra il prossimo anniversario del leader, ma non intensifica i lavori nelle aree più problematiche della Federazione, come il Territorio di Khabarovsk.
Dopo la fusione con il partito Per la Verità di Zachar Prilepin e con Patrioti di Russia, Russia Giusta ha infine cambiato completamente direzione e si è trasformato da partito moderatamente social-liberale in progetto nazional-patriottico, mettendo in fuga il proprio elettorato storico.
In tale contesto, i tradizionali  partiti “di opposizione” rappresentano paradossalmente per il Cremlino una garanzia di stabilità, piuttosto che una minaccia di sovvertimento dei rapporti di forza.  
Il progetto Nuove persone e il progetto Jabloko stanno mostrando poca attività e il superamento della barriera del 5% non appare per loro impresa semplice: qualche collegio uninominale è a portata di mano, ma non certo un ingresso destabilizzante nella Duma. È lo stesso destino che probabilmente configurerà la parabola politica delle cosiddette “anatre zoppe”, personaggi noti nella politica regionale, come ad esempio l'ex-sindaco di Jakutsk Sardana Avksent’eva, che ha accettato l'offerta di candidarsi.

Per quanto riguarda Jabloko, il Centro Levada non esclude successi locali, ma il partito è collocato in una forchetta tra il 2 e il 3% nelle grandi città come Mosca, San Pietroburgo e Novosibirsk. Qualche chance in più viene data al Partito dei Pensionati, che drena voti ai partiti di sinistra più popolari, dal Partito Comunista della Federazione Russa alla stessa Russia Giusta: il tasso di gradimento è cresciuto fino a sfiorare il 5% e potrebbe rappresentare la vera novità della prossima tornata elettorale.

Resta da inquadrare meglio l’opposizione non-sistemica e, in particolare, dei sostenitori di Naval’nyi. La sua proposta di “voto intelligente” si era diffusa in diverse regioni nelle ultime elezioni ed oggi, almeno a livello locale, ha aumentato la sua presa, ma appare ancora poco promettente su scala nazionale. Le azioni del potere russo contro Naval’nyi e la sua squadra sembrano disorientare i possibili elettori e non aggiungono popolarità all'idea.

La Fondazione per la lotta alla corruzione è riconosciuta come organizzazione estremista, lo stesso leader è in sciopero della fame in carcere e i suoi sostenitori, abituati alle grandi manovre alla vigilia delle elezioni, provano di certo risentimento, ma paiono privi di una guida. Costruire un'alleanza con gli stessi comunisti appare impossibile, perché molti all'interno del Partito Comunista della Federazione Russa criticano aspramente Naval’nyj e il suo “voto intelligente”.

Improbabile anche una alleanza con Jabloko, dopo l'articolo accusatorio di Javlinskij contro Naval’nyi. Non è da escludere una cooperazione a livello di Assemblee Legislative e Consigli Comunali, ma certamente non per le prossime elezioni della Duma di Stato.


Partendo da questa analisi, il Centro Levada prefigura una vittoria per Russia Unita e per tutti i suoi candidati,  i quali – precisa l’istituto - non hanno bisogno di fare nulla per ottenere questo risultato, avendo gli avversari politici riprodotto una situazione generale di palude politica nella quale non si intravvedono condizioni che ne possano compromettere la permanenza al potere.


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